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Ricomincia la serie a. Chi vince lo scudetto 2009/2010 ???

AW: Ricomincia la serie a. Chi vince lo scudetto 2009/2010 ???

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Giusto Indo 5 reti non si fanno per caso.
La Juve non e una squadra che puo lottare
per lo sudetto anzi senza Buffon non so
dove la vedo, comunque il campionato
e ancora lungo.
Ciao e FORZA INTER !!!
 
AW: Ricomincia la serie a. Chi vince lo scudetto 2009/2010 ???

Secco: e falla sta telefonata a Moggi!!!!:emoticon-0127-lipss:emoticon-0127-lipss:emoticon-0127-lipss


Delude ancora la nuova Juventus. E l'ex re del mercato, Luciano Moggi, boccia inesorabilmente anche l'ultima campagna acquisti bianconera.

Da dove partire questa settimana per commentare l'ennesima prova opaca stagionale della Juventus?
Dal rombo sempre più spuntato o dal confronto qualità-prezzo tra Cristiano Zanetti e Felipe Melo?
In questi giorni ho avuto la fortuna di aver ospite nella trasmissione "Tutti pazzi per la Juve", che conduco insieme all'inimitabile ed unica Combriccola Romana, l'ex direttore bianconero Luciano Moggi, con il quale è davvero un piacere discutere di calcio giocato e che forse avrà anche esagerato un po' il suo giudizio su Melo "fosse italiano, non sarebbe costato più di 5 o 6 milioni!", ma che non mi trova molto distante invece nel suo giudicare altamente eccessivo spendere 25 milioni per un centrocampista di contenimento quando in quel ruolo si disponeva già di ottime alternative "senza dubbio mi sarei tenuto Zanetti ed in sua assenza avrei fatto giocare in quel ruolo Marchisio".
Il problema è che la Juventus continua a pagare le tragiche sessioni di calciomercato degli anni passati.
I clamorosi flop di Almiron, Tiago e Poulsen hanno finito inesorabilmente per condizionare le scelte di Secco nel settore nevralgico del campo anche la scorsa estate.
Per paura di un nuovo caso Xabi Alonso ha comprato Melo a qualsiasi costo, senza ricorrere a trucchi o esperienza.
A testimonianza del fatto basti pensare che Corvino in altri 2 momenti differenti dell'estate ha portato via da Torino a prezzo di saldo Marchionni e Cristiano Zanetti.
Ma non si poteva fare un'unica operazione e cercare lo sconto sul prezzo del mediano brasiliano?
Certo che si poteva anzi si doveva ma Secco ha temuto di perdere Melo per ritrovarsi poi magari in rosa un altro Poulsen.
Ebbene sì, perché poi i Poulsen, i Tiago o gli Almiron sono quei giocatori che o ti rimangono sul groppone fino alla scadenza del contratto o che alla fine, se ti dice bene, sei costretto o a prestare o a regalare.
E per fare cassa, magari, vendi quello buono, che richieste ne ha… (vedesi Zanetti).
Un po' come due anni fa quando si stava per vendere Chiellini perché Boumsong non aveva mercato. E ci credo….
Vicenda rombo. La scorsa settimana, da queste pagine, ho suggerito a Ciro di tornare al 4-4-2 almeno fino al rientro di Del Piero e Marchisio ed al completo recupero di Sissoko.
Mi dispiace che invece il Mister abbia voluto a tutti i costi insistere a giocare con il trequartista, opzione fattibile invece solo con un Diego al massimo della forma.
Moggi lo vede addirittura come possibile mediano puro "io utizzerei Diego in maniera diversa, come centrocampista puro, come in effetti mi è sembrato che fosse in certi momenti delle partite di inizio stagione".
Non lo so, di certo in questo momento il rombo crea una sorta di Diego-dipendenza, che nel gioco juventino attuale equivale praticamente a lasciare costantemente il pallino del gioco nei piedi avversari.
Di questo ne risente e tanto sopratutto l'attacco. Sempre più spuntato.
Unica nota positiva della sfida con i viola il ritorno al goal di Amauri che anche se facile facile vale comunque lo stesso come tutti gli altri e serve ad interrompere un digiuno che ormai era arrivato a livelli inimmaginabili.
In settimana sono stati accostati nomi di molti esterni alla Juventus:
Rafinha e Mesto su tutti, tanto per fare 2 nomi.
Possibile che bisognava far andare l'Inter a +4 dopo solo 2 mesi di campionato per capire che Grygera, Zebina, Molinaro e Grosso non sono giocatori in grado di fare la differenza sulle fasce (soprattutto in un 4-3-1-2) e che De Ceglie non sarà mai un Nedved?
In conclusione, questa settimana mi sento di dare un consiglio al nostro attuale DS Secco:
"A' Se' e falla 'na telefonata a Moggi!!":help::help::help::emoticon-0136-giggl:emoticon-0136-giggl:emoticon-0136-giggl
 
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Serie A - Mou: "Che spettacolo il pubblico di Genova"

Le dichiarazioni di Mourinho e degli altri protagonisti dei due anticipi. Il tecnico nerazzurro: "Vorrei ringraziare tutti i presenti allo stadio". Diego sprona la
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: "Dobbiamo tornare urgentemente alla vittoria". Mastica amaro Prandelli: "Ci dobbiamo accontentare della p
estazione"


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FERRARA(allenatore Juventus): "Non possiamo essere contenti del risultato. Un punto non ci basta, perché avremmo dovuto sfruttare la partita in casa contro una squadra forte e organizzata come la
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. Preoccupato? Non direi, attraversiamo un momento che dobbiamo valutare bene, perché è tanto che non vinciamo. E noi vogliamo fortemente tornare al successo. Abbiamo avuto più problemi nel secondo tempo, quando qualcuno dei miei era stanco. Non credo che Felipe Melo stenti o abbia problemi a livello tattico, forse la sua era semplicemente stanchezza. Piuttosto, nella ripresa non abbiamo lavorato bene come squadra. Nei primi 35', però, la Juve ha disputato un'ottima partita, senza rischiare, né concedere occasioni, a parte il gol. Abbiamo avuto più problemi nel secondo tempo, quando qualcuno dei miei era stanco. Non credo che Felipe Melo stenti o abbia problemi a livello tattico, forse la sua era semplicemente stanchezza. Piuttosto, nella ripresa non abbiamo lavorato bene come squadra. Nei primi 35', però, la Juve ha disputato un'ottima partita, senza rischiare, né concedere occasioni, a parte il gol".

