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Juventus, Mancini per il dopo-Zac?​


Dall'Inghilterra sono sicuri: Roberto Mancini allenerà la Juventus. E' il Mirror a lanciare la notizia. Il giornale parla anche di un incontro avvenuto giovedì sera in occasione della partita dei bianconeri con il Fulham, poi persa per 4-1. E' stato Roberto Bettega a parlare con l'ex tecnico dell'Inter, che potrebbe succedere ad Alberto Zaccheroni al termine della stagione in corso. L'incontro è stato positivo ed una fonte vicina al tecnico italiano ha detto: "Sarà difficile per Roberto dire no alla Juventus. E' il lavoro più importante nel calcio italiano, come se arrivassero le offerte da Manchester United in Inghilterra o Real Madrid in Spagna". Infatti Roberto Mancini era stato avvistato sugli spalti del Craven Cottage giovedì sera.


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Cassano affonda la Juventus

Gran gol di Fantantoni: Samp quarta



Ancora scossa per la clamorosa eliminazione in Europa League, la Juventus cade anche al Ferraris contro la Sampdoria (1-0) e subisce il sorpasso in classifica da parte dei blucerchiati, ora quarti a parità di punti con il Palermo. A decidere una gara che i bianconeri provano a gestire, ma che gli uomini di Delneri giocano meglio ci pensa Antonio Cassano, che al 31' della ripresa infila Chimenti con uno strepitoso destro da oltre trenta metri.
LA PARTITA
Reduce dalla scoppola di Londra, Zaccheroni prova a ridisegnare la sua Juventus, facendo spazio dal primo minuto a Del Piero, il grande escluso contro il Fulham, e completando la sua linea offensiva con Diego e, soprattutto, Iaquinta, preferito a Trezeguet. La "nuova" Juve, per la verità, parte anche bene e cerca di tenere fin dal principio il pallino del gioco, ma mentre la Samp aspetta con otto giocatori bassi dietro la linea del pallone per ripartire in velocità, la manovra dei bianconeri è lenta e prevedibile, non prevede l'utilizzo delle fasce - non si ricorda un solo cross dagli esterni - e difficilmente trova varchi centralmente dove di inserimenti da dietro dei centrocampisti non c'è nemmeno l'ombra. Mentre insomma Del Piero e compagni giocherellano, i blucerchiati pungono.

Fatto sta che le occasioni migliori del primo tempo sono tutte di marca doriana: all'11' un errore a centrocampo di Cannavaro - molto bravo per il resto della prima frazione - permette a Semioli di cercare in profondità Cassano, disgraziato, per fortuna della Juve, nel controllo decisivo. Lo stesso barese, al 36', va vicinissimo al gol del vantaggio con un colpo di testa respinto sulla linea da Marchisio e sempre Cassano, al 42', sfrutta un fuorigioco maldestro della linea difensiva bianconera per presentarsi a tu per tu con Chimenti e fallire nuovamente l'1-0 sparando addosso all'estremo difensore di Zaccheroni. In mezzo pochissima Juve: una buona occasione per Del Piero su servizio di Diego e un diagonale fallito di Iaquinta da buona posizione.

Conscio delle difficoltà della sua Juve dalle parti di Storari, Zaccheroni nella ripresa prova a giocarsi la carta Trezeguet al posto di uno stremato (e in ritardo di condizione) Iaquinta. La mossa del tecnico bianconero non produce però granché perché la Juve continua a non allargare il gioco e di cross buoni per la punta francese non se ne vedono. La Samp, al contrario, rinfrescata da Delneri con l'inserimento di Mannini per Guberti, continua a sviluppare con profitto la manovra sulle fasce e a rendersi pericolosa al centro con Pazzini e Cassano, pronti a sfruttare tutti gli errori dei centrali di Zaccheroni. Se nel primo tempo le occasioni da gol sono tutte per FantAntonio, nella ripresa è Pazzini a divorarsi il vantaggio, lisciando il pallone dopo uno splendido uno-due con Semioli. Più i minuti passano, tra l'altro, più la Juve comincia a sentire il peso della match di Europa League. Questo, unito alla consapevolezza di potersi portare a casa i tre punti, convince la Samp ad alzare il baricentro e premere l'acceleratore alla ricerca del gol-partita. Al 28' Gastaldello trova il guizzo buono di testa, ma non riesce ad angolare a sufficienza la conclusione e permette così a Chimenti di parare. La risposta della Juve è affidata a Zaccheroni, che prova a scuotere i suoi inserendo Candreva per Marchisio. Un minuto dopo (31'), però, l'audacia di Zac è punita da uno splendido Cassano, che sorprende Chimenti con un destro strepitoso da distanza siderale e porta in vantaggio la Samp. Sotto di un gol, la Juventus prova una timida reazione, ma è la Samp ad andare ancora vicina al gol prima con Mannini e poi con il giovane Testardi. Nel finale, concitato, i bianconeri non riescono a trovare il pari. La Samp, che ritrova un grande Cassano, supera la Juve in classifica e si piazza al quarto posto a pari punti del Palermo. La Juve, invece, continua il suo viaggio in un tunnel che non sembra avere fine.

