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«Juve, prendi Martinez: è il colpo perfetto»
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Atzori, che lo ha avuto al Catania: «Professionista esemplare, pronto per una big. Ha qualità, è duttile: nel 4-4-2 di Del Neri può fare bene».I bianconeri decisi a battere la concorrenza di Fiorentina, Lazio e City
TORINO, 5 giugno - Simone Pepe è il primo obiettivo raggiunto. Tuttavia la massiccia, poderosa, capillare ri*cerca di esterni da aggregare alla rosa bianconera ( al momento sprovvista pressoché in toto di giocatori di fascia) prosegue im*perterrita. Essì perché il 4- 4- 2 su cui il tecnico Gigi Del Neri ha in*tenzione di modulare la sua Ju*ventus non può prescindere da giocatori con tali caratteristiche e, di conseguenza, Giuseppe Ma*rotta e Fabio Paratici si sono at*tivati per effettuare almeno 6- 7 interventi in tal senso, tra ali e terzini. Per fascia destra e sini*stra di centrocampo si cercano quattro elementi in totale: tre po*tenziali titolari e un giovane in grado di fare la sua parte alla bi*sogna. Tra i “ titolari” nel mirino, oltre a Milos Krasic, spicca il no*me Jorge Andrés Martinez, uru*guaiano messosi in mostra nel Ca*tania. Il club rossazzurro chiede 12- 14 milioni di euro, la Juventus è pronta a trattare ( decisa a ri*durre il prezzo e possibilmente ad inserire nell’affare alcune contro*partite tecniche quali ad esempio Michele Paolucci, che proprio a Catania ha fatto vedere il meglio di sè). Marotta e Del Neri, del re*sto, sono convinti del fatto che Martinez, alla Juventus, possa trovare piena consacrazione.
PROFESSIONALITA’ - E, a quanto pare, i dirigenti bianconeri non sono gli unici ad esserne convinti. Pure chi conosce bene Martinez è dell’idea che il 27enne di Montevi*deo sia pronto per il grande salto in una big. E’ il caso di Gianluca Atzori che con Martinez ha avuto modo di lavorare a stretto contat*to nel 2007- 2008 ( come vice di Sil*vio Baldini) e nel 2009, come tecnico rossazzurro. L’allenatore *ora in lizza per le panchine di Chievo, Reggina, Crotone e Gros*seto - spiega: « Conosco bene Jor*ge, sì. Ho avuto modo di apprez*zarlo anche a livello umano, so*prattutto quando ero allenatore in seconda. Sapete com’è, il rap*porto è più diretto e c’è meno di*stanza nei ruoli, così era più sem*plice instaurare un rapporto ami*chevole e confidenziale. E’ uno dei giocatori più affezionati alla fami*glia che abbia mai conosciuto, questo mi ha colpito. Eppoi mi ha colpito la sua professionalità: fa del lavoro la sua forza. E’ molto generoso e si sente sempre in do*vere di dare tutto ai compagni. Persino quando poteva segnare, gli capitava di fare l’ultimo pas*saggio per mandare in gol qual*cun’altro » .
CONSACRAZIONE - Fin qui il Martinez uomo, poi si passa al calciatore. All’analisi più pretta*mente tecnica. « Ha qualità fisiche come pochi, nei colpi di testa e nell’elevazione è davvero eccezio*nale. Al limite dovrebbe migliora*re un po’ sotto porta dove è un po’ “ scherzoso”, insomma a volte cin*cischia troppo. Però non c’è dub*bio sul fatto che con una big, gio*cando a grandi livelli, può esaltar*si. Il ruolo ideale? Mah, non ce n’è uno in particolare visto che tatti*camente è molto duttile. Io lo uti*lizzavo nel 4- 3- 3 da attaccante esterno, prevalentemente a destra anche se rende bene pure a piedi invertiti. Se sta dietro la punta, è abile a trovare da solo la posizio*ne migliore in cui farsi trovare. Con la Nazionale, però, giocava come esterno destro nel 4- 4- 2. Ec*co perché penso che con Del Neri possa fare benissimo. Chiaramen*te, viste le sue caratteristiche, Jorge è più bravo in fase di pos*sesso palla. Sarei davvero conten*to se approdasse in una grande: se lo merita e può trovare la defini*tiva consacrazione» . E stando alle indiscrezioni trapelate, Giuseppe Marotta sarebbe ben lieto di asse*condare le speranze di Atzori.