AMAURI (attaccante Juventus): "Il mio campionato inizia oggi, con questa rete. Mi mancava il gol, ma le prestazioni le ho sempre fatte. A dire il vero, non segno dall'estate, visto che nelle amichevoli ho realizzato sette gol. Comunque sono contento per il gol, meno per il pareggio, potevamo fare meglio. E' un momento particolare, dal quale dobbiamo uscire fin da mercoledì: quella contro il Maccabi è una sfida fondamentale, non possiamo sbagliare. La sfida con Gilardino in ottica Nazionale? Non mi interessa. Non devo lanciare messaggi a nessuno. Io gioco per la Juve, per me stesso e per la mia famiglia. Se Lippi mi darà la possibilità di giocare con l'
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sarò la persona più felice del mondo".

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(centrocampista Juventus): "Dobbiamo tornare urgentemente alla vittoria. Parlare di crisi è esagerato, ma se la Juve non vince, non sono contento. Io sono al 110 per cento, la squadra un po' meno: dobbiamo lavorare sodo per tornare al successo".

PRANDELLI (allenatore Fiorentina): "Ci dobbiamo accontentare della prestazione su un campo difficile. Abbiamo cercato di rispondere agli attacchi della Juve con un atteggiamento positivo: se daremo continuità a queste prestazioni faremo molti punti. L'aspetto più importante è che fino all'anno scorso saremmo stati solo felici del punto ottenuto. Oggi i ragazzi sono abbacchiati".
MOURINHO (allenatore
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): "Ai giornalisti e ai commentatori piace parlare dei singoli giocatori ma, dopo una grande vittoria come quella che abbiamo ottenuto questa sera, a me piace parlare dell'intera squadra. Una vittoria per 5-0 è una vittoria della squadra, una gioia di tutti: nostra e dei tifosi. Non saranno contenti solo coloro che parlano male di quest'Inter. Guardo a tutte le squadre come a potenziali candidate per lo scudetto, poi c'è un gruppo di squadre che dobbiamo per forza rispettare, non credo sia uno scandalo se la Juventus abbia pareggiato con la Fiorentina. Abbiamo disputato una grande gara, ma ora dobbiamo stare tranquilli, queste vittorie non capitano tutti i giorni. Vorrei ringraziare tutti i presenti allo stadio di Genova questa sera. Il pubblico è stato spettacolare, i sostenitori nerazzurri erano pochi ma i tifosi rossoblù sono stati davvero spettacolari, non hanno mollato mai. Mando un abbraccio a tutti, hanno sostenuto fino alla fine la loro squadra nonostante il Genoa fosse sotto di 5 gol".

STANKOVIC (centrocampista Inter): "Siamo stati perfetti nel primo tempo. Abbiamo avuto tante occasioni da goal e tre li abbiamo segnati. Nel secondo tempo abbiamo cercato di non spendere tante energie ma abbiamo comunque segnato altri due goal. Vincere per 5-0 qui è davvero tanta roba. In difesa non abbiamo rischiato niente a parte qualche cosa su calcio piazzato; siamo stati davvero perfetti. Quando lavori bene tatticamente i risultati si vedono in questi casi le assenze, benché importanti, si sentono di meno. Il goal ad Amelia? Mi sono spostato un pochino sulla destra sperando in un errore nel rinvio e così è stato, mi è andata bene".
GASPERINI (allenatore
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): "Il gol di Stankovic è lo specchio della serata: una gran prodezza sua aiutata da un nostro errore. Abbiamo compromesso la gara subito, e quando succede diventa difficile. E dire che non avevamo fatto così male all'inizio, facendo anche buone cose. La squadra ha perso morale dopo il primo tempo, e dire che non stavamo male né fisicamente né psicologicamente. La nostra colpa principale è quella di aver concesso dei gol in modo troppo facile. L'applauso del pubblico? Ripartiamo da quello".

 
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Dinho più Pato, Roma beffata

I giallorossi non chiudono: 2-1 Milan

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Il Milan torna al successo battendo per 2-1 la Roma nel posticipo dell'8.a giornata. Un successo in rimonta, quello rossonero, nato dopo un primo tempo di stenti, chiuso sull'1-0 per i giallorossi, in gol con Menez dopo 3'. La Roma, complice anche un rigore non concesso, non ha chiuso il match e nella ripresa ha subìto il ritorno rossonero: 1-1 di Ronaldinho su rigore al 56', raddoppio di Pato, su assist di Dinho, al 67'. Espulso Ambrosini.
LA PARTITA
Alla Roma sono bastati tre minuti per scoprire il solito bluff milanista fatto di gambe tremolanti e di idee confuse. A farsi beccare è stato un insospettabile, Thiago Silva: a chi riteneva che il suo ritorno in squadra offrisse delle certezze in più a Leonardo, il centrale brasiliano regala una topica monumentale, cha apre la strada a Menez per l'1-0. Il francese, spesso comprimario con le altre 18 avversarie del campionato, benedice il Milan, a cui ha già fatto male nella scorsa stagione e a cui rischia di realizzare un altro gol dopo soli due minuti, quando si infila folleggiando tra le belle statuine rossonere. Dida, scongelato al posto di Storari (allarme coscia, a Madrid non ci sarà), ci mette il corpaccione evitando il disastro. Che, se non si verifica nel punteggio, è invece puntuale nella manovra, nel confronto con chi sta di fronte. Il 4-4-2 di Ranieri è da calcio-balilla, ma è dinamico e aggressivo. Il pressing comincia da Vucinic e Menez, che si sfiatano sui lenti portatori di palla milanisti come Pato e soprattutto Ronaldinho non si sognano nemmeno. Il movimento dei rossoneri è a tempi da moviola e rigorosamente orizzontale, la spinta che Leonardo si aspetta dalle coppie di esterni rimane nei sogni, nelle speranze della vigilia. Zambrotta è sgonfio, Oddo non azzecca mezzo cross, in mezzo all'area romanista Burdisso e Méxes se la ridono. Succede così che prima della fine del tempo sia ancora la Roma ad avvicinarsi al gol (De Rossi e Vucinic) e a potere recriminare su un rigore apparso piuttosto chiaro di Thiago Silva sullo scatenato Méxes.

Il correttivo di Leonardo per la ripresa si chiama Filippo Inzaghi, punta centrale di un tridente che prevede Pato e Ronaldinho ai suoi lati. L'eroe di tante notti centra subito lo specchio della porta su angolo, Pizarro respinge sulla linea e con le ginocchia la sua zuccata. Episodio iellato che la buona sorte indennizza poco dopo assumendo le fattezze di Rosetti e beneficiando i desolati milanisti di un rigore assai generoso (Burdisso su Nesta: ma l'ex-interista entra sul pallone). Segna Ronaldinho e qualcosa si incrina in una Roma che, come è logico, dà già qualche segnale di calo. I giallorossi commettono forse l'errore di volere riprendersi la partita imponendo la legge del più forte. Gli equilibri, però, non sono gli stessi e dietro si aprono spazi buoni persino per Ronaldinho e Pato: al 22', grande lancio del Gaucho e lampo dell'attaccante, che realizza un gol pregevolissimo. Leonardo, quasi, non ci crede: ora, al Milan, non resta che resistere su una barricata che perde Ambrosini, espulso a 10 minuti dalla fine. La Roma crea un paio di mischie da brivido, rischia grosso su contropiedi interpretati malissimo da un Diavolo che riesce comunque a prendersi tre punti sui quali, 45 minuti prima, ben pochi avrebbero scommesso qualche euro.