LE PAGELLE
Cassano 7 -
Sente la partita e si vede, perché gioca da Cassano nonostante la lunga assenza e decide la partita con un gol strepitoso. Prima tante cose buone, un colpo di testa respinto sulla linea da Marchisio e un gol fallito a tu per tu con Chimenti

Chimenti 6 - E' il voto più difficile, perché il terzo portiere bianconero è bravissimo in tutte le occasioni (almeno una volta su Cassano e una su Mannini e Testardi), ma si fa uccellare dal barese della Samp in occasione del gol che decide la partita. Non è Buffon, ma non è colpa sua a conti fatti se la Juve esce da Marassi con una sconfitta

Zebina 5 - Non arriva una sola volta sul fondo per il cross e non aiuta a sviluppare la manovra sulle fasce restando sempre inchiodato alla sua metacampo

Diego 5 - Parte bene ma, come ormai consuetudine, si fa risucchiare dalla partita. Quando sarebbe il momento di prenderla in pugno sparisce, nascondendosi tra Palombo e Poli e non rendendosi mai pericoloso. Non solo non fa mai la differenza - motivo per cui per inciso sarebbe stato preso - ma non fa quasi mai nemmeno una partita normale

Gastaldello-Lucchini 6,5 - Implacabili su Iaquinta, Del Piero e Trezeguet. Calamitano tutti i palloni e non concedono nessuna occasione pulita agli avversari. La Juve, per la verità, li aiuta cercando sempre di passare centralmente

Iaquinta 5 - Correre, corre, per carità. Ma, alla resa dei conti, il suo score è di zero tiri in porta. Non è solo colpa sua se la Juve non preoccupa mai Storari, ma è certo che lui ci mette del suo. Quando ha la palla buona chiude malissimo il diagonale. Molto indietro di preparazione

Zaccheroni 5 - E' anche rognato, certo, perché quando prova a fare il Mourinho e a scuotere la squadra con un trequartista per un centrocampista puro subisce il gol che decide la partita. Però questa sua audacia è anche un po' il suo limite, perché non capisce che i suoi, in un momento delicato anche psicologicamente, non sono pronti per rischiare il tutto per tutto e ogni volta che azzardano finiscono per perdere. Il gioco sulle fasce, tra l'altro, manifesto del gioco "zaccheroniano" non si vede. Poche idee e molto confuse

di Alessandro Franchetti

IL TABELLINO
SAMPDORIA-JUVENTUS 1-0
Sampdoria (4-4-2):
Storari 6,5; Zauri 6, Gastaldello 6,5, Lucchini 6,5, Ziegler 5,5; Semioli 6,5, Palombo 6,5, Poli 6 (27' st Tissone sv), Guberti 6 (9' st Mannini 6,5); Pazzini 7, A. Cassano 7 (36' st Testardi 6,5). A disp.: M. Cassano, Rossi, Accardi, Scepovic. All.: Delneri
Juventus (4-3-1-2): Chimenti 6; Zebina 5, Cannavaro 6,5, Legrottaglie 5,5, Grosso 5,5; Marchisio 5,5 (30' st Candreva sv), Poulsen 6,5, Sissoko 5; Diego 5 (39' st Camoranesi sv); Del Piero 6, Iaquinta 5 (10' st Trezeguet 5). A disp.: Pinsoglio, Chiellini, Melo, Salihamidzic. All.: Zaccheroni
Arbitro: Tagliavento
Marcatori: 31' Cassano
Ammoniti: Lucchini, Pazzini, Storari (S), Marchisio, Legrottaglie (J)
Espulsi: nessuno
 
