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Rivoluzione Juve, ecco chi sono i magnifici sette

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Da Sagna a Robben, da Van Persie a Montolivo: la dirigenza bianconera è pronta ad investire in tutti i reparti per tornare ad essere la regina del campionato
TORINO, 8 maggio - Link veralten (gelöscht) al la*voro, a prescindere. Per*ché sarà pur vero che la questione allenatore è ancora da definire, ma è anche assodato che un di*rettore generale già c’è. Chiaramente Beppe Ma*rotta resta doverosamen*te, apparentemente con*centrato sulla sua Samp*doria, desideroso com’è di lasciarle in dote la zona Champions; purtuttavia sta iniziando a calarsi nella nuova realtà bian*conera, affaccendandosi in valutazioni, progetti, piani operativi. Stila un programma di lavoro, in*somma. O - se vogliamo *un copione, una sceneg*giatura alla quale farà quanto prima seguito un casting utile a definire i nomi degli attori protago*nisti. Il titolo della produ*zione? I magnifici sette... Sette come gli interventi che, secondo indiscrezio*ni, la Juventus è decisa ad operare sotto l’attenta regia d’un Marotta a que*sto punto in versione... John Sturges. Quello dei Magnifici Sette, appunto. Il piano di rinnovamento prevede infatti l’acquisto di un difensore centrale, due laterali, un regista, due esterni di centrocam*po, un attaccante. I ma*gnifici sette, appunto. Oppure, per gli amanti di Akira Kurosawa, I sette samurai.

DIFESA - Dal piano opera*tivo appare evidente la volontà di intervenire massicciamente per rinforzare, ringiovanire, rinfoltire il reparto difen*sivo. Il capitolo Gigi Link veralten (gelöscht) resta a parte, sog*getto agli sviluppi di mer*cato piuttosto che alle ef*fettive volontà dei vertici bianconeri: se arriva una offerta allettante si fa il sacrificio e si definisce la cessione, altrimenti avanti tutti insieme alle*gramente con buona pace delle ambizioni da Pre*mier del portierone. Quanto ai compagni di reparto di SuperGigi, il discorso e diverso. I ritoc*chi previsti non sono figli di input dai giocatori, quanto piuttosto da esi*genze tecnico- tattiche. Urge risolvere l’ormai an*noso problema delle cor*sie esterne: a sinistra Fa*bio Grosso ha deluso, Paolo De Ceglie è rimasto in disparte; a destra Mar*tin Caceres s’è barcame*nato, Zdenek Grygera ha latitato, Jonathan Zebina s’è preso pure gli schiaf*fi... Correre ai ripari, dunque, è imprescindibi*le. Ecco perché si punta ai pezzi pregiati Bacary Sagna o Gregory van der Wiel e Aleksandar Link veralten (gelöscht) o Royston Drenthe. E ancora non basta: tre la impellenze cui dovrà de*dicarsi Marottta, cc’è an*che la ricerca di un erede di Fabio Cannavaro ( po*sto che pure Nicola Le*grottaglie non è più esat*tamente di primo pelo: a ottobre, gli anni, saranno 34). In tal senso saranno approfonditi i contatti con il palermo per Simon Kjaer ( fresco fresco di di*chiarazioni di stima per la Juventus) e quelli con l’agente di Douglas, pronto a lasciare il Twen*te. La Juventus lo segue da mesi, così come lo se*guiva la Samp di Marot*ta...

CENTROCAMPO - Rivolu*zione alle porte anche per ciò che riguarda il centro*campo. Manco a dirlo, si cerca un regista. Ma in questo caso molto dipen*derà dal nome del nuovo tecnico e si svaria tra Ric*cardo Montolivo ( pupillo di Prandelli) e Gaetano D’Agostino o Cristian Le*desma. Sugli esterni, poi, si punta ai grossi calibri, sia pure con la consape*volezza - visti i non altis*simi margini di fattibilità - che un piano B non può mancare. La coppia so*gno, ali per decollare, sa*rebbbe composta da Arjen Robben e Robin Link veralten (gelöscht).

ATTACCO - Infine l’attac*co: si cerca un bomber de*gno del David Trezeguet ( in partenza) dei tempi migliori. Tornando in ver*sione cinematografica, uno Yul Brynner della si*tuazione... Restano vali*dissime le piste che pos*sono portare a Edin Dzeko e Giampaolo Link veralten (gelöscht), cui si aggiunge una intrigante eventualità, quella cioè di riportare alla base Zlatan Ibrahi*movic. Non sarà facile, è chiaro, così come non sarà facile mettere le ma*ni sugli altri top player della magnifica lista. Per quanto possibile, però, si punterà al meglio. Si punterà all’Oscar.
 