LE PAGELLE

Thiago Silva 5
"Meno male, almeno torna Thiago", pensa il popolone milanista ai cancelli di San Siro. Poi entra, prende posto e dopo tre minuti vede il deus-ex-machina consegnare la palla dell'1-0 a Menez e quindi compiere altre nefandezze difensive di altro tipo. Rosetti lo grazia: la sua entrata al 20' ancora su Menez sarebbe da rigore. Non era veramente la serata giusta per regredire da soluzione a problema.

Menez 7 "Et voilà, le Milan", si è forse detto entrando in campo. I suoi numeri, in genere inefficaci contro le altre squadre, funzionano a meraviglia contro gli smarriti difensori in rosso e nero. Thiago Silva gli regala l'1-0, sfiora il bis e si guadagnerebbe pure un rigore. Si fa apprezzare anche per la disponibilità ai recuperi difensivi.

Pato 6 Sembrava un'altra notte buia, per il Papero Triste. Dribbling falliti, scatti a vuoto, non una palla decente da giocare. Al 22' della ripresa, come fosse un raggio di luce, ecco il tracciante di Ronaldinho su cui ricordare a tutti il repertorio della casa: scatto alle spalle di Riise, controllo e tiro coi fiocchi sull'uscita di Doni. Poi, giusto per non esagerare, si mangia un facilissimo contropiede su un nuovo suggerimento del Gaucho. E' la prima volta che va in gol da quando ha compiuto 20 anni: ora però non deve essere più teenager anche nel carattere, sempre molto fragile di fronte alle difficoltà.

Riise 5,5 Dopo un primo tempo tranquillo, reso meno complicato dalla pochezza di Oddo, rovina tutto nella ripresa sballando un paio di punizioni buone per il suo sinistraccio, ma soprattutto aprendo la via del gol a Pato, che lo aggira alle spalle, sul 2-1.

Seedorf 5,5 Serata difficile, per il professor Clarence. Accolto da uno striscione di pesante contestazione ("Seedorf arrogante, porta rispetto per chi paga il biglietto per vederti camminare"), l'olandese cerca di rispondere coi fatti. Ma non ci riesce. Non basta, in certi casi, la personalità. I suoi ritmi sono quelli che sono e certamente non viene coadiuvato da altri senatori, che meriterebbero fischi e dissenso come e peggio di lui.

Dida 6 All'annuncio delle formazioni, molti fan del Milan alzano gli occhi al cielo invocando aiuti celesti. Il buon vecchio Nelson è già per le terre dopo tre minuti e alterna qualche paratilla alle ormai ben conosciute amnesie fatte di smanacciate incerte e tuffi anticipati.

Rosetti 4,5 Anche peggio del Milan del primo tempo. Generoso il rigore concesso al Milan, molto più netto il rigore non concesso alla Roma nel primo tempo, fiscale l'espulsione di Ambrosini, tremebonda l'ammonizione di Nesta che, a contatto con Okaka lanciato verso la porta, andava espulso se ritenuto colpevole di fallo. Il mondiale Under 20 non gli ha fatto bene.

Andrea Saronni
IL TABELLINO

MILAN-ROMA 2-1 (0-1)

Marcatori: 3' pt Menez (R); 11' st Ronaldinho (M) rigore; 22' st Pato (M)

Milan (4-4-2):
Dida 6; Oddo 4,5, Nesta 5,5, Thiago Silva 5, Zambrotta 5; Abate 5,5 (1' st F.Inzaghi 6), Pirlo 5, Ambrosini 6, Seedorf 5,5; Ronaldinho 6,5 (39' st Flamini sv), Pato 6. A disposizione: Roma, Favalli, Antonini, Jankulovski, Huntelaar. All.: Leonardo.
Roma (4-4-2): Doni 6; Cassetti 6, Burdisso 5,5, Méxes 6,5, Riise 5,5; Taddei 5,5 (26' st Guberti 6), De Rossi 6,5, Pizarro 6,5, Perrotta 5,5; Vucinic 6,5 (26' st Okaka 6), Menez 7 (30' st Baptista sv). A disposizione: Lobont, Andreolli, Faty, Brighi. All.: Ranieri.
Arbitro: Rosetti
Ammoniti: Seedorf (M), Doni (R), Riise (R), Pizarro (R), Menez (R), F.Inzaghi (M), Pirlo (M), Nesta (M)
Espulsi: 35' st Ambrosini (M) per doppia ammonizione
 
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Sky Toons - Moratti e il regalo di Natale per Mourinho... :):363::363:
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:363::363:

[nomedia]http://www.youtube.com/watch?v=7qyxye-IKxg&feature=player_embedded[/nomedia]

 
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Influenza A, il calcio ora ha paura

Casi in Francia, Inghilterra e Spagna

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Non è ancora una vera e propria emergenza, ma adesso anche il mondo del calcio sta iniziando a preoccuparsi. I casi della cosiddetta influenza A infatti, si sono moltiplicati e dopo aver colpito la Francia, dove è stata rinviata la sfida tra Marsiglia e Psg, arrivano segnali preoccupanti anche da Inghilterra e Spagna: contagiati giocatori di Blackburn, Bolton e Betis Siviglia. In Italia si deve decidere se dare il vaccino ai calciatori.