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Zupping (Gazzetta Sport) - Juve, ora è tutto chiaro. Il Fulham giocava in 13

Aldo Serena (Italia Uno) al 5' di Fulham-Juventus con i bianconeri avanti di un gol «Fulham col 4-4-2-2 quando è in possesso di palla». Ecco perché poi ne ha segnati quattro.:emoticon-0141-whew::emoticon-0141-whew::emoticon-0141-whew::emoticon-0141-whew:
 
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Clamoroso, la Dirigenza juventina si e' bevuta il cervello???

Svolta Juve, Buffon è in vendita

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A Manchester lo vogliono sia il City sia lo United. La valutazione è stata fissata intorno ai 25 milioni di euro. E proprio da questa cessione potrebbe partire la radicale rifondazione della squadra
TORINO, 23 marzo - Alla Juve si sta chiudendo un’epoca e, volen*dosi concedere un minimo di prospettiva storica in un mo*mento tanto delicato, per chi l’ha vissuta è stata davvero splendida. Parliamo di una squadra capace di attraver*sare oltre un decennio di (grande) epopea calcistica. Di imporsi in Italia, in Euro*pa, nel mondo. Vestita quasi sempre di bianconero, a vol*te di azzurro. Una squadra smembrata dall’uragano Calciopoli e indebolita, in se*guito, dall’invecchiamento di molti protagonisti. La prossi*ma Juve, possiamo sostene*re fin d’ora, sarà molto diver*sa. Si spera altrettanto vin*cente. E probabilmente non avrà, a proteggerla, il pro*prio numero uno più grande: Gigi Link veralten (gelöscht).

FINE CORSA - Dopo le rivo*luzioni rosse o arancioni, è giunto il tempo di quella bianconera. Nel giro di un anno andranno in scadenza di contratto Alessandro Del Piero, Mauro Camoranesi, David Trezeguet, Nicola Le*grottaglie, Hasan Saliha*midzic. Rinnovi non ce ne saranno. Buffon non rientra in questo ambito, ma anche lui ha le valigie pronte. La dirigenza è infatti orientata a cederlo e perciò sta già se*guendo con estrema atten*zione i possibili sostituti (ne parliamo sotto).

LA SENTENZA - L’attuale, deludentissima, stagione ha ovviamente pesato sulle va*lutazioni di Roberto Bettega e Alessio Secco. Ma l’even*tuale e probabile addio a Buffon nasce anche da altri fattori. In primo luogo, del*l’attuale rosa bianconera è lui il giocatore dalla valuta*zione più alta. Mentre al pa*ri dei compagni della cosid*detta vecchia guardia, po*trebbe non essere più ai ver*tici per quanto riguarda le motivazioni. Discorso com*plesso, anche perché nessu*no può imputare proprio nulla a Buffon. Però i cicli fi*niscono e, a torto o a ragione, alla Juve si sono convinti che valga anche per il proprio numero uno. Il quale, in pas*sato, non ha mai nascosto di essere interessato a conce*dersi un’esperienza all’este*ro.

LE PISTE - Parlando con i protagonisti di questa possi*bile operazione non si trag*gono certezze assolute, ma appunto la sensazione che il processo “cessione di Buffon” sia partito. Tre le destinazio*ni ipotizzabili: Bayern e Manchester, inteso sia come City, sia come United.

Non devono vendere il portiere...Devono rifare tutta la difesa. Ma loro non lo capiscono questo...
 
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La RIVOLUZIONE Juve potrebbe far strage di LIPPIANI, a cominciare dalla PORTA...

Salta il ritorno del ct della Nazionale, molti giocatori in partenza.
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Gigi Buffon - Juventus

La Juventus ha bisogno di una forte inversione di tendenza in ottica futura. I piani di inizio stagione, con la guida Ferrara a fare da aperitivo al ritorno di Marcello Lippi nell'ambiente bianconero, sono clamorosamente saltati e ora è tempo di rivedere tutto.


