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Novita`Sat

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AW: Novita`Sat 21 ott 09

La Sky Digital Key nell'occhio del ciclone!

Proseguono i dibattiti sul recente annuncio riguardante la possibilità di ricevere il segnale digitale terrestre su Sky a partire da dicembre.

“Questa è la prova definitiva che la Rai, in un periodo di crisi del mercato e di conseguente difficoltà per i suoi bilanci, non rinnovando il contratto per Raisat ha gettato dalla finestra circa 60 milioni di euro l’anno” ha affermato il consigliere di amministrazione della Rai, Nino Rizzo Nervo (Pd), criticando piuttosto vivacemente le politiche aziendali di viale Mazzini.

“L’andamento dei nuovi abbonamenti Sky e la tenuta degli ascolti del gruppo Rai avevano già dimostrato l’infondatezza delle simulazioni di sviluppo del mercato che erano servite per definire opportuna e strategica la rottura del rapporto con Sky” ha rincarato la dose il consigliere di amministrazione.

Dello stesso parere è il vicepresidente della commissione di Vigilanza Rai, Giorgio Merlo (Pd). “A fronte di una situazione che rischia di creare un collasso dell’azienda di viale Mazzini, si impone una riconsiderazione della scelta intrapresa nel luglio scorso”. Secondo lui è necessaria un’iniziativa politica manageriale per rimediare all’errore commesso.

Di diversa opinione è invece Gina Nieri, consigliere di amministrazione di Mediaset , che giudica sostanzialmente ingannevole la proposta della tv di Rupert Murdoch, poiché gli utenti possono vedere l’offerta del digitale terrestre free se in possesso di un nuovo televisore, quindi senza bisogno della chiavetta Sky. “È un’ulteriore verticalizzazione da parte di Sky per far rimanere i propri abbonati all’interno della sua piattaforma, ma per il resto non aggiunge nulla.” Questo perché per utilizzare la famosa Digital Key occorre un decoder ad alta definizione e un televisore di nuova generazione.

Anche il direttore generale Rai, Mauro Masi, ritiene che la mossa di Sky abbia i toni di un’abile campagna promozionale e di marketing. “Non si tratta di quello che impropriamente qualcuno ha definito il decoder unico, ma più correttamente uno strumento che lascia inalterata la natura chiusa e proprietaria del decoder Sky” ha dichiarato, aggiungendo che potrebbe anche esserci un conflitto con le disposizioni delle Autorità di garanzia che limitano l’uso da parte di Sky del sistema digitale terrestre.

Masi inoltre ha voluto sottolineare che si parla di una tecnologia non ancora testata sotto il profilo tecnico. Mercoledì 21 ottobre il direttore della Rai sarà ascoltato in Commissione di Vigilanza proprio a proposito della spinosa questione decoder unico. A stabilirlo è stato l’ufficio di presidenza della Commissione dietro iniziativa del presidente Zavoli.
 
AW: Novita`Sat 23 ott 09

La ''chiavetta'' della discordia, quali gli scenari futuri?

Dopo giorni intensi di polemiche intorno alla “Digital Key” di Sky, torniamo ad occuparci della chiavetta USB che ha sparigliato nuovamente le carte nella serratissima partita della tv digitale in Italia. Su questo è incentrato il nostro VENERDÌTORIALE, partendo dal fatto di cronaca e le sue ripercussioni, certe e probabili, sul mercato.

Non avevamo voluto scrivere nulla in proposito se non prima di aver valutato e letto bene le posizioni di tutti gli attori coinvolti, usciti allo scoperto nei giorni scorsi per commentare la notizia che ha scosso il mercato: la chiavetta made in Sky che permetterà l’accesso alla tv digitale terrestre attraverso il decoder della piattaforma di Murdoch. Una bomba a ciel sereno che nessuno, a parte Masi, si aspettava.

Sin dalla sua nascita nel 2003 la creatura sorta dalla fusione di Stream e Tele+ aveva le idee chiare: Sky (in inglese cielo) doveva dominare il mercato satellitare. Vuoi per politiche aziendali, vuoi per gli obblighi assunti con la Commissione Europea (i famosi “paletti) che scadranno a fine 2011. Il digitale terrestre è sempre stato visto come un potenziale mercato concorrenziale, ancor di più dopo il debutto dei due operatori a pagamento, Mediaset Premium prima, La7 Cartapiù (ora Dahlia) poi.

Negli ultimi mesi però qualcosa è cambiato: lo switch-off procede a ritmo regolare e influisce sugli ascolti, la Rai non ha rinnovato l’accordo con Sky sia per i canali Raisat che per la codifica dei suoi eventi di rilievo, è nata TivùSat che – sebbene non concorrente diretto – frena in qualche modo lo sviluppo di Sky, prima unica soluzione al mancato raggiungimento del segnale terrestre. Questa serie di condizioni ha portato la pay satellitare a puntare su una delle caratteristiche non possibili (ad oggi) nel DTT, ossia l’alta qualità tecnica delle immagini, leggasi HD.

È vero che anche sul digitale terrestre esiste l’Alta Definizione (vedi anche l’ultimo Real Madrid – Milan), ma è finora limitato a pochi canali o addirittura pochi eventi e solo nelle zone già completamente digitali. Sky invece con la banda di cui può disporre sul satellite riesce a moltiplicare questi spazi e offrire interi canali in HD, per l’esattezza 15 che entro dicembre è già previsto raddoppieranno portandosi a quota 30.

Per usufruire dell’High Definition però occorre anche il televisore compatibile: anche in questa direzione Sky ha approntato l’attacco, offrendo sconti e dilazioni per l’acquisto di un nuovo modello di teleschermo. Oltre ad una politica commerciale un po’ più agguerrita con più flessibilità e agevolazioni (per i dettagli vi rimandiamo al comunicato stampa).

Il titolo di "Liberal" sulla Digital KeyQuello che però ha colpito un po’ tutti è questa benedetta chiavetta. E dire che ai fini commerciali è quella meno importante, cioè non porta direttamente molti soldi nelle casse di Sky. Però colpisce l’opinione pubblica, i giornalisti, i politici, gli appassionati dell’argomento (come i partecipanti al nostro Digital-Forum) e quindi finisce per essere la novità più rivoluzionaria. E non è detto che non lo sia… Però è innegabilmente – e qui bisogna pensarla come Masi e Nieri – un’ottima e riuscitissima operazione di marketing (qui a sinistra uno dei titoli più "coloriti", pubblicato da Liberal).

Ma non è solo questo: è anche una chiavetta, come quelle che già in commercio per i computer, che permette la visione dei canali free del digitale terrestre, come un qualunque zapper. La particolarità sta nell’integrazione con il decoder Sky, la sua lista canali, l’EPG e tutte le caratteristiche tecniche ormai ampiamente familiari ai quasi 5 mln di abbonati. Ma da qui a essere quel famigerato, e nuovamente tanto desiderato, “decoder unico” ce ne passa. Fermo restando che la relativa legge è stata abolita anni addietro, riprendendo le parole del vicemnistro Romani, il decoder unico deve essere «valido per tutte le piattaforme, terrestre, satellita*re e banda larga e dovrà esse*re un decoder aperto: tutti i tito*lari di protocolli di decodifica devono metterli a disposizione. Per arrivare a quella soluzione biso*gna che ciascuno non sia geloso dei propri protocolli. E questa ge*losia io la identifico con Sky».

Arriviamo qui indirettamente al tema dei criptaggi, di cui anche in questa rubrica ci eravamo occupati: la Digital Key non risolve il problema dello schermo blu sui decoder Sky. Chi non è coperto dal segnale terrestre continuerà a non vedere gli eventi criptati da Rai e Mediaset perché la chiavetta non si serve del segnale satellitare ma di quello terrestre, che dipende quindi dalla copertura della zona di residenza. E se questa è, purtroppo, una delle zone d’ombra del DTT la chiavetta rimarrà un suppellettile e nulla più.

Altre riflessioni circa il target dell’operazione potrebbero riguardare i possessori delle tv HD di cui sopra, generalmente già dotate al loro interno di un apposito tuner digitale integrato, che di fatto rende superfluo l’utilizzo della chiavetta. Non entriamo però nel merito non conoscendo effettivamente il funzionamento tecnico di questa novità tecnologica.

Quello che, in conclusione, ci preme domandarci è: come reagirà il mercato e soprattutto i concorrenti? Ovvio riferimento a Mediaset, principale antagonista di Sky e leader sul digitale terrestre a pagamento, che – casualmente (?) – in questi stessi giorni è stata protagonista di alcune indiscrezioni circa interessanti svolte tecnologiche. Appare quindi che i due competitor stiano entrambi compiendo delle novità a breve e lungo termine, aprendosi a settori terzi come il DTT per Sky (c’è chi addirittura rilancia la possibilità di uno sbarco di alcuni canali grazie al mux dell’Espresso) e il web per Mediaset.

Proprio internet potrebbe essere il bandolo della matassa e nuovo scenario in cui spostare la partita nei prossimi anni: Mediaset sembra si stia muovendo per prima avendo chiesto ad alcune aziende specializzate idee e progetti per un nuovo decoder ibrido che le permetta in un colpo solo di superare le barriere delle telecom e delle loro Iptv ma anche di sfruttare appieno le capacità del web, decisamente più ampie rispetto a quelle del digitale terrestre. E via a progetti di Catch Up Tv, Video On Demand e chi più ne ha più ne metta.

Molti però dimenticano come Murdoch da qualche anno sia particolarmente attento ad internet: prima l’acquisto di Myspace nel 2005 e oggi i progetti per far pagare anche le notizie online, come ha annunciato che farà nel prossimo esercizio. Ed ancora – forse l’elemento più importante – News Corp è uno dei tre azionisti (insieme a NBC Universal e Disney) dell’ormai celebre Hulu, sito americano che offre contenuti video (come serie tv, film e altri show in modalità VOD) a pagamento, attualmente solo negli Stati Uniti ma che presto dovrebbe aprirsi ad altre nazioni, anche europee.

In tutto questo la domanda più ricorrente sui giornali è sulla Rai: quale sarà il suo ruolo in tutto ciò? La risposta ad oggi è ignota ai più, ma non possiamo che condividere con Carlo Rognoni, ex consigliere d'amministrazione Rai, sul primo passo da compiere per rilanciare la Rai in quanto “azienda”. Scrive Rognoni sul Secolo XIX, «se la Rai non sarà resa autonoma rispetto al potere politico (…) non solo offrirà una informazione dimez*zata, come succede oggi in almeno due telegiornali su tre, ma finirà per essere schiacciata aziendal*mente fra colossi più agili e capaci di muoversi in modo spregiudicato sul grande mercato della multimedialità».

Sperando che dei benefici della “concorrenza” possa godere in primo luogo l’utenza, a partire da chi paga regolarmente il canone Rai...
 
AW: Novita`Sat

Oh, Cielo! SKY con un suo bouquet sul DTT?



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Il nome – forse – non vi dirà molto ma traducendolo in inglese tutto vi sarà più chiaro. Dovrebbe chiamarsi, infatti, Cielo la versione terrestre della pay tv satellitare dello squalo Murdoch. Come anticipato da Dagospia, infatti, Sky (non è noto sapere se “Cielo” sia un unico canale o un bouquet di canali) potrebbe sbarcare sul digitale terrestre a fine 2009-inizio 2010, ospitato dal multiplex digitale del Gruppo L’Espresso.

Il lancio dell’offerta rappresenterebbe per Sky un’ulteriore passo nello scacco al digitale terrestre dopo la questione “chiavetta” che le dovrebbe permettere, quando i paletti antitrust saranno definitivamente caduti, di operare attivamente accanto a Mediaset Premium e Dahlia sulla “tv del futuro” che raggiungerà presto tutto il territorio italiano.

Proprio in questi giorni, intanto, il canale principe del gruppo L’Espresso, All Music, ha dismesso lo storico marchio per lasciar spazio a Deejay Tv che partirà, come recitano il countdown e gli spot sul sito web della radio, il prossimo 9 novembre.

E voi cosa vorreste vedere su “Cielo”?
 
AW: Novita`Sat 24 ott 09

Sky e TV Full HD, ecco i dettagli dell'offerta!!




Da oggi sarà possibile pagare abbonamento Sky e TV FULL HD in un unico importo mensile.

Sky consente di acquistare una TV FULL HD e di pagarla in rate mensili aggiungendo una quota al prezzo dell'abbonamento che si sottoscrive. L'utente può scegliere tra LCD SONY BRAVIA SERIE P (esclusivo) e LCD SAMSUNG SERIE 5. Sky aiuta a scegliere, a seconda delle esigenze, le dimensioni del modello tra quelli da 32, 37 e 40 pollici.

La procedura d'acquisto viene svolta online e si affianca alla scelta di un pacchetto di canali personalizzabile e di servizi, quali ad esempio MySky o Sky Magazine. Dopo le pratiche burocratiche, come l'invio del contratto firmato o la fotocopia del documento di identità, l'acquirente riceverà a casa il televisore, coperto da assistenza del produttore per il periodo di garanzia.


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Altra importante novità riguarda le possibilità di personalizzare la combinazione di canali desiderata. In particolare, per ottenere il pacchetto "Cinema", non sarà più necessario l'intero pacchetto "Mondo" composto da 5 generi, ma basterà sottoscrivere 3 generi più "Cinema". Gli amanti dei film, finora obbligati ad avere anche "Mondo", potranno quindi ridurre l'importo del loro abbonamento da 43 a 34 euro. Lo stesso vale per gli amanti del calcio che possono godere del pacchetto "Calcio" affiancandolo a 4 generi e non più solo a "Mondo" riducendo la loro spesa da 43 a 39 euro.

Il servizio è già attivo e i prezzi per avere la TV vanno da un minimo di 6 euro a un massimo di 16 euro per 36 mesi. La TV costerà meno a coloro che sottoscriveranno gli abbonamenti più costosi, ma questo è il marketing. Maggiori dettagli sui prezzi sono rintracciabili nella tabella che abbiamo pubblicato o sul sito ufficiale di Sky.
 
AW: Novita`Sat 25 ott 09

Arriva Playboy TV e i Reality Hard sul DTT !!

Playboy Tv sta per arrivare anche in Italia, sia sul satellite che sul digitale terrestre. Lo rivela Economy. Il canale hot si sdppierà in una versione soft (dalle 6 alle 23) con backstage, calendari, interviste e sexy reality; e in una versione "Spice", vietata ai minori di 18 anni.

Sky non resta a guardare e si prepara ad offrire una nuova programmazione di 24 ore dei 22 canali raggruppati nell'Hot Club di Sky Italia. Dall'altra parte, c'è anche Glamour Plus che si sta armando per la "guerra hard" con un reality sexy, vietato ai minori.
 
AW: Novita`Sat

Calo di abbonati per Digital+




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(Sat-zone) Il numero di abbonati alla piattaforma satellitare spagnola Digital+ è calato di nuovo durante l'ultimo trimestre.

Il 30 settembre 2009 il numero di abbonati a Digital+ era di 1,899,216. Molto basso dunque se comparato ai 1,930,793 abbonati del luglio 2009 o ai 2,080,000 del marzo 2008. Il guadagno medio per abbonato si è inoltre compresso ancora come risultato delle basse entrate degli eventi in pay-per-view ed in particolare le partite di calcio. La "guerra del calcio" spagnola ha difatti obbligato Digital+ a non detenere più le esclusive sulle partite ed a cedere una parte dei diritti.

Il guadagno medio per abbonato alla fine di settembre era di 39,3 Euro, inclusi 1,3 Euro provenienti dagli eventi in pay-per-view. I nuovi prodotti lanicati dalla piattaforma come l'iPlus PVR (agosto 2007) hanno comunque aiutato a mantenere sostanzialmente alto il guadagno medio, dato che i nuovi abbonati sono calati complessivamente dell'11,4% rispetto all'anno precedente.
Nei primi mesi del 2009, Digital+ ha dovuto inoltre sborsare 295 milioni di Euro alla Prisma.
 
AW: Novita`Sat

Tutte le varianti regionali di France 3 ora su Fransat






In questi giorni la piattaforma satellitare Fransat ha aggiunto alla sua lista di canali anche le 25 versioni regionali di France 3 sul satellite Atlantic Bird 3 a 5 gradi Ovest da dove trasmette tutti i suoi canali.


L’aggiunta delle 25 varianti regionali ha occupato ben 2 trasponders anche se alla fine la programmazione originale per ogni canale si riduce ad un ora al giorno e per il resto della giornata è identica.

Oltre a questi canali Fransat ha aggiunto anche il canale France O dedicato ai territori d’oltremare Francesi ma che viene trasmesso normalmente soltanto nell’area Parigina.

La piattaforma trasmette inoltre anche 4 canali in alta definizione: TF1 HD, France 2 HD, M6 HD e Arte HD. Le varianti locali di France 3 sul satellite erano gia presenti da qualche tempo nella piattaforma concorrente TNTSat che trasmette dal satellite Astra a 19.2 gradi Est.
 
AW: Novita`Sat

Annuncio Pubblicitario OH, CIELO! SKY POTREBBE APPRODARE SUL DIGITALTERRESTRE



Il nome – forse – non vi dirà molto ma traducendolo in inglese tutto vi sarà più chiaro. Dovrebbe chiamarsi, infatti, Cielo la versione terrestre della pay tv satellitare dello squalo Murdoch. Come anticipato da Dagospia, infatti, Sky (non è noto sapere se “Cielo” sia un unico canale o un bouquet di canali) potrebbe sbarcare sul digitale terrestre a fine 2009-inizio 2010, ospitato dal multiplex digitale del Gruppo L’Espresso.

Il lancio dell’offerta rappresenterebbe per Sky un’ulteriore passo nello scacco al digitale terrestre dopo la questione “chiavetta” che le dovrebbe permettere, quando i paletti antitrust saranno definitivamente caduti, di operare attivamente accanto a Mediaset Premium e Dahlia sulla “tv del futuro” che raggiungerà presto tutto il territorio italiano.

Proprio in questi giorni, intanto, il canale principe del gruppo L’Espresso, All Music, ha dismesso lo storico marchio per lasciar spazio a Deejay Tv che partirà, come recitano il countdown e gli spot sul sito web della radio, il prossimo 9 novembre.
E voi cosa vorreste vedere su “Cielo”?
 
AW: Novita`Sat

Tabella informativa Canali pacchetto tivùsat trasmessi su HotBird 13°E



 
AW: Novita`Sat

Murdoch's Sky Italia soggetto negli scontri legali con Mediaset

La Mediaset Privatsendergruppe, il Primo Ministro italiano Silvio Berlusconi è da una controversia legale con la piattaforma di pay-TV, Sky Italia di Rupert Murdoch's News Corp.. inizialmente emerso come il vincitore.

Come Mediaset ha annunciato il Lunedi in un comunicato stampa, ha avuto un tribunale di Milano, le accuse di Newscorp. per presunte violazioni delle regole di concorrenza respinta nel marketing promozionale. Né Mediaset potrebbe essere tenuto a pagare per la pubblicità ei canali trasmessi da Sky Italia doveva ancora essere abbandonato, come richiesto dal concorrente, relativo all'applicazione dei suoi canali premium propria.

Il giudice ha avvertito, tuttavia, fortemente Mediaset, al fine di evitare future prenotazioni pubblicità per Sky Italia, fin dall'inizio. Sky Italia aveva il 16 Azione settembre contro il marketing Mediaset e Publitalia depositate che le violazioni della UE e dei media italiani. Si trattava di una non riconosciuta campagna pubblicitaria televisiva. Mediaset, è stata una dura lotta per avere mandato in onda questo anno, oltre 3.000 spot per Sky Italia.
 
AW: Novita`Sat

Il Tribunale di Milano sul ricorso Sky - Mediaset: le reazioni dei broadcaster

Mediaset esprime soddisfazione per la decisione odierna del Tribunale Civile di Milano in merito al ricorso presentato da Sky Italia contro Mediaset.

Provvedimento che non modifica la condotta seguita sino a oggi dalle società del gruppo. Infatti Ie pretese impositive di Sky Italia sono state respinte.

•Respinta la richiesta di ordinare a Mediaset di riprendere immediatamente la fornitura di spazi pubblicitari a Sky Italia

•Respinta la richiesta di vietare a Mediaset la trasmissione di messaggi promozionali di Mediaset Premium sulle proprie reti

•Respinta la richiesta di un pagamento di 100.000 euro per ogni giorno di ritardo dell'esecuzione

Il provvedimento del Tribunale dispone solo che Publitalia non opponga "rifiuti pregiudiziali" a campagne pubblicitarie di Sky Italia per avvantaggiare l'offerta Mediaset Premium. E Mediaset dichiara che il comportamento richiesto è esattamente quello sempre seguito dall'azienda. Ne sono prova i 3.107 passaggi di spot Sky ospitati da Mediaset sulle proprie reti nel solo anno 2009.



SKY Italia prende atto con grande soddisfazione della decisione emessa oggi dal Tribunale di Milano che vieta alla concessionaria pubblicitaria di Mediaset di rifiutare gli spot della stessa SKY.

Il Tribunale di Milano, infatti, accogliendo il ricorso di SKY “inibisce la prosecuzione della condotta di Publitalia ’80 Concessionaria Pubblicità Spa, costituita dal pregiudiziale rifiuto ad accogliere e proseguire le campagne pubblicitarie di SKY Italia Srl al solo fine di avvantaggiare l’offerta Mediaset Premium” definendola “espressione di un accordo anticoncorrenziale” con RTI SpA e atto di concorrenza sleale. La pubblicazione di questo dispositivo a spese di Publitalia Spa, come ordinato dal Giudice, avverrà domani su alcuni dei principali quotidiani italiani.

Sky Italia era stata costretta a rivolgersi al Tribunale di Milano anche in seguito ad una comunicazione ricevuta da Publitalia il 6 agosto 2009 nella quale si affermava che “non sussistono obblighi/impegni di fornitura (da parte di Publitalia a SKY) successivamente al 5 settembre stante anche la concorrenzialità del prodotto oggetto di campagna rispetto ad analoghi prodotti commercializzati da società del nostro gruppo”, una comunicazione in contrasto non solo con la decisione di oggi del Tribunale ma anche con la posizione pubblica sostenuta da Mediaset su questa vicenda.

SKY Italia è certa che in seguito a questa decisione si potrà riaprire una trattativa commerciale serena e costruttiva tra le parti.
 
AW: Novita`Sat



Rai & MediaSet: Piani strategici 2010



La crisi, i nuovi scenari tecnologici ed economici, gli avversari (su tutti, Sky) sempre più agguerriti, stanno spingendo il management di Rai e Mediaset verso forti cambiamenti e rivalutazioni delle strategie finora attuate. Le due aziende sono ovviamente strutturalmente diverse e, di conseguenza, diversi sono i problemi da affrontare e le soluzioni da trovare.

Per quanto riguarda gli alti vertici di viale Mazzini, la preoccupazione principale risiederebbe nel ”trovare un modo per far pagare il canone a tutti i cittadini“ (fonte: dagospia). In Rai sono oramai stufi degli atteggiamenti dei vari governi degli ultimi anni, che hanno lasciato l’azienda in balia della solita “evasione” da parte dei contribuenti. Se a questo poi si aggiunge il forte calo dei ricavi pubblicitari 2009, l’utilizzo delle “maniere forti” è d’obbligo.

Voci di corridoio dicono infatti che in Rai siano pronti a non firmare il contratto da “servizio pubblico” se il governo non troverà il modo di tutelare l’azienda, attraverso un metodo di riscossione più stringente ed efficace (si parla di collegare il pagamento del canone alla bolletta della luce). E Mediaset?
 
AW: Novita`Sat


Canale 5 'cripta' senza criptare: ecco il cartello su Beautiful e Centovetrine

Torniamo ad occuparci di criptaggi satellitari perché da lunedì ci sono novità, non in casa Rai dove la situazione si è andata stabilizzandosi dopo la ripartenza di un po' tutti i programmi autunnali, ma in casa Mediaset, dove hanno addirittura introdotto un nuovo modo tecnico per inibire la visione dei programmi "problematici" senza codificare il canale.

La soluzione sta nel cartello che vedete qui sotto: è stato usato ieri e lunedì durante la messa in onda di Beautiful e Centovetrine su Canale 5, nella "nuova" frequenza che vi avevamo segnalato qualche settimana fa.


Tecnicamente non è possibile parlare di "cripaggio", ma solo di oscuramento, poiché il canale è e rimane in chiaro anche durante questa particolare situazione. La cosa ancora più curiosa è la puntalità con cui viene inserito e tolto il cartello ad ogni intervallo pubblicitario che invece viene mostrato nella sua interezza per tutta la platea satellitare, Sky compreso.

E' infatti il competitor a pagamento il più danneggiato da questo trattamento, senza però dimenticare i tanti italiani all'estero che seguono i programmi del nostro paese non essendo in grado di utilizzare Tivù Sat, a cui - non tanto indirettamente - questo cartello fa promozione, pur non avendo grande cura per i dettagli estetici.

Da segnalare inoltre che questa soluzione è ad oggi possibile solo per Canale 5, poiché è l'unico canale che dispone di una doppia frequenza: quella riservata a Tivù Sat e sempre criptata, e questa che invece è sempre in chiaro, ma oscurando con questo nuovo stratagemma alcuni suoi programmi.

E proprio sui programmi si potrebbe aprire il dubbio sul perché di questa novità, visto che i due programmi qui interessati non hanno mai subito criptaggi nei mesi e anni scorsi: la motivazione potrebbe essere quella di un test per valutare quanto può cambiare, in termini di ascolto, una soluzione del genere per due programmi di punta del daytime di Canale 5. Chissà che non le venga in mente nel prossimo futuro di fare dei test anche nella programmazione di prima serata...
 
AW: Novita`Sat

Sky Germania ordina nuovi transponders ad Astra per l'HD

Sky Germania sta aumentando la sua capacità satellitare e per questo ha ordinato tre nuovi transponder da SES Astra che userà principalmente per aumentare il suo numero di canali in alta definizione.


Il primo di questi nuovi transponder sarà a disposizione della piattaforma Tedesca da metà del prossimo anno e gli altri cominceranno a trasmettere nei seguenti due anni; questo accordo porterà a dieci il numero totale dei transponder a sua disposizione.


I canali in alta definizione presenti nella flotta Astra nella quale la parte del leone la fa Sky UK con più di 30 canali a disposizione dei suoi abbonati.



Al momento Sky Germania trasmette 7 canali in alta definizione ai quali si aggiungeranno nella metà del prossimo anno altri 4 canali, permettendole di mantenere il primato come piattaforma con il maggior numero di canali HD in Germania.





Questa offerta a breve sarà messa a prova dal lancio della nuova piattaforma satellitare HD+ che partirà il prossimo novembre come da noi annunciato in questa . La piattaforma voluta fortemente da Astra
offrirà al pubblico solo canali in alta definizione.



Il lancio di questa nuova piattaforma aumenterà di molto i canali in alta definizione presenti sul satellite Astra dove a breve saranno disponibili in questa modalità anche i canali della televisione pubblica Tedesca.


 
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