Per questo, il presidente dell'Associazione italiana medici sportivi, Enrico Castellacci, che è anche il medico della Nazionale di calcio, ha scritto una lettera al viceministro del Welfare, Ferruccio Fazio, nella quale chiede un incontro per discutere del rischio contagio del virus H1N1 anche tra i calciatori. In attesa di una risposta in tempi brevi, la realtà europea dice che la situazione si sta facendo seria. Per ora non vengono segnalati casi nel campionato italiano, ma come ha sottolineato lo stesso Castellacci, vi sono alte probabilità di contagio all'interno degli spogliatoi delle squadre.
Pronti a vaccinarsi anche gli arbitri. Una prassi già consolidata, visto che ogni anno i direttori di gara si sottopongono al presidio medico per l'influenza stagionale.
Comunque sia, al momento la situazione più grave riguarda la Ligue1, dove sono stati confermati i casi di tre giocatori del Paris Saint Germain. Nella Liga cinque calciatori del Betis Siviglia hanno manifestato i sintomi dell'influenza A e c'è il sospetto che altri cinque abbiano contratto il virus. In Premier League, invece, ai due del Blackburn si sono aggiunti i quattro del Bolton.
L'unico a non preoccuparsi troppo sembra essere Carlo Ancelotti. "Abbiamo preso tutte le precauzioni, ma anche in caso di contagio c'è sempre il rimedio della nonna: latte caldo e vino rosso", ha scherzato l'allenatore del Chelsea.
28 ottobre 2009
 
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Milito-Maicon, l'Inter va in fuga:emoticon-0172-mooni:emoticon-0172-mooni

Basta la ripresa:dfingers::dfingers: per battere il Livorno

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Con la serenità tipica dei forti, l'Inter vince a Livorno, stacca la Juve (ora a -7) e corre veloce verso il quinto scudetto consecutivo. I nerazzurri piazzano lo scatto vincente per la fuga nei secondi 45' dopo aver controllato il primo tempo. Al 50' è Milito a sbloccare la partita con un preciso destro dal limite dell'area. Il raddoppio arriva mezzora più tardi grazie al contropiede vincente di Maicon. Mourinho può pensare alla Dinamo Kiev.

LA PARTITA
Undicesima stagionale alle porte e tricolore già a portata di mano. Qualora non bastassero le armi a sua disposizione, lo Special trova forze alleate nei pressi di Napoli e si presenta a Livorno amministrando i suoi uomini in vista della spedizione in Ucraina. Tra influenzati e 'vittime' del turnover, sono in molti i titolari lasciati fuori al Picchi dove i nerazzurri si presentano con Milito unica punta per sfruttare la difesa a tre schierata da Cosmi dove, di conseguenza, almeno un uomo è sistematicamente sprecato alla causa.

I primi 45' filano via senza grosse emozioni, con Julio Cesar attento sul bolide di Candreva, Muntari costretto a lasciare il campo per infortunio (botta subita e spazio a Cambiasso) e Mourinho in attesa del finale del thrilling che, come è doveroso che sia, arriverà nel secondo tempo. Ripresa che l'Inter gioca con Eto'o al posto Khrin, un cambio che rende di facile comprensione le intenzioni di Mou: giocare 30 minuti come si deve per salutare la compagnia e concentrarsi sulla Champions.
Secondi 300 e gol di Milito. Dura giusto un attimo lo sforzo nerazzurro che torna subito ad amministrare nonostante Cosmi provi a cambiare marcia inserendo Danilevicius e passando al 3-5-2. Mou, abile giocatore di scacchi, inserisce Samuel, imposta un classico 4-4-2 per coprirsi senza correre rischi e si rimette seduto per osservare lo sganciamento di Maicon e il conseguente raddoppio. Tutto troppo facile, tutto come previsto. Almeno in Italia, non sembra esserci gara. All'Inter basta mettersi in piedi sui pedali giusto un attimo per piazzare lo scatto vincente. La fuga è partita. Probabile termini solo il prossimo maggio...
LE PAGELLE
Milito 7
: I gol si contano, ma soprattutto si pesano. Agli amanti dell'aritmetica basterà ricordare che quello contro il Livorno è stato il 7° gol in nove partite stagionali e il 31° in 40 presenze in serie A. Per gli amanti della bilancia, invece, basterà sottolineare l'importanza della partita, con la Juve sconfitta contro il Napoli e la decisiva trasferta di Kiev alle porte. Tutto questo con Balotelli fuori ed Eto'o in panca per 45'...

Krhin 6: Nel giorno della bocciatura di Santon, Mourinho promuove lo sloveno con una maglia da titolare. Un vero e proprio esame di maturità che il giovane centrocampista supera con un 60 risicato risicato, ottenuto grazie alla grande diligenza messa in campo e niente altro. In questo, visto il periodo, può dare qualche ripetizione al collega di cui sopra...

Julio Cesar 7: Ferrara lo ha preso in faccia, lui (il pugno) lo ha picchiato dritto dritto sul pallone calciato a mille all'ora da Candreva sullo 0-0. Parata da... due punti. Il terzo ce lo hanno messo Milito e Maicon.

Mancini 6: Non lascia i compagni in 10 dal 1' del primo tempo e questa è già una notizia. Per rivederlo in grado di saltare l'uomo e mettere un compagno davanti alla porta (o andarci lui per direttissima) servirebbe altro. Altre chances, ad esempio...
Raimondi 6: Corre per due e mette il faccione in entrambe le aree di rigore con ammirabile frequenza. Forse anche per questo, però, sulla finta di Milito che precede il gol dell'argentino fa la figura del pesce a rischio anoressia. Non è il solo, comunque...
Alberto Catalano
IL TABELLINO
Livorno-Inter 0-2

Livorno (3-5-1-1): Benussi 5,5; Diniz 6, Knezevic 6, Miglionico 5,5; Raimondi 6, Moro 5, Candreva 6,5, Vitale 5 (9'st Danilevicius 5), Pieri 5; Pulzetti 5,5 (27'st Dionisi sv); Tavano 6. A disposizione: De Lucia, Galante, Perticone, Bergvold, Marchini. All.: Cosmi
Inter (4-3-2-1): J. Cesar 7; Maicon 7, Lucio 6, Cordoba 6, Zanetti 5,5; Krhin 6 (1'st Eto'o 5); Vieira 6, Muntari 6 (29'pt Cambiasso 6); Stankovic 5,5 (12'st Samuel 6), Mancini 6; Milito 7. A disposizione: Orlandoni, Materazzi, Quaresma, Arnautovic. All.: Mourinho
Arbitro: Morganti (Nicoletti, Romagnoli)
Marcatori: 4'st Milito (I), 35'st Maicon (I)
Ammoniti: Lucio (I), Raimondi (L), Tavano (I)
Espulsi: -

1 novembre 2009
 
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Serie A: tutte le probabili formazioni, chiude Juve-Udinese







Tutte le probabili formazioni della 13ma giornata del campionato di serie A. Chiude Juve-Udinese in programma domani alle 20.45.

Livorno-Genoa ore 15.00

Livorno (3-5-1-1): De Lucia; Diniz, Knezevic, Miglionico; Marchini, Mozart, Moro, Pulzetti, Vitale; Candreva; Lucarelli. A disposizione: Benussi, Galante, Bergvold, Filippini, Dionisi, Cellerino, Danilevicius. All.: Cosmi
Squalificati: Raimondi (1)
Indisponibili: Tavano, Pieri, Rivas, Perticone

Genoa (3-4-3): Amelia; Biava, Moretti, Bocchetti; Mesto, Rossi, Zapater, Criscito; Palacio, Floccari, Palladino. A disposizione: Scarpi, Esposito, Papastathoupolos, Tomovic, Modesto, Sculli, Crespo. All.: Gasperini
Squalificati: Milanetto (1)
Indisponibili: Jankovic, Juric, Kharja

Milan-Cagliari ore 15.00

Milan (4-3-3): Dida; Oddo, Kaladze, T. Silva, Zambrotta; Pirlo, Ambrosini, Seedorf; Ronaldinho, Pato, Borriello. A disposizione: Abbiati, Favalli, Antonini, Flamini, Abate, F. Inzaghi, Huntelaar. All.: Leonardo
Squalificati: Nesta (1)
Indisponibili: Bonera, Onyewu, Jankulovski, Gattuso

Cagliari (4-3-1-2): Marchetti; Canini, Lopez, Astori, Agostini; Dessena, Conti, Biondini; Lazzari; Jeda, Nenè. A disposizione: Lupatelli, Pisano, Barone, Parola, Sivakov, Matri, Larrivey. All.: Allegri
Squalificati: Cossu (1)
Indisponibili: Marzoratti

Napoli-Lazio ore 15.00

Napoli (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Contini; Maggio, Gargano, Cigarini. Zuniga; Hamsik, Lavezzi; Quagliarella. A disposizione: Iezzo, Rinaudo, Grava, Pazienza, Datolo, Pià, Denis. All.: Mazzarri
Squalificati: Aronica (1)
Indisponibili: Santacroce, De Zerbi

Lazio (4-3-1-2): Muslera; Kolarov, Stendardo, Radu; Lichtsteiner, Brocchi, Baronio, Mauri; Foggia; Zarate, Rocchi. A disposizione: Berni, Cribari, Diakitè, Meghni, Del Nero, Inzaghi, Cruz. All.: Ballardini
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Dabo, Bizzarri, Siviglia, Matuzalem

Palermo-Catania ore 15.00

Palermo (4-3-1-2): Sirigu; Cassani, Kjaer, Migliaccio, Bovo; Bresciano, Simplicio, Balzaretti; Pastore; Cavani, Miccoli. A disposizione: Rubinho, Goian, Melinte, Liverani, Nocerino, Hernandez, Budan. All.: Zenga
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Succi, Tedesco

Catania (3-5-2): Andujar; Terlizzi, Silvestre, Spolli; Alvarez, Biagianti, Llama, Carboni, Capuano; Mascara, Morimoto. A disposizione: Campagnolo, Potenza, Ledesma, Izco, Martinez, Plasmati, Ricchiuti. All.: Atzori
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Delvecchio, Marchese, Barrientos, Sciacca

Roma-Bari ore 15.00

Roma (4-4-2): Julio Sergio; Cassetti, Méxes, Burdisso, Riise; Taddei, Brighi, Pizarro, Perrotta; Totti, Menez. A disposizione: Doni, Motta, Faty, Andreolli, Guberti, Baptista, Vucinic. All.: Ranieri
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Juan, De Rossi

Bari (4-4-2): Gillet; A. Masiello, Ranocchia, Bonucci, Parisi; Alvarez, Almiron, Donati, Allegretti; Kutuzov, Barreto. A disposizione: Padelli, Stellini, Diamoutene, Langella, De Vezze, Koman, Meggiorini. All.: Ventura.
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Donda, Paro, Sforzini, Rivas, Gazzi, S. Masiello

Sampdoria-Chievo ore 15.00

Sampdoria (4-4-2): Castellazzi; Cacciatore, Gastaldello, M. Rossi, Accardi; Mannini, Palombo, Poli, Ziegler; Pazzini, Cassano. A disposizione: Fiorillo, Zauri, Lucchini, Tissone, Pozzi, Franceschini, Bellucci. All.: Delneri.
Squalificati: Stankevicius (1)
Indisponibili: Semioli

Chievo (4-3-1-2): Sorrentino; Frey, Mandelli, Yepes, Mantovani; Luciano, Iori, Marcolini; Pinzi; Pellissier, Abbruscato. A disposizione: Squizzi, Morero, Malagò, Bentivoglio, Ariatti, Bogdani, Granoche. All.: Di Carlo
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Rigoni, Moro, Bogdani, Sardo

Siena-Atalanta ore 15.00

Siena (4-3-3): Curci; Rosi, Ficagna, Brandao, Del Grosso; Reginaldo, Vergassola, Codrea; Fini, Maccarone, Paolucci. A disposizione: Pegolo, Terzi, Rossi, Jajalo, Jarolim, Ghezzal, Calaiò. All.: Baroni
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Rossettini, Parravicini, Ekdal

Atalanta (4-3-1-2): Consigli; Garics, Bianco, Peluso, Bellini; Ceravolo, De Ascentis, Radovanic, Padoin; Acquafresca, Tiribocchi. A disposizione: Coppola, Talamonti, Caserta, Pellegrino, Ferreira Pinto, Tiboni, *** . All.: Conte
Squalificati: Doni (1), Guarente (1)
Indisponibili: Valdes, Manfredini, Barreto

Juventus-Udinese ore 20.45

Juventus (4-3-1-2): Buffon; Caceres, Cannavaro, Chiellini, Grosso; Camoranesi, Melo, Sissoko; Diego; Del Piero, Amauri. A disposizione: Manninger, Legrottaglie, Grygera, De Ceglie, Poulsen, Tiago, Giovinco. All.: Ferrara
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Iaquinta, Salihamidzic, Zebina, Trezeguet, Marchisio

Udinese (4-3-3): Handanovic; Basta, Zapata, Coda, Lukovic; Inler, D'Agostino, Asamoah; Lodi, Romero, Corradi. A disposizione: Belardi, Felipe, Pasquale, Isla, Sammarco, Domizzi, Floro Flores. All.: Marino
Squalificati: Di Natale (1)
Indisponibili: Obodo, Ferronetti, Pepe, Sanchez
 
AW: Ricomincia la serie a. Chi vince lo scudetto 2009/2010 ???

Grande attesa a Genova per il derby

A Marassi è previsto il tutto esaurito

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Si accendono le luci a Marassi. Il Genoa per vincere il terzo derby di fila, la Samp per tornare a imporsi nella stracittadina ligure, i motivi per seguire il 101esimo Derby della Lanterna non mancano. Per ottenere i tre punti i due allenatori perciò andranno sul sicuro, si affideranno totalmente ai loro talenti: Palladino per Gasperini, Cassano per Delneri, in quello che ha tutta l'aria di essere un derby della fantasia.

Nei 100 derby giocati ad oggi, è la Sampdoria con 33 vittorie ad essere in vantaggio nel conto dei successi. Però è il Genoa di Gasperini ad avere vinto gli ultimi 3 derby e questo per i tifosi blucerchiato è un piatto difficile da digerire. Mai come quest'anno, poi, la sfida si preannuncia di altissimo livello con due squadre che navigano nelle zone alte della classifica grazie a un gioco brillante guidato dalle rispettive stelle. Se la Samp, con un'organizzazione di gioco tipica delle squadre di Delneri è in zona Champions grazie alle giocate della coppia d'oro Pazzini-Cassano, il Genoa dà spettacolo col suo tridente offensivo con un Palladino in grande spolvero, tanto da aver conquistato anche Lippi per un posto in Nazionale a discapito proprio del barese blucerchiato.
In casa Genoa ci sono da sciogliere gli ultimi dubbi di formazione. Gasperini, nella partita persa nel finale in casa del Livorno, ha cambiato volto alla propria squadra in diverse occasioni ma in passato, specialmente prima di ogni derby, ci ha abituato a mosse inaspettate per sorprendere gli avversari. In mezzo al campo Juric è favorito sullo spagnolo Zapater mentre Sculli e Floccari dovrebbero formare il tridente d'attacco con Palladino a discapito della coppia argentina Crespo-Palacio. "Ho ancora qualche dubbio ma siamo pronti, anche se avrei voluto arrivare al derby con un altro spirito. La squadra è carica, sa che questa è una delle partite più importanti della stagione". Le difficoltà, numeri alla mano, riguardano soprattutto la difesa, la peggiore del campionato con 24 gol subiti e in arrivo c'è una delle coppie più prolifiche di tutta la Serie A. Gasperini però non si deprime, anzi: "Siamo in difficoltà, è vero, ma ci stiamo lavorando e i risultati arriveranno già dal derby. Cassano? Grande giocatore ma non è la prima volta che ci giochiamo contro, sappiamo come fermarlo".
In casa Sampdoria, invece, il morale è a mille. La squadra sta regalando soddisfazioni ai propri tifosi giocando un gran calcio. A differenza dei rossoblu, i dubbi di Delneri riguardano soprattutto il reparto arretrato. Il giovane Cacciatore, già in campo contro il Chievo, sembra aver convinto il mister a schierarlo anche nella stracittadina al posto di Stankevicius mentre Rossi dovrebbe far coppia con Gastaldello al centro della difesa. In mezzo al campo Poli giocherà con una maschera protettiva così come Pazzini. Non ama le vie di mezzo Delneri che punta deciso alla vittoria: "Abbiamo un solo risultato a disposizione: vincere. Questo derby per me è una finale di Champions e conta un solo risultato". Il tecnico blucerchiato non sembra preoccupato della gabbia che il collega sta preparando per imbrigliare il talento di Cassano: "Se si concentrano su Antonio, qualcun'altro sarà più libero. Anche l'Inter ci ha provato, ma ha lasciato libero Mannini e abbiamo segnato lo stesso".
Tutto è pronto a Marassi per quello che si annuncia un grande spettacolo da sold out. Show che sarà diretto da Rosetti, "uno dei migliori" per Gasperini. La parola ora passa al campo e ai suoi protagonisti.
28 novembre 2009
 
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Oggi forza fiorentina:emoticon-0172-mooni
forza juve e naturalmente
FORZA MILAN
 
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Oggi la Juve prende tre sculaciate:dfingers::dfingers::dfingers: e il milan ne prende 2:1:emoticon-0137-clapp:emoticon-0137-clapp


e sempre
FORZA INTER:emoticon-0172-mooni:emoticon-0172-mooni:emoticon-0172-mooni

 
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Diego: "Non temo l'Inter"

"La Juve non è seconda a nessuno"

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A due giorni dalla supersfida dell'Olimpico, Diego fa la voce grossa e lancia la sua sfida all'Inter: "Non siamo secondi a nessuno - dice il brasiliano alla Gazzetta -, quel distacco in classifica è eccessivo. Sabato sarà una notte speciale, ma io non ho paura. Queste partite ti danno coraggio". Nell'Inter, intanto, salgono le quotazioni di Mario Balotelli, che ha mostrato grande impegno in questi giorni e potrebbe perfino giocare.
GIOVEDI' 3 DICEMBRE


SACCANI: I PRECEDENTI CON LE DUE SQUADRE
Ad arbitrare la supersfida di sabato sera sarà Massimiliano Saccani della sezione di Mantova. Buona notizia per l'Inter che, quando incrocia il fischietto mantovano, vince spesso. Bilancio in perfetta parità invece per la Juventus.
I Bianconeri vantano 4 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte in 11 precedenti ufficiali. L'Inter, invece, in 15 partite ufficiali dirette da Saccani può vantare ben 11 vittorie con solo 2 pareggi e 2 sconfitte. Il direttore di gara di Mantova è al suo secondo Juventus-Inter: il 30 gennaio 2008 diresse la sfida in Coppa Italia con i nerazzurri che si imposero 3 a 2 con doppietta di Balotelli.

BLANC, LETTERA AI TIFOSI
Il presidente della Juventus, Jean Claude Blanc, ha inviato una lettera aperta ai tutti i presidenti "Juventus Club doc" per invitarli, in occasione dei prossimi incontri con Inter e Bayern, a fare in modo che "le due partite siano una battaglia in campo ed una festa fuori, fatta di tifo caldo e appassionato, ma mai eccessivo o, peggio offensivo". "Dal canto nostro - scrive Blanc - affronteremo questi giorni con l'impegno e l'orgoglio con cui si preparano le grandi sfide, consci che la Juventus ha il dovere di scendere in campo sempre con un unico obiettivo: vincere. Ma allo stesso tempo siamo perfettamente consapevoli del ruolo e dell'importanza che rivestono i nostri club: il vostro sostegno, lo stile pulito di tifare Juventus in ogni parte d'Italia, saranno il modo migliore per darci una spinta in più e la miglior risposta a chi, strumentalmente, sta cercando di far passare tutta la nostra tifoseria per incivile. Sono certo che dimostreremo tutti insieme, giocatori, società e tifosi, che cos'è lo stile Juventus".

INTER, STANKOVIC PER SNEIJDER
Sarà Stankovic a occupare il ruolo di vice-Sneijder contro la Juventus. L'olandese, a meno di imprevedibili miracoli, non sarà infatti della partita e sarà tenuto a riposo per la gara di mercoledì contro il Rubin Kazan. Mourinho, quindi, farà giocare il serbo alle spalle di Eto'o e Milito. Nell'ultimo allenamento, intanto, si è comportato ancora molto bene Balotelli, che continua il suo inseguimento a un posto tra i convocati per Torino. Per il resto, difesa a quattro con Zanetti, Samuel, Lucio e Chivu e centrocampo a tre con Muntari, Cambiasso e Thiago Motta.
JUVENTUS, TREZEGUET NON RECUPERA

David Trezeguet non giocherà contro l'Inter. Il francese, che sembrava sulla via del recupero, ha ancora qualche problema ed è lontano dalla migliore condizione. Ferrara, quindi, non lo schiererà sicuramente nella formazione iniziale. Possibile, però, che il tecnico bianconero decida di portarlo comunque in panchina. Per quanto riguarda la formazione, l'unico dubbio è a questo punto a centrocampo, dove Marchisio e Sissoko sembrano sicuri del posto da titolari, mentre per l'ultima maglia disponibile il ballottaggio è tra Camoranesi e Poulsen (o Melo, se recupera). Al momento sembra improbabile che il tecnico bianconero schieri Camoranesi con Diego e due punte. Più facile, quindi, che si affidi a una mediana muscolare.


JUVENTUS-INTER, L'ARBITRO
Sarà Massimiliano Saccani della sezione di Mantova ad arbitrare il big match di sabato sera fra Juventus e Inter. L'altra gara clou, il derby di Roma, tocca invece al bolognese Nicola Rizzoli. Per quanto riguarda le altre partite Milan-Sampdoria è stata affidata a Rocchi di Firenze, Napoli-Bari a Romeo, Genoa-Parma a Brighi, Fiorentina-Atalanta a Celi , Palermo-Cagliari ad Orsato, Bologna-Udinese a Giannoccaro e Livorno-Chievo a Gava.

JUVE, ELKAN E BLANC A VINOVO
Il presidente di Exor, John Elkann, sta facendo visita oggi alla Juventus al centro sportivo di Vinovo (Torino) dove la squadra bianconera e' impegnata nell'allenamento mattutino. Ad accompagnarlo ci sono il presidente della Juventus Jean Claude Blanc e il direttore sportivo Alessio Secco. In un momento delicato della squadra bianconera, la visita di Elkann rappresenta un segnale di fiducia e vicinanza da parte della proprieta' ad allenatore e giocatori. Anche oggi l'allenamento si svolge a porte chiuse

JUVENTUS, COBOLLI GIGLI

L'ex presidente della Juve, Cobolli Gigli, non ha paura di sbilanciarsi e fa il proprio pronostico sulla gara di sabato contro l'Inter: "La mia passione è intatta - spiega al Corriere dello Sport -, la portaerei Inter si può battere e mettere in discussione. Se perdiamo, però, arrivare primi diventa difficile anche se mai dire mai. I campionati si decidono sempre nel campionato di ritorno". Cobolli poi dice: "Per battere l'Inter serve la Juve che ha vinto contro la Samp o pareggiato a Genova. Io conto sul talento di Diego e Del Piero". Poi sui rivali: "Con Moratti ho un ottimo rapporto, lo considero solo un rivale sportivo. Mourinho? Ha una grande carriera e sono i risultati a parlare per lui. Non mi chieda però se mi piace, perché Mou deve piacere agli interisti..."


ANCELOTTI: PRENDEREI BALOTELLI

Mourinho non ha ancora deciso se lo porterà a Torino oppure no, ma Mario Balotelli, per il futuro, non ha molto di cui preoccuparsi. Ad accoglierlo a braccia aperte ci sarebbe infatti Carletto Ancelotti. Il tecnico del Chelsea, intervistato dalla Stampa, ha spiegato: "Prenderei Balotelli, con me sarebbe sempre in campo. Chi lo insulta non è razzista, ma imbecille. Lui ci mette però del suo...". Poi sul match di sabato, Ancelotti spiega: "Se la Juve giocherà con la paura, sarà fritta. L'Inter è favorita, perché, come i Blues, ha un grande tecnico che incute timore. Ferrara? Ha qualità, non si farà travolgere dalle responsabilità". Poi su Diego: "Dategli tempo, i brasiliano sono lunatici..."


JUVE: DIEGO - 2
Ancora un estratto dall'intervista di Diego alla Gazzetta: "Otto punti di distacco non sono normali, non per questa squadra, non per la qualità che ha, per quello che è stato investito. Per questo con l'Inter dobbiamo vincere. La nostra squadra non è seconda a nessuno". E ancora: "Juve-Inter è una partita seguita anche in Brasile. Ricordo che in tv non ne perdevo una. Zidane era il mio idolo, ma in Brasile tutti facevano il tifo per Ronaldo. Lui all'Inter ha fatto cose straordinarie. Sento già l'emozione di una notte così e ciò che penso io è anche quello che annuso nel nostro spogliatoio". Poi su Ferrara: "E' un allenatore straordinario, ha con tutti un dialogo continuo". Infine sulla vita privata: "Mi sposerò dopo il Mondiale. E starò a Torino per 10 anni. Vorrei una carriera come Platini"

JUVE, MELO PUO' FARCELA
Tra oggi e domani lo staff medico bianconero monitorerà con attenzione lo stato di salute di Felipe Melo. Il brasiliano è stato fermato ieri da una laringite batterica, che in casa Juve sperano si possa risolvere con uno o due giorni di riposo. Sta bene, invece, Trezeguet, che insidia Amauri e Del Piero per un posto nell'undici titolare. In difesa rientrerà Grosso a sinistra. A destra, invece, conferma per Caceres

INTER, BALOTELLI IN CRESCITA
Mario Balotelli potrebbe essere la carta a sorpresa di Mourinho per la sfida di sabato controla Juve. SuperMario, spedito in tribuna domenica scorsa, ha risposto bene alla punizione di Mou e si è allenato con grande impegno in questi giorni. E' motivatissimo e sta cercando in tutti i modi di convincere il tecnico portoghese a riaggregarlo alla squadra. La questione resta aperta, perché, almeno fino a ieri, era previsto un dirottamento in Primavera del giovane attaccante. Mourinho potrebbe però cambiare idea e portarlo a Torino con il resto della squadra. Dovesse essere reintegrato, potrebbe perfino partire titolare. Più difficili, invece, gli impieghi di Sneijder e Maicon. L'olandese non sta ancora benissimo e all'Inter non vorrebbero rischiarlo, vista l'imminenza della gara di Champions contro il Rubin. Il brasiliano, invece, deve attendere venerdì per sapere dal giudice se la sua squalifica verrà ridotta oppure no. Mou non ci conta e sta pensando l'Inter anti-Juve senza fare troppo affidamento su Maicon

MERCOLEDI' 2 DICEMBRE

JUVE, FELIPE MELO KO
Brutte notizie per Ferrara in vista dell'Inter. Il tecnico bianconero deve fare i conti con la faringite batterica che ha messo ko Felipe Melo. Le sue condizioni verranno monitorate giorno per giorno. Trezeguet sta invece bene e dovrebbe esserci. Ottimismo velato anche in casa Inter, dove Sneijder potrebbe esserci almeno per la panchina. Attesa, invece, per la decisione del giudice in merito al ricorso sulle 2 giornate di squalifica a Maicon.

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LEGROTTAGLIE: JUVE-INTER? MEGLIO GESU'
Gesù più emozionante di qualsiasi match-scudetto. Parola di Nicola Legrottaglie, intervenuto all'inagurazione dell'anno accademico della Pontificia Università Lateranense. Di fronte a una platea di ecclesiastici, docenti e studenti, il difensore bianconero ha garantito che "l'emozione e la responsabilità di parlare di Gesù davanti a voi è molto piu' grande ed emozionante di parlare di Juventus-Inter di sabato prossimo''. Legrottaglie ha portato la sua testimonianza di fedele agli studenti dell'ateneo del Papa e, ripercorrendo il suo percorso di avvicinamento alla fede, ha raccontato un episodio curioso. ''Da ragazzo - ha detto - pregavo Dio e gli dicevo: se mi fai diventare calciatore di serie A, io un giorno faro' il missionario''.


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CANNAVARO: "L'INTER? GUARDO A CASA MIA"
Rompendo il clima di silenzio che sta caratterizzando la lunga vigilia di Juventus-Inter, Fabio Cannavaro analizza la grande sfida di sabato: "Sicuramente,dopo calciopoli e' aumentata, visti i due scudetti tolti alla Juve. Penso che alla fine uno deve sapere che la Juve e' la societa' piu' importante, che sta lavorando per tornare ai suoi livelli. In questo momento, l'Inter ha la convinzione, ha una squadra fortissima, ma noi dobbiamo pensare a cosa nostra. Dobbiamo capire che dipende solo da noi, che bisogna andare avanti per la nostra strada". Inutile provare a chiedere a Cannavaro cosa pensi dell'allenatore nerazzurro Jose' Mourinho: "Di Ferrara, penso che e' un grande allenatore. Per il resto, ripeto, preferisco sempre guardare in casa mia".

Le recenti sconfitte con Cagliari e Bordeaux, a sentire Cannavaro, non hanno intaccato la convinzione del gruppo bianconero: "Stiamo preparando bene la gara -sostiene il capitano azzurro-Sappiamo qual e' l'importanza della partita, sappiamo che viene la capolista e che tocchera' a noi fare qualcosa in piu', viste le ultime due partite. Dopo due sconfitte, e' sempre difficile analizzare, e' sempre difficile parlare. Pero' il mister, soprattutto in questi giorni, ha trovato i nodi giusti, ha analizzato bene le situazioni in cui non riusciamo ad esprimerci. Lo vedo tranquillo, lo vedo sereno. Anche perche' preparare queste partite di solito e' sempre piu' semplice", concludeCannavaro.


LE ULTIME DA APPIANO
Secondo allenamento della settimana per i nerazzurri in vista di Juventus-Inter. La squadra, con l'aggregato Alan Stevanovic (centrocampista offensivo della Primavera, classe 1991; nella foto con Esteban Cambiasso e Sulley Muntari), dopo il riscaldamento, ha svolto un lavoro di forza resistente seguito da una serie di esercitazioni tattiche e partitelle. Gli infortunati hanno proseguito il lavoro specifico di recupero secondo le esigenze individuali. (fonte Inter.it)

MARIELLA SCIREA, APPELLO PRO-BALOTELLI
Mariella Scirea
ha inviato una lettera al quotidiano "La Stampa", un invito alla curva che porta il nome dell'indimenticato Gaetano a comportarsi con civilta'. Un appello, in vista di Juve-Inter, per evitare i cori contro Balotelli da parte della moglie di uno degli idoli di sempre della curva bianconera. La lettera della Scirea, intitolata "se chiamarsi curva Scirea ha un senso", e' stata pubblicata anche dal sito della Juventus. "Sabato sera ci saro' anch'io, allo stadio Olimpico. Mi auguro che Juventus-Inter possa essere una partita corretta in campo e piena di buon senso fuori, sugli spalti. Poi, naturalmente, vinca il migliore. Gaetano - scrive la moglie dell'ex libero bianconero - era contro ogni tipo di offesa: al colore della pelle, ai morti, alle persone, fossero avversari o mamme di avversari. Ho fiducia nei nostri tifosi, ho fiducia nella volonta' di essere superiori agli istinti piu' bassi e, magari, alle provocazioni piu' alte. Gli stadi non saranno teatri, ma non devono neppure diventare chiaviche. Una curva che porta il nome di Gaetano Scirea dovrebbe essere doppiamente impegnata a portare avanti una battaglia che, senza demagogia, abbia come obiettivo l'intento collettivo di cancellare i cori trucidi e volgari. Tutti: senza distinzione. Perche' si', chiamarsi curva Scirea significa un privilegio e una responsabilita'. Mio marito aveva una concezione del calcio assolutamente fuori del comune. Lo viveva senza l'isteria che, oggi, sembra diventata parte preponderante e fissa del sistema".

JUVENTUS BLINDATA A VINOVO

Vinovo blindata oggi, domani e venerdì. Lo ha deciso la dirigenza bianconera, che intende così preservare il gruppo da critiche ed eventuali distrazioni in vista della gara con l'Inter. Dal ritiro bianconero arrivano intanto notizie confortanti per quanto riguarda Trezeguet, che sta migliorando di ora in ora e potrebbe essere disponibile. Lo stesso dicasi per Grosso. Problemi, invece, per Felipe Melo, che non si è allenato a causa di una faringite batterica

INTER, L'ALLENAMENTO

I nerazzurri sono scesi in campo già in mattinata per continuare la preparazione in vista della Juventus. Come detto l'osservato speciale è Wesley Sneijder, le cui condizioni non sono ottimali. L'olandese, il cui obiettivo resta quello di essere al 100% mercoledì prossimo per la sfida decisiva di Champions contro il Rubin Kazan, ha svolto una prima parte dell'allenamento insieme al resto della squadra, ma si è poi separato dal gruppo per continuare a lavorare a parte. Non sta, insomma, ancora bene. L'altro nodo importante è legato a Maicon: solo venerdì arriverà la risposta al ricorso dei nerazzurri contro la squalifica di due giornate inflitta al brasiliano.

JUVENTUS, L'ALLENAMENTO
Anche Ferrara ha i suoi problemi in vista dell'Inter. Il tecnico bianconero, che ieri ha tenuto a rapporto la squadra, dovrà valutare in questi giorni le condizioni degli acciaccati. Da Grosso, assente a Cagliari, a Trezeguet. Non ci sono problemi invece per Sissoko, che ieri ha svolto parte dell'allenamento in palestra. Intanto si rivede Salihamidzic, che si è allenato con i compagni.
 
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::::::FORZA INTER:::::::

azz siamo i piu forti e non solo...:dfingers:
 
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