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"Col Milan in campo la Primavera"​


Nel ringraziavi della disponibilità di tutto juve x commentare tutte...le amarezze di quest'anno...e sperando che dal prossimo campionato partiremo già con la maglia rosa...e portala fino alla fine....chiedo solo un piacere al nostro prossimo presidente...che domenica contro il Milan giochi la PRIMAVERA,diamo vetrina a tutti questi piccoli campioni!!!!


Fonte: tuttojuve.com
 
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Per Ibrahimovic la Juve offre soldi più Iaquinta

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Per arrivare all'attaccante svedese il club è pronto al sacrificio di Vincenzo
TORINO, 11 maggio - Link veralten (gelöscht) di ritorno sotto la Mole. Una suggestione, una tenta*zione, una provocazione. Che lo svedese non sia più un tito*lare a Link veralten (gelöscht) è un dato di fatto. Tanto che Guardiola lo lascia cortesemente in panchi*na ora che il rush finale con il Link veralten (gelöscht) è agli sgoccioli e che è vietato sbagliare. L’ultimo esca*motage per riportare lo Ibracadabra in bianconero pare sia uno scambio tra Vincenzo Iaquinta e lo stesso Ibra. Una mediazione, con aggiunta di soldoni, tanti. L’agente dell’attaccante bian*conero, Andrea D’Amico, apre una porticciola, non ancora un portone. Conoscendo l’ambien*te... «Non mi sono ancora in*contrato con i dirigenti della Juve, ma nel calcio tutto è pos*sibile. Le scelte dipendono an*che dalle alternative di merca*to che si pongono. E’ naturale che Barcellona sia una piazza interessante, ma prima biso*gna parlare con la Juve. L’ipo*tesi Barça potrebbe essere sug*gestiva. Bisogna vedere però i programmi ambiziosi della nuova società».

Io non ci credo, Iaquinta per Ibra!! Nuova dirigenza ma le cazzate continuano lo stesso. Iaquinta non si vende!!!! Buffoni...
 
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Avvocato Juve: Molto fiduciosi su revoca scudetto Inter

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Il legale bianconero Michele Briamonte, che ha steso in prima persona l'esposto per chiedere la revoca del titolo 2006 avanzata nei giorni scorsi alla Federcalcio, presente oggi nella sede della Lega calcio
MILANO, 12 maggio - «Siamo molto fiduciosi». Così ha risposto,l'avvocato del club bianconero, Michele Briamonte, che ha steso in prima persona l'esposto per chiedere la revoca all'Inter dello scudetto 2006 avanzata nei giorni scorsi alla Federcalcio. Il legale stamattina era nella sede della Lega calcio, dove è in corso una riunione straordinaria, convocata d'urgenza per fare il punto sulla situazione dei diritti tv.
 
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Caliendo: «Trezeguet? Per ora ha un anno di contratto»

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L'agente dell'attaccante della Juve non si sbilancia: «Finché non c'è un allenatore e uno staff tecnico non si può azzardare nulla». Maicon resta all'Inter? «Il calcio mi ha insegnato a non prendere mai una posizione definitiva: il pallone rotola...»
MILANO, 12 maggio - Il nuovo allenatore destinato a sostituire Zaccheroni «Alla Juve ancora non c'è e fino a che non è chiaro lo staff tecnico» non si può azzardare nulla: Trezeguet? «Per ora ha un anno di contratto» con il club bianconero. Così, il procuratore Antonio Caliendo, agente dell'attaccante della Juve, ha replicato ai microfoni di Sky a chi gli chiedeva di una possibile cessione del francese.

BRASILE - Raggiunto fuori dai cancelli della Pinetina, Caliendo ha risposto anche a chi gli chiedeva un commento sulle scelte compiute da Dunga, altro suo assistito, sulle convocazioni della Nazionale brasiliana ai prossimi Mondiali. Convocazioni da cui sono stati esclusi calciatori come Pato, Ronaldinho e Adriano. «Ora Dunga è concentrato sul Mondiale - ha osservato - è da più di un mese che non lo sento. In passato ha vinto una Coppa America senza giocatori che erano considerati la spina dorsale della Nazionale brasiliana». «Stravede per Adriano - ha concluso - ma lo ha lasciato a casa perché non dava le garanzie che lui cerca», così come altri giocatori non convocati.

INTER - «Maicon sta bene a Milano e sta bene all'Inter. Ha trovato un grande presidente, un allenatore che lo adora, persino la moglie sta bene a Milano», tuttavia, «il calcio mi ha insegnato a non prendere mai una posizione definitiva: il pallone rotola...». Ipotesi, quella di una accoppiata Mourinho-Maicon a Madrid, adombrata dalla stampa spagnola secondo la quale, il tecnico portoghese avrebbe già chiesto ai vertici delle merengue l'ingaggio del forte esterno brasiliano. «Qualsiasi decisione dovesse prendere - ha proseguito Caliendo riferendosi a Maicon - sarebbe indipendente» dalle scelte di Mourinho. «A Milano sta bene - ha aggiunto - e si sente ben anche la sua famiglia. Il calcio mi ha insegnato a non prendere mai una posizione definitiva: il pallone rotola». Resterà al 100%? «Non posso mai mettere la parola definitiva».
 
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Juve, Prandelli e Del Neri si giocano tutto allo sprint

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Agnelli vuole essere sicuro prima di scegliere il nuovo allenatore
TORINO, 13 maggio - Ne resterà soltanto uno, all’inizio della prossima settimana. Per ora scommettere su Luigi Link veralten (gelöscht) prossimo tecnico della Juventus è un rischio, nono*stante l’attuale allenatore della Sampdoria sia legger*mente favorito per una serie di ottime ragioni. Cesa*re Link veralten (gelöscht), però, non è ancora uscito dal quadro e po*trebbe spuntarla nello sprint dal quale uscirà la prima e fondamentale decisione della nuova Juventus. Que*stione di giorni, quattro o cinque al massimo, e il bal*lottaggio verrà risolto. Da una parte c’è il candidato preferito da Giuseppe Marotta, il nuovo dg e plenipotenziario sull’area spor*tiva che vede in Del Neri l’uomo adatto al rilancio del*la Juventus. Dall’altra c’è il candidato che convince leggermente di più Andrea Agnelli. Anche se non si de*ve immaginare uno scontro fra proprietà e dirigente. Anzi. In questo momento, in*fatti, Agnelli e Marotta stanno confrontando le pro*prie idee per capire quale sia la scelta migliore per la Juventus. Sul tavolo ci sono svariati fattori: l’esperienza, il curriculum, l’approccio con lo spogliatoio, il caratte*re e, soprattutto, la capacità di elaborare un progetto di profonda e radicale rifonda*zione, che sarà il compito principale del nuovo allena*tore juventino.

SOSTANZA - Sia Del Neri che Prandelli danno garan*zie. Soprattutto agli occhi di Agnelli e Marotta, per nulla preoccupati delle reazioni e degli umori della piazza. En*trambi sono, infatti, consa*pevoli che l’appeal dell’at*tuale allenatore della Samp*doria ( che ha alle spalle brutte esperienze alla guida di grandi club, Porto e Ro*ma) è piuttosto moscio. Ma né il presidente in pectore (lo diventerà all’inizio della prossima settimana), né il futuro dg sembrano essere preoccupati: quello che con*ta è il bene della Link veralten (gelöscht) e, in fondo, i tifosi storcevano il naso anche nell’estate del 1994, quando la neonata Triade Moggi-Giraudo-Bet*tega portò sulla panchina bianconera un certo Marcel*lo Lippi, allenatore emer*gente, ma dall’impatto im*maginifico poco esaltante.

VIVA L’ITALIA - Ed è indica*tivo che Agnelli e Marotta abbiano deciso di lasciar perdere la trattativa per Ra*fa Benitez, nome che eccita*va la fantasia della maggior parte dei tifosi, se non altro per essere un nome di spes*sore internazionale e che ha già alzato (nel cielo di Istan*bul...) una Champions Lea*gue. Alla Juve adesso guar*dano alla sostanza e prefe*riscono il made in Italy.
 
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Nasce la nuova Juve: l'ex presidente potrebbe lasciare. Oggi è il giorno di Agnelli, Marotta e Del Neri DIRETTA

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Il dirigente francese potrebbe abbandonare la società bianconera a fine estate. Torna Romy Gai? Intanto l'ex direttore generale della Samp ha già firmato il contratto che lega al club insieme con il suo collaboratore Fabio Paratici che dovrebbe assumere la carica di coordinatore degli osservatori e al nuovo allenatore. Alle 14 è poi in programma il consiglio di amministrazione che nominerà il nuovo numero 1
TORINO, 19 maggio - Giuseppe Marotta ha firmato il contratto triennale con la Juventus. Lo stesso ha fatto il suo collaboratore Fabio Paratici, che dovrebbe assumere la carica di coordinatore degli osservatori e al nuovo allenatore Luigi Del Neri. Alle 14 è poi in programma il consiglio di amministrazione che nominerà Andrea Agnelli presidente. Ieri i tecnici, intesi come specialisti dei contratti, hanno lavorato alle bozze.

13.36 ANDREA AGNELLI IN SEDE
Il prossimo presidente della Juve è arrivato nella sede del club bianconero, dove oggi pomeriggio avverrà il passaggio di consegne con Blanc

13.20 MAROTTA E PARATICI FIRMANO
Marotta e Paratici hanno messo la firma sul contratto che li lega alla Juventus per i prossimi tre anni

13.07 BLANC VIA?
Secondo le indiscrezioni che filtrano dalla sede bianconera di Corso Galileo Ferraris, Jean Claude Blanc dovrebbe lasciare la società bianconera a fine estate. Potrebbe tornare a lavorare in società Romy Gai, attuale amministratore delegato della Lega Pro degli Emirati.