Il ct viareggino, come riporta 'La Gazzetta dello Sport', non tornerà nella squadra che lo ha lanciato nel grande calcio e senza di lui se ne andranno anche i suoi fidi scudieri. In primis Cannavaro e Grosso, acquistati la scorsa estate da Blanc e Secco proprio su suggerimento di Lippi. Entrambi hanno offerto un rendimento ampiamente al di sotto delle aspettative, la carta d'identità inizia a farsi sentire e c'è preoccupazione anche in ottica Mondiali in Sudafrica.

In partenza altri due "lippiani" d'eccezione come Trezeguet e Camoranesi, ormai ultratrentenni. Si spera che Felipe Melo giochi un buon Mondiale con la maglia del Brasile, per poi venderlo a luglio e rientrare in parte dello sforzo economico fatto per strapparlo alla Fiorentina. Davanti a buone offerte partiranno anche Poulsen, Salihamidzic, Zebina e Grygera, stesso discorso vale per Diego, molto stimato in Bundesliga.

La cessione più dolorosa potrebbe essere quella di Gigi Buffon, frenato da molti infortuni nelle ultime due stagioni. A 32 anni è ancora tra i più forti portieri del mondo, ma l'imminente rivoluzione bianconera non dovrebbe guardare in faccia a nessuno e ci sono molti top team alla finestra. In Inghilterra si sono già fatte avanti le due squadre di Manchester, City e United, mentre in Germania è risaputo l'interessamento del Bayern Monaco. I dirigenti bianconeri, come fa notare il quotidiano 'Tuttosport', temono che Gigi abbia perso gli stimoli e non abbia più la voglia di lottare come ai tempi d'oro, a questo punto cederlo potrebbe rimpinguare le casse societarie, nella speranza di trovare un giovane sostituto all'altezza (Marchetti?).

Vabbe vendiamo tutti i giocatori di qualita' e lasciamo la difesa cosi' come'!!! Sono proprio rincoglioniti...!!!
 
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Incredibile: ennesimo infortunio a Iaquinta!​


Il calabrese ha accusato un problema al quadricipite sinistro​


Non si sa ridere o piangere. Durante l’allenamento di questo pomeriggio a Vinovo, Vincenzo Iaquinta, attaccante bianconero, ha avuto l’ennesimo infortunio, questa volta al quadricipite femorale sinistro. Quest’ultimo è il terzo ko dell’ex Udinese, già alle prese con un’operazione al menisco e un dolore alle schiena. La presenza di Iaquinta è, quindi, in serio dubbio per la partita di giovedì sera al “San Paolo”, che vedrà contrapposte Juventus e Napoli.
 
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In Germania: «Magath possibile tecnico della Juve»


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Per i media tedeschi l'attuale allenatore dello Schalke tra i candidati alla panchina bianconera. Ma è l'uomo del gol decisivo nella finale di Atene del 1983 che privò la 'Vecchia Signora' della Coppa dei Campioni
BERLINO, 23 marzo - Felix Link veralten (gelöscht). E' questo il nome nuovo associato alla panchina della Juventus. L'indiscrezione arriva dalla Germania dove indicano l'attuale allenatore dello Schalke 04 come possibile successore di Alberto Zaccheroni. Il club biaconero appare, infatti, intenzionato a cambiare guida tecnica al termine della prossima stagione, ed è alla ricerca di un allenatore che possa rilanciare le ambizioni della 'Vecchia Signora'.

POCO FELIX - Diversi i tecnici che, in questi mesi, sono stati accostati alla Juve: da Hiddink a Benitez, passando per Prandelli, Allegri e Gasperini. Quello di Magath, però, ha un "sapore" particolare, che potrebbe far storcere la bocca a più di uno juventino. Sarebbe curioso, infatti, se a sedere sulla panchina bianconera fosse l'uomo che privò la Juve della Coppa dei Campioni. Magath, infatti, è stato l'uomo che segnò il gol decisivo nella finale di Atene del 1983 vinta dall'Amburgo. Una ferita aperta nella storia bianconera che, forse, potrebbe rimarginarsi se il tecnico ripetesse con la Juventus gli stessi successi ottenuti alla guida del Bayern Monaco (tre titoli in Bundeslgia) o col Wolfsburg, portato alla conquista del campionato la scorsa stagione. Il tecnico di Aschaffenburg si sta confