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Calciomercato

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Bolivia, a 12 anni esordisce in A

E al primo fallo scoppia in lacrime

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Mauricio Baldivieso è, da domenica, uno tra i più giovani calciatori ad aver giocato una partita di prima divisione: all'età di 12 anni è infatti entrato poco prima della fine del match tra il La Paz e la sua squadra, l'Aurora (allenata dal padre, Julio Cesar Baldivieso). Nel dare la notizia, i media locali riferiscono che subito dopo l'ingresso in campo il baby-giocatore ha subito un brutto fallo ed è scoppiato in lacrime.
Il ragazzino si è però ripreso subito ed ha continuato a giocare senza lamentarsi. Julio Cesar Baldivieso ha deciso di far entrare il figlio, centrocampista, all'84'. Mauricio è subentrato ad un difensore, giocando però in attacco.

Nonostante la giovanissima età non sono stati fatti sconti al giovane: dopo poche battute di gioco Henry Alaca, giocatore del La Paz lo ha infatti steso con una brutta entrata da dietro, diretta alla caviglia. Mauricio è scoppiato a piangere ma si è presto ricomposto: ha continuato a giocare e toccato diversi palloni, seppur senza riuscire ad evitare la sconfitta dell'Aurora.
 
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Barcellona-Real: giocatela voi!

Sarà la partita del Secolo sul campo. Ma si può anticipare...

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La filosofia spegne le fiamme causate dalla superstizione. Voltaire ci credeva davvero quando diceva queste cose. Erano altri tempi, quelli dell'Illuminismo. Un periodo di cambiamenti socio-economici. Ma le sue parole calzano bene anche per quest'epoca (calcistica) fatta di radicali rimescolamenti tecnico-economici. Bisogna saper essere filosofi e ammorbidire la superstizione, ma Barcellona-Real Madrid sarà la Madre Superiora di tutte le partite quest'anno. Quella che tutti vorrebbero come la finale delle finali. Champions League inclusa, ovviamente.
Venghino siori, allora. Il confronto è aperto. Sulla carta, tanto per cominciare. Piazzando già Ibrahimovic con la casacca blaugrana nel comparto avanzato del Barcellona. Una sfida one-to-one tra gli undici (ipotetici) titolari che Guardiola e Pellegrini schiereranno.
Abbiamo scelto il 4-3-3. Il modulo che dovrebbe garantire più spettacolo, il vestito migliore per due divinità. Gli esclusi sono di prim'ordine. Purtroppo alla prima della Scala non entrano tutti. Figurarsi qui, dove le camisete sono undici per parte. Chi vuol esser lieto, sia; di doman non c'è certezza...
LA SFIDA
BARCELLONAREAL MADRIDIL SONDAGGIOValdesCasillasLink veralten (gelöscht)Dani AlvesSergio RamosLink veralten (gelöscht)PiquèAlbiolLink veralten (gelöscht)PuyolPepeLink veralten (gelöscht)
 
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23 Luglio 2009
di Maurizio Mosca

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Dire che fra Moratti e Mourinho i rapporti siano piuttosto freddi è un eufemismo. Tra il presidente nerazzurro e il suo tecnico è polemica aperta. Davanti ai cronisti, Mourinho tace (o parla molto meno che in passato), ma in privato cerca da alcuni giorni ormai, invano, il dialogo col patron interista. Moratti non nasconde nervosismo di fronte a taccuini e telecamere, poi si nega al portoghese. Una guerra a distanza insomma. In due parole, guerra fredda.

Moratti ha costruito una ’supersquadra’, ma lo ha fatto ignorando completamente le richieste dello Special One. Le ragioni di questo dissidio le abbiamo già evidenziate, ma è il caso di soffermarsi di nuovo su alcune considerazioni. Il ‘no’ presidenziale a Deco e Carvalho - pallini di Mou e pedine di Jorge Mendes - può essere certamente spiegato con la volontà di Moratti di evitare il ripetersi di nuovi casi-Quaresma. Ma a pesare sono soprattutto le troppe ‘esternazioni’ sgradevoli del portoghese, dopo l’eliminazione dalla Champions innanzitutto, ma anche a proposito della panchina Real (”Fortunato chi allenerà i merengues” osò dire il tecnico di Setubal), fino al recente esordio stagionale in conferenza stampa, condito con un indigesto - per Moratti - commento sulla rosa a disposizione, diversa e palesemente lontana dai desideri di Mou.

C’è il rischio di una clamorosa rottura? No, a meno che non sia lo stesso Mourinho a fare le valigie. Questo perché - come è evidente - a MorattiMoratti ha sempre dimostrato di sapersi sbarazzare, all’occorrenza, dei tecnici che sono passati sotto la sua gestione. Da Bianchi a Mancini, la storia insegna. costerebbe troppo la rinuncia al portoghese, al quale sarebbe obbligato a riconoscere 10 milioni l’anno per le prossime tre stagioni, più un’eventuale buonuscita. Il presidente può temere un atteggiamento del tecnico a metà strada fra la ripicca e la ‘resistenza’, ma attenzione, perché
Moratti ha sempre dimostrato di sapersi sbarazzare, all’occorrenza, dei tecnici che sono passati sotto la sua gestione. Da Bianchi a Mancini, la storia insegna.
 
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"Rinforzi ok ma dovremo lavorare":wacko1:

Buffon: ho sensazioni buone

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"Ho sensazioni buone. La squadra si è rinforzata. Ma questo non è sufficiente per vincere, dobbiamo pensare a lavorare, solo dopo capiremo fino a dove potremo arrivare". Così Buffon prima della partenza per Siviglia. "Diego? Non ho ancora avuto modo di vederlo al lavoro sul campo e di lui posso parlare solo come ragazzo: è splendido, è entrato in punta di piedi nel gruppo, con tanta umiltà. Uno come lui può farci fare un bel salto di qualità".

All'aeroporto di Caselle, prima della partenza della Spagna, dove la Juventus giocherà la Peace Cup, Gigi Buffon elogia la società per il lavoro sul mercato ma sa che non bisogna fermarsi qui: "Questo non è sufficiente per vincere, ci vogliono tante componenti - ha dichiarato - Dovremo lavorare ancora tanto per ottenere risultati. Solo dopo capiremo fino a dove potremo arrivare".
Sul possibile duello a distanza con l'Inter nel prossimo campionato, alla luce della partenza di Ibrahimovic e dell'arrivo in nerazzurro di Eto'o. "Un campione come Eto'o non può essere considerato come l'ultimo arrivato. In questi anni ha segnato tantissimo e ha contribuito alle vittorie del Barcellona", ha concluso.
23 luglio 2009
 
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Ibra lascia il ritiro dell'Inter

L'annuncio del club: "Torna in Europa"

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Zlatan Ibrahimovic lascia il ritiro dell'Inter negli Stati Uniti e torna in Europa, destinazione Svezia. La notizia è apparsa sul sito dell'Inter. "Dopo l'allenamento nella palestra del campus Harvard e il pranzo in hotel - annuncia il club nerazzurro - Zlatan Ibrahimovic ha salutato Mourinho e la squadra prima di partire per la Svezia. L'attaccante, in accordo con il club, lascia il ritiro a seguito della trattativa di mercato che lo riguarda".
23 luglio 2009
 
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:kez_03:Sneijder, gol d'addio e lacrime

L'olandese a un passo dall'Inter:DDD:DDD

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Un gol rabbioso, su punizione, nella notte del "calidoso" Kakà, del talentuoso Riccardino, per un addio che sembra sempre più vicino. Wesley Sneijder si prepara a lasciare il Real, direzione Inter, e lo fa nel migliore dei modi. Affondando la Real Sociedad nella gara del centenario dei biancoblu con una punizione chirurgica, festeggiata dai compagni come fosse l'ultimo atto di una storia comune. A ore, infatti, Sneijder sarà nerazzurro.

A giorni, quanto meno, perché martedì è previsto l'assalto decisivo all'olandese di Branca e Oriali. Un assalto che sembra piuttosto una formalità, perché basta guardare le immagini qui sotto per capire che Sneijder la sua decisione l'ha forse già presa. O, per dirla come sembra, che il Real Madrid la sua cessione l'abbia messa in conto da tempo. Eccolo, quindi, il trequartista di Mourinho: destro ad aggirare la barriera, palla in rete per il 2-0 dei blancos (di Benzema l'altro gol, ma in Spagna hanno esaltato uno strepitoso Kakà) e niente festeggiamenti. Meglio: i compagni hanno travolto l'olandese, ma Sneijder è sembrato piuttosto emozionato, come uno che sa di andarsene e di aver segnato l'ultimo gol con la maglia del Real Madrid. Cliccate dunque sul video e guardate voi le immagini.
 
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:read:be insomma !!:smoke:
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Berlusconi, Milan ai rigori
Diego e Pato fanno sognare



I rossoneri si aggiudicano il trofeo dagli undici metri (decisivo l'errore iniziale del giovane Yago)...
Alexandre Pato, classe 1989, migliore in campo tra i rossoneri. Afp
 
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Inter, per :kez_03::kez_03:Sneijder bastano 15 mln:DDD:DDD

Il Real Madrid abbassa la richiesta

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Ore decisive in casa Inter per Sneijder. La politica dell'attesa, adottata dai nerazzurri, sta dando i suoi frutti. Il Real infatti è costretto a vendere per questioni di bilancio e ora sarebbe disposto anche a uno sconto, passando dalla richiesta di 25 milioni a 15 per la cessione definitiva, pagabili in tre anni. Finora l'Inter ha proposto 5 milioni subito con riscatto prefissato a 20. La palla passa a Moratti: dare l'ok o aspettare ancora.

E' soltanto una questione di tempo. L'Inter sta riuscendo nel suo intento, quello di far abbassare le pretese economiche del Real Madrid, che per Sneijder ha subito 'sparato' alto e ora sta abbassando la richiesta. Florentino Perez, infatti, ha assolutamente bisogno di ridurre il passivo di una campagna acquisti faraonica. Dall'altra parte Mourinho ha necessità del trequartista per completare il puzzle ma in fondo può aspettare ancora.

Ora lo scenario è cambiato: il club spagnolo sta pensando infatti a una cessione a titolo definitivo dell'ex giocatore dell'Ajax con pagamento anche spalmato su più anni. Non più dunque un discorso di prestito oneroso con diritto di riscatto. Il dt nerazzurro Marco Branca si incontrerà col presidente Moratti per valutare il nuovo scenario. In ogni caso l'Inter non ha alcuna fretta: il Real deve vendere e al momento non c'è grossa concorrenza per l'olandese: l'interesse del Chelsea di Ancelotti non desta preoccupazione.
 
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Bari, oggi arriva Yago

Il ds Perinetti: «Potrebbe arrivare il centrocampista spagnolo della Juventus.

Il Bari ha «l'umore alle stelle» dopo il pareggio a San Siro contro l'Inter nella prima gara di campionato ed è impegnato sul mercato per rafforzare la squadra. Lo ha detto il direttore sportivo del club pugliese, Giorgio Perinetti, arrivando in Lega Calcio a Milano per l'assemblea generale. «Forse oggi arriva Yago», ha spiegato a proposito del giovane centrocampista spagnolo della Juventus. Quanto a Massimo Donati, centrocampista ex Atalanta e ora in forza al Celtic Glasgow, il ds del Bari ha commentato: «Ci faremo un viaggetto in Gran Bretagna e poi vediamo».

Il direttore sportivo del Bari Giorgio Perinetti, all'entrata negli uffici della Lega Calcio, si mostra raggiante dopo il promettente pareggio ottenuto alla prima giornata di campionato contro l'Inter al Meazza.

"Ovviamente il morale è alle stelle dopo il pari di San Siro, ma ora dobbiamo rimboccarsi le maniche, non siamo già salvi". Si aspettano novità del mercato: "In giornata arriverà l'ufficializzazione di Yago".

Oltre al giovane centrocampista della Juventus i Galletti sono vicini al romanista Andreolli: "Dipende dai giallorossi, noi abbiamo fatto un'offerta".
 
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Juve, Grosso è a un passo

Grosso c'è il si di Elkann, E' assalto Juventus

Rinunica a giocare in champions con il Lione
Così potrà essere schierato in Europa dai bianconeri

La Juventus congela Rafinha e lancia l'assaltodefinitivo a Fabio Grosso.
Il quale, fuarda il caso, pur essendo convocato per la partita del Lione domani in Champion League, ieri è caduto improvvisatamente malato: avrà quindi, la possibilità di giocare in Europa con la Juventus.
La decisione di acquistare il terzino azzurro richiesto da Ferrara è stata presa doemnica sera, durante un consiglio di amministrazione informale tenutosi all'Olimpico.

De Ceglie azzurro under 21, che forse prestito o ceduto at Napoli ?
 
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Incontro nella prossime ore per Rafinha?

L'esterno dello Schalke, Rafinha (24), accostato a Juventus e Barcellona, piace pure ai rossoneri del Milan. L'uomo d'affari brasiliano, Marcos Malaquias, che cura gli interessi del giocatore, si incontrerà nelle prossime ore con i dirigenti rossoneri. Lo Schalke chiede una cifra che oscilla fra gli otto e i dieci milioni di euro, somma che fino a questo momento nessuna squadra è stata disposta a pagare. Il laterale ha un contratto con il club tedesco fino a giugno del 2011 e potrebbe liberarsi, la prossima stagione, tramite articolo 17
 
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Zaccardo: "Qui non gioco e in italia c'è un club che mi cerca"

Dalla Germania rimbalza in queste ore tutta la delusione di Christian Zaccardo, impiegato col contagocce in questo inizio di stagione dal tecnico Armin Veh: "In cinque partite tra campionato e coppa ho giocato solo cinque minuti. In Italia c'è un club che mi cerca ( Milan? ), e se devo fare panchina qui, preferisco tornare nel mio paese. Aspetto di conoscere le decisioni del Wolfsburg"
 
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:diablo:Colpo di scena: salta Sneijder:diablo:

L'olandese del Real non andrà all'Inter

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Clamoroso colpo di scena: Wesley Sneijder resta al Real Madrid. Il trequartista olandese, che nelle ultime ore sembrava ad un passo dall'approdo in nerazzurro, per la grande soddisfazione di Mourinho che aveva più volte richiesto un rinforzo in quel ruolo, non si muoverà dalla Spagna. Come riportato da Marca, infatti, il giocatore ha deciso di rifiutare il trasferimento all'Inter per giocarsi le proprie carte con la camiseta blanca.
Ma andiamo con ordine. Trovato l'accordo col Real Madrid, sulla base di circa 15 milioni di euro più i bonus legati ai risultati, per il trasferimento a titolo definitivo dell'olandese, l'Inter aveva dato inizio alle trattative col procuratore di Sneijder per definire tutti i dettagli contrattuali.

Dopo un primo incontro, avvenuto lunedì sera con gli uomini di mercato di Moratti, l'agente del giocatore, Soren Lerby, si era recato nuovamente nella sede nerazzurra nella mattinata di martedì per chiudere definitivamente l'operazione. Quando l?accordo sembrava ormai cosa fatta, però, è arrivato il secco no da parte del giocatore, che ha deciso di restare al Real Madrid spiazzando Moratti, Mourinho e tutti i tifosi nerazzurri.

Alla base della rottura, sempre secondo quanto riportato da Marca, ci sarebbe un moto d'orgoglio da parte del fantasista olandese deciso a dimostrare al tecnico Pellegrini e al presidente Perez tutto il proprio valore.
 
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Il Real a Sneijder
:JC_hmmm:"Devi andartene":JC_hmmm:


Nuovi incontro a Madrid Valdano e il centrocampista nel mirino dell'Inter: l'olandese vorrebbe restare al Real ma il club è inamovibile. E la trattativa con l'Inter continua

MILANO, 25 agosto 2009 - Ennesimo incontro dai toni duri fra Wesley Sneijder e il Real Madrid: alle 13 al Bernabeu il giocatore si è incontrato con il d.s. Valdano, a cui ha ribadito la volontà di restare in blanco, o almeno di conoscere i programmi del tecnico Pellegrini. Ma il club è inamovibile: vuole che l'olandese parta. la trattativa con l'Inter continua. Nella trattativa fra i nerazzurri e il giocatore era stata colmata anche l'ultima differenza sull'ingaggio. L'Inter spera di colmare con lui l'ultima casella di mercato mancante. Mourinho aveva a più riprese chiesto un trequartista, e la scelta era quindi caduta sul nazionale oranje, che inizialmente voleva restare in Spagna, ma che poi ha accettato la corte nerazzurra. Sneijder ha 25 anni, ed è uno degli innumerevoli gioielli prodotti dall'Ajax.
 
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Serie A - Nedved ha deciso "Basta con il calcio"

Il centrocampista ceko ha definitivamente appeso le scarpette al chiodo. "Voglio dedicare tutto il mio tempo alla mia famiglia", si legge sul suo sito internet
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L'ultima partita ufficiale giocata da Pavel Nedved rimarrà quella del 31 maggio 2009. Allo Stadio Olimpico di Torino era di scena Juventus-Lazio (2-0 per i bianconeri, decise una doppietta di Iaquinta, ndr), e a fine partita tutti i giocatori della Vecchia Signora, per rendere omaggio al Gladiatore ceko, vestirono la maglia numero 11 in suo onore. Fu una festa: per il giocatore, alla Juve da otto anni dopo i cinque passati alla Lazio, e per l'uomo...sempre riconoscente all'Italia e ai colori bianconeri.
Al termine di quell'ultima partita di campionato, Nedved disse di aver chiuso con il calcio. Le settimane successive quel match, però, non confermarono le parole del pallone d'oro 2003 che sembrava fosse sul punto di tornare sui suoi passi e riprendere l'attività agonistica.
Nel corso dell'estate si è parlato di Parma, Inter e Lazio come possibili destinazioni, con il giocatore che non ha mai confermato nulla (ma nemmeno smentito, ndr). Da ultima la suggestiva avventura in Qatar, in un campionato piuttosto modesto che gli avrebbe comunque permesso di mantenersi in forma e disputare il Mondiale in Sud Africa del 2010 con la sua Repubblica Ceca.
Oggi, però, la definitiva rinuncia. Pavel Nedved è un ex giocatore. L'annuncio arriva direttamente da lui e lo si può leggere sul suo sito internet: "Ho deciso di non accettare alcuna offerta tra quelle arrivate nelle ultime settimane e di mettere pertanto fine alla mia carriera". Ora per Nedved inizia un altra vita, quella del marito e del padre di famiglia a tempo pieno: "Voglio dedicare tutto me stesso alla mia famiglia, a mia moglie e ai miei bambini".
 
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