12.30 BETTEGA E FASSONE EPURATI
L’in*sediamento di Agnelli a presidente della Juventus nasce nel mezzo della rivoluzione che il figlio di Umberto sta portando avanti per definire il nuovo organigramma del club. E l’unico che si salva dalla tabula rasa sarà probabilmente Bergero, il direttore finan*ziario molto apprez*zato in ambito Fiat: il ds Secco e il capo degli os*servatori Castagnini hanno risolto consensualmen*te il rapporto la scorsa setti*mana, nei prossimi giorni toccherà al vice dg Roberto Bettega e al responsabile del marketing Marco Fasso*ne, che non parteciperanno neppure alla trasferta in Usa e Canada

11.30 ECCO I DETTAGLI DEL CONTRATTO DI DEL NERI
Il tecnico di Aquileia firmerà un contratto di due anni con il club bianconero a circa due milioni di euro netti a stagione. La presentazione del tecnico avverrà domani

10.30 MAROTTA IN SEDE PER FIRMARE COME DG
Giuseppe Marotta entra nella sede della Juventus per firmare il contratto che lo legherà come dg alla società bianconera
 
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Juve, Marotta lavora alla cessione di Diego

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Si proverà a inserirlo in uno scambio di alto profilo, probabilmente con un club spagnolo. Le difficoltà non sono legate solo al prezzo del cartellino, ma anche all'ingaggio. Vertice con gli agenti di Trezeguet e Zebina
TORINO, 24 maggio - Primo comandamento: vendere. In fretta, possibilmente, perché la Juve quest’anno non ha come alleato il fattore tempo. Vendere perché certi giocatori hanno fatto il loro tempo e altri hanno sprecato quello che gli è stato concesso nel corso dell’ultima stagione. Per questo motivo da oggi Beppe Marotta inizierà un breve giro d’orizzonte con gli agenti degli juventini prossimi all’addio. L’obiettivo è di concordare una destinazione o almeno una rosa di società gradite.

VERSO L’ESTERO - Uno dei primi ad essere ascoltato sarà Antonio Caliendo, che cura gli interessi di David Trezeguet. La chiacchierata si preannuncia proficua, perché Trezegol da tempo accarezza l’idea di migrare. Non gli spiacerebbe la soluzione Milan, ma è disposto anche a valutare mete più esotiche... La soluzione estera, in effetti, resta la più probabile. Idem come sopra per Jonathan Zebina, più difficile da collocare rispetto al connazionale.

PEZZO PREGIATO - Discorso a parte (e molto delicato) quello relativo a Diego. L’aver scelto Gigi Del Neri come allenatore è stato come consegnare al brasiliano un biglietto di sola andata. Per quale destinazione non è ancora noto, si registrano le solite voci sul Bayern, ma guardando alla Spagna non si dovrebbe andare troppo lontano dalla verità. Le difficoltà non sono legate solo al prezzo di cartellino di Diego, ma anche al sontuoso ingaggio che la Juve deve riconoscergli fino al 2014. Per superare questi ostacoli, bisognerà inserire il brasiliano in uno scambio di altissimo profilo ed è quanto i nuovi dirigenti proveranno a fare.
 
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Juve, due chiavi per Vargas

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Se Gasperini va a Firenze, Palladino e Criscito potrebbero essere offerti per il peruviano. Marotta lavora al riscatto dei genoani, che difficilmente giocheranno in bianconero. In settimana incontro con Preziosi
TORINO, 24 maggio - Prendono forma le strategie bianconere. Una, non è un mistero, ri*guarda il possibile acqui*sto di Juan Manuel Var*gas, nei disegni di Gigi Del Neri l’ideale fornitore di cross (da sinistra) per i bomber juventini. Fin qui tutto semplice, ma siamo ancora nell’ambito della teoria. All’atto pratico la strada che porta al peru*viano si rivelerà piuttosto impervia, considerata la nota l’abilità di venditore di Pantaleo Corvino. Non a caso il ds viola ha inizia*to a far filtrare l’esorbitan*te valutazione di 27 milio*ni di euro per il proprio gioiello. Alla Juve pensa*no, invece, che Vargas ne valga una decina in meno. Qualora si parli di contan*ti. Mentre con l’inserimen*to di contropartite tecni*che le parti potrebbero in*contrarsi a metà strada. E qui entriamo nel merito della strategia di Beppe Marotta, legata a un paio di condizioni che potrebbe*ro effettivamente realiz*zarsi entro fine giugno. Ma andiamo con ordine.

LE COMPROPRIETA’ - Nel corso di questa settimana il direttore generale bian*conero incontrerà Enrico Preziosi e Stefano Capo*zucca, fino a qualche gior*no fa rivali cittadini, oggi interlocutori come tanti altri. Il motivo dell’incon*tro è legato alle due com*proprietà libere (né Juve, né Genoa possono eserci*tare alcun diritto di riscat*to) relative a Domenico Criscito e Raffaele Palla*dino. E’ cosa nota che i vecchi dirigenti bianconeri avessero l’intenzione di ri*portare a Torino l’attac*cante in cambio dell’ester*no difensivo, ma con l’av*vento di Marotta l’approc*cio del club bianconero è cambiato e non esclude il ritorno di entrambi alla casa madre.

IL PATRIMONIO - In realtà soprattutto Criscito con il gioco di Del Neri c’azzecca poco. E nemme*no Palladino ha il profilo ideale per soddisfare i ca*noni del tecnico friulano. Ma questo alla Juve al mo*mento interessa poco. Il punto è che la coppia Ma*rotta- Paratici ha piena co*scienza del valore patri*moniale di Criscito e Pal*ladino, quindi non intende concedere sconti a nessu*no. Per farla breve, nell’ot*tica di Marotta i due rap*presentano un investi*mento a brevissimo termi*ne, i cui dividendi dovran*no mettere la società in condizione di puntare pa*recchio in alto.
 
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A breve incontro tra la Juve e l'agente dell’attaccante

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L’affare alla svolta: il bomber frena il Manchester City e apre ai bianconeri. Il prezzo è alto: 30 milioni. Solo Andrea Agnelli può prendere la decisione definitiva
TORINO, 3 giugno - La considerazione può apparire scontata, ma è bene ribadirla: tocca ad Andrea Agnelli decidere se sarà proprio Edin Dzeko il (grande) botto destinato a caratterizzare il suo primo calciomercato da presidente. Lo sosteniamo, perché il bomber ha già operato la sua scelta, decidendo di respingere, almeno per il momento, le ricche offerte del Manchester City. Non si tratta di un no definitivo, ma il solo fatto di aver chiesto tempo, equivale a un mezzo rifiuto. Una decisione difficile, maturata grazie all’aiuto di persone fidate che hanno convinto il bosniaco sull’effettiva possibilità di accasarsi alla Juventus. Non vi sono dunque dubbi sulla disponibilità di Dzeko e conseguentemente del suo entourage a sedersi per trattare ed è altrettanto certo che il trio Marotta-Paratici-Del Neri sia assolutamente favorevole, dal punto di vista tecnico, a chiudere questo affare. Altra cosa è la valutazione sull’impatto economico dell’operazione e qui torniamo alle prerogative del presidente bianconero. Perché il budget predisposto per l’attuale mercato, sommato ai proventi di cessioni tutt’altro che scontate (o comunque non ancora avvenute) consentiranno allo staff tecnico di acquistare quattro esterni offensivi, due terzini destri, uno sinistro e un centrale difensivo. L’arrivo di Dzeko esula da questa logica, richiede un intervento “dall’alto”. Cioè un ulteriore esborso di una trentina di milioni. È questa, realisticamente, la cifra che il Wolfsburg può chiedere per il bomber.
 
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Genoa e Juve ai dettagli: Criscito più conguaglio e si fa

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Nell’operazione può rientrare anche Ranocchia. I club vogliono risolvere la questione in breve tempo
TORINO, 3 giugno - L’affare Bonucci è entrato nel vivo e - dopo i recenti passi avanti - la Juventus si appresta a sferrare il colpo, possibilmente il primo della nuova gestione. E, chiaramente, il giovane difensore della nazionale azzurra (peraltro seguito da diversi osservatori dei club più importanti d’Europa) rappresenterebbe un ottimo biglietto da visita per la nuova “triade” composta da Andrea Agnelli, Marotta e Fabio Parataici.

L’OFFERTA - Juve e Genoa sono arrivate a individuare un possibile punto d’intesa. Tanto per cominciare, il campo è stato sgombrato da diversivi poco producenti come: 1) l’accordo tra Genoa e Inter su Criscito, secondo il quale i rossoblù si sarebbero impegnati a rilevare l’esterno e poi girarlo ai nerazzurri; 2) la frizione creatasi a seguito del tentativo di “ golpe” effettuato da Bettega e Secco: volevano acquistare la metà barese di Bonucci e andare allo scontro con i liguri per l’altra metà. Tabula rasa e via con le trattative. Partendo dal presupposto - in casa Juve - che Bonucci è quanto di meglio offra il mercato e che, in fondo, Criscito non ha caratteristiche ideali per inserirsi nel 4-4-2 che ha in mente Luigi Del Neri (meglio, piuttosto, in un reparto arretrato schierato a tre). E così, ecco l’offerta, in fin dei conti la più logica e lineare possibile: Criscito tutto al Genoa in cambio della comproprietà di Bonucci. Più conguaglio economico. Su sponda Genoa, del resto, non sono affatto persuasi all’idea di valutare i due giocatori nella stessa maniera e il fatto che i liguri debbano rilevare la comproprietà del centrale dal Bari non fa altro che gonfiare la valutazione del difensore centrale. Insomma, le firme non sono esattamente dietro l’angolo tuttavia - rispetto a pochi giorni fa - la situazione è decisamente migliorata.
 
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Juve, Pepe vicino. Pure lo United va su Krasic

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Esterni offensivi: la Juve punta su tre giocatori di alto profilo e su un quarto in grado di sostituirli bene. Martinez sì, stallo Vargas
TORINO, 3 giugno - Borsino esterni. La Juve ne cerca quattro e parliamo solo di quelli offensivi. Tre di prima grandezza, il quarto in grado di assolvere al ruolo di sostituto senza che la squadra ne risenta. Partendo da questi presupposti è inevitabile che le trattative siano molte e destinate a incrociarsi tra loro. Un piccolo riassunto dunque s’impone.

PISTE CALDE - Simone Pepe è stato richiesto espressamente da Gigi Del Neri e, nonostante la concorrenza della Fiorentina sia reale, la coppia Marotta-Paratici è a un passo da definirne l’acquisto. Dall’Udinese dovrebbe arrivare anche Marco Motta, con Ciro Immobile e Albin Ekdal destinati al percorso inverso, in compagnia di un robusto conguaglio. La prossima settimana dovrebbe essere quella degli annunci. Anche nel caso del catanese Jorge Martinez il pressing bianconero è asfissiante, ma qui le parti sono ancora distanti. La trattativa comunque prosegue con, ancora una volta, Pantaleo Corvino a ricoprire il ruolo di principale avversario di Marotta. Più complesse sono le piste estere, a partire da quella che porta a Milos Krasic. Innanzitutto per le richieste del Cska Mosca, che valuta il serbo non meno di 15 milioni, e, in seconda battuta, per l’esistenza di una temibile concorrenza. Nelle ultime ore, infatti, per il “nuovo Nedved” si sarebbe fatto avanti lo United di Sir Alex Ferguson. Alla Juve seguono anche l’olandese Eljero Elia, stellina dell’Amburgo che potrebbe veder lievitare le proprie quotazioni al mondiale.

IN STALLO - Perde consistenza, almeno in questa fase del mercato (siamo appena agli inizi) la candidatura di Juan Manuel Vargas. Telefonate da Torino in direzione della Fiorentina, infatti, non ne sono partite, magari per non sovrapporre un’eventuale trattativa con quelle relative a Pepe e Martinez che vedono le due società nei panni di rivali. Oppure perché il prezzo del peruviano viene considerato eccessivo. Il tempo per ripensarci, comunque, non manca.
 
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Juve, salgono le azioni di Krasic

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Pressing sul serbo: il Cska può cedere prima del Mondiale. Attenti pure a Martinez. Da oggi il mercato della Juve entra nella fase calda, si stringono infatti i tempi per le molte trattative avviate
TORINO, 4 giugno - A che punto è il mercato della Juve? Sul punto di esplodere da un momento all’altro. C’è nell’aria la tensione tipica di quando qualcosa di importante è sul punto di accadere. Ma l’attesa non accenna a esaurirsi. Si possono intuire le difficoltà di Marotta e compagnia: ci vorrebbe un primo colpo di spicco, un nome capace di mettere d’accordo le esigenze della piazza e quelle della squadra. Ma al tempo stesso, non è logico farsi condizionare dalla fretta, specie dopo una stagione che ha triturato ogni certezza e che pretende il solito immediato riscatto.

SCELTE -
Numerose le questioni aperte. I giovani da recuperare e quelli da piazzare per far quadrare le trattative più complesse. Stesso discorso per i campioni. Ed è proprio su questo terreno che si valuteranno le doti manageriali di Marotta: la Juve può spendere cifre importanti per rimettere in piedi un gruppo competitivo, ma al tempo stesso non può evitare di sanare le situazioni meno limpide. Ovvero: scelte nette. La nuova dirigenza deve mettere mano a quelle doti d’esperienza e competenza mancate ai predecessori mettendo sul piatto della bilancia qualche giocatore fino a ieri prezioso per arrivare a soluzioni innovative. Anche Amauri è già finito nel frullatore delle ipotesi, ma non a caso: è vero che l’investimento è recente e a rischio di minusvalenza, ma si tratta di valutare chi in prospettiva sarà davvero utile alla Juve e chi no.

RICERCA - Intanto una certezza c’è. Va colmato il vuoto di esterni. Un’esigenza non più rinviabile. Così si spiega, ad esempio, il pressing sempre alto dedicato al serbo Milos Krasic, il laterale del Cska Mosca per il quale il club bianconero ha avviato una delle tante corse contro il tempo. Il giocatore, stuzzicato dall’idea, vorrebbe prendere l’occasione al volo. Il Cska vorrebbe rimandare ogni discussione a dopo il Mondiale, con calma e senza fretta. Il giocatore chiede al club di non ostacolare l’affare. La soluzione potrebbe essere nel mezzo, cioè per un accordo da trovare un po’ prima del previsto. Dipende a questo punto dalla volontà dei moscoviti di ridurre le pretese, ma intanto la volontà di Krasic rappresenta il fatto nuovo forse decisivo.
 
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Juve, siamo alle firme con la veloce ala dell'Udinese

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Ieri Marotta ha incontrato l’agente, oggi summit con l’Udinese per chiudere l’affare. Il dg definirà gli ultimi dettagli con i friulani, che valutano il giocatore 10 milioni di euro. De Ceglie possibile contropartita
TORINO, 4 giugno - Giornata di re*spiro internazionale, ieri, per Giuseppe Marotta e Fabio Paratici: spesa in buona parte tra Monaco di Baviera e Francoforte, infarcita di appuntamen*ti con dirigenti e procura*tori, impreziosita ( nel ca*so di Paratici) da una ca*patina alla Commerz*bank Arena per assistere in maniera diretta alla prestazione della Bosnia di Edin Dzeko, impegna*ta contro la Germania. Il dg bianconero, tuttavia, non ha trascurato di de*dicarsi alle operazioni di stampo puramente no*strano, in ossequio al pro*getto di Ital- Juve decla*mato il giorno della pre*sentazione ufficiale.

IL CONTRATTO - Il gio*vedì da leoni degli opera*tori di mercato biancone*ri, infatti, ha contemplato anche un importante in*contro per approfondire *in maniera decisiva - la questione Simone Pepe. Link veralten (gelöscht) che senza dubbio fi*gura ai primissimi posti nella lista delle preferen*ze stilata dagli juventini, Pepe che sembra davvero destinato a diventare uf*ficialmente un giocatore della Link veralten (gelöscht) nel giro delle prossime ore. Ieri, come detto, c’è stato un incontro con Giovanni Branchini, l’agente del*l’azzurro. Manco a dirlo, l’esito del faccia a faccia è stato più che positivo: Pe*pe vuole la Juventus al*meno quanto la Juventus vuole lui. E, con tali pre*messe, l’accordo vien da sé: Pepe, con l’Udinese, aveva un contratto in scadenza nel 2014, la Ju*ventus è andata al pareg*gio con un quadriennale con opzione per il quinto anno. Quanto all’ingag*gio, è invece scattato l’a*deguamento: dagli 800mila euro, si passerà al milione e quattrocen*tomila euro, con bonus le*gati a rendimento e obiet*tivi raggiunti.

IL PREZZO - Oggi sarà in*vece il turno del summit con l’Udinese, utile a de*finire l’affare nei detta*gli. Bene inteso, nel cal*ciomercato - fino a che non ci sono dei contratti firmati - non c’è nulla di “ certo”. Rivedere il caso D’Agostino, per credere: il regista, la scorsa esta*te, già parlava da juven*tino ma il tira e molla tra dirigenti dei club pie*montese e friulano portò a un nulla di fatto. Tutta*via - fatta salva una mi*nima percentuale di in*certezza, in parte dettata dalle residue speranze di inserimento nell’affare della Fiorentina - le par*ti in causa lasciano tra*pelare ottimismo a profu*sione. Sia Marotta, sia i Pozzo confidano di chiu*dere l’affare quantopri*ma. Questione di ore, questione di milioni: 11, cash, quelli che verserà la Juventus per assicu*rarsi il forte laterale che si aggregherà al gruppo di Luigi Del Neri al ter*mina dell’esperienza in Sud Africa. Prenderà con*fidenza con i compagni e con il 4- 4- 2 delnieriano. In particolare, con la fa*scia sinistra: è prevalen*temente su quel versan*te, infatti, che giostrerà l’esterno ( molto offensi*vo) di Albano Laziale. Tecnico, società e giocato*re ne hanno già discusso.

ALTRI AFFARI - Ma non finisce qui. Perché l’in*contro di oggi tornerà utile anche per prendere in esame altre due que*stioni in ballo tra Juven*tus e Udinese: il riscatto di Antonio Candreva e l’acquisto di Marco Motta. Quanto al centro*campista, resta da trova*re un punto d’intesa sul*la valutazione: la Juven*tus vanta infatti un dirit*to di riscatto della metà del cartellino del giocato*re fissato a 7 milioni di euro, ma non intende esercitarla perché reputa la cifra eccessiva. Si trat- terà, insomma, di trovare un compromesso magari inserendo nella trattati*va alcune contropartite tecniche come Paolo De Ceglie o Ciro Immobile. Più complicato, invece, il discorso Motta: il terzino, individuato da Del Neri come un elemento assolu*tamente funzionale al suo gioco, è in compro*prietà tra i friulani e la Roma. Finché i due club non definiranno la situa*zione, la Juventus dovrà stare alla finestra. Il fat*to che Cassetti (” rivale” di Motta in giallorosso) abbia appena rinnovato il contratto, induce a crede*re che i capitolini non vo*gliano insistere oltremo*do sull’obiettivo bianco*nero.
 
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Blitz della Juve a casa Dzeko, svolta vicina

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Marotta a Monaco per vendere Diego. Paratici a Francoforte per il bomber Il bosniaco in gol contro la Germania, davanti al dirigente bianconero. In precedenza incontro del dg con il Bayern e soprattutto con l’Amburgo, club interessato al fantasista brasiliano
TORINO, 4 giugno - Quando la Juve muove alla volta della Ger*mania ne esce sempre qual*cosa di interessante. Ecco perché ieri il blitz tedesco di Beppe Marotta e Fabio Pa*ratici non è passato inos*servato. In ballo c’era il so*gno di inizio estate, Edin Dzeko, e magari qualche di*smissione eccellente. Ecco il resoconto di quanto è emer*so sulle riunioni juventine tenutesi a Monaco e dintor*ni.

PORTE CHIUSE - Alle spalle la trattativa milanese con i dirigenti dell’Atletico Ma*drid e poche ore di sonno, ie*ri in prima mattinata Bep*pe Marotta e Fabio Paratici hanno preso un volo per la Germania. Prima tappa, Monaco di Baviera. Insieme ai due dirigenti juventini avrebbe viaggiato ( confer*me ufficiali su questo parti*colare non ce ne sono) Gio*vanni Branchini, agente Fi*fa notoriamente molto in*trodotto negli ambienti te*deschi. Il tutto con l’intento di propiziare il passaggio al Bayern di Diego Ribas da Cunha e di sondare il terre*no per Franck Ribery o in alternativa - soluzione me*no intrigante ma più plausi*bile - per Bastian Schwein*steiger. L’incontro non ha prodotto risultati immedia*ti, perché i dirigenti del Bayern hanno manifestato una certa freddezza nei con*fronti di Diego, considerato troppo simile a Thomas Muller, ventenne talentino sbocciato nel corso dell’ulti*ma stagione. E non hanno concesso aperture nei con*fronti dei loro gioielli. In*somma, non dovrebbe esse*re la Baviera la prossima destinazione di Diego. Ep*pure da ieri la possibilità di un suo ritorno in Bundesli*ga appare più concreta.
VERSO NORD - Congedatisi dagli ospiti bavaresi, Ma*rotta e Paratici hanno infat*ti incontrato altri club e al*cuni procuratori in un hotel nei pressi dell’aereoporto Franz Josef Strauss di Mo*naco. Il tutto nell’ottica di stabilire buoni rapporti e soprattutto di piazzare i molti giocatori in esubero. Tra gli altri, Marotta ha parlato con i dirigenti del*l’Amburgo, che a differenza di quelli del Bayern hanno manifestato interesse pro*prio nei confronti di Diego. E’ prematuro dire se il tut*to porterà a sviluppi concre*ti, ma non ci sono dubbi sul*l’apprezzamento dell’Am*burgo nei confronti dello ju*ventino. Anche perché la ri*valità con il Werder Brema ( dove Diego ha disputato tre grandi stagioni) da quel*le parti è accesissima e l’i*dea di acquistare l’ex idolo dei nemici storici intriga as*sai lo stato maggiore del*l’Amburgo. A questo punto due domande s’impongono. La prima è: può il club tede*sco sostenere il costo dell’o*perazione Diego? Risposta affermativa, perché la so*cietà guidata dal presidente Bernd Hoffmann al mo*mento dispone di molta li*quidità, garantita dallo sceicco Mansour, il boss del Manchester City. Al quale lo scorso anno l’Amburgo ha ceduto Nigel De Jong in cambio di 16 milioni, opera*zione che nei prossimi gior*ni dovrebbe essere bissata con protagonista il promet*tente difensore Jerome Boa*teng. Il ricavato potrebbe, in effetti, essere reinvestito sul cartellino di Diego. Sen*za considerare che nell’Am*burgo gioca il nazionale olandese Eljero Elia, giova*ne esterno offensivo apprez*zato dalla Juve, che potreb*be configurarsi come una parziale contropartita. Il se*condo interrogativo è: Diego può essere interessato a giocare nell’Amburgo? E qui solo il diretto interessato, presumibilmente nei prossi*mi giorni ( Diego è in luna di miele) può dare una rispo*sta.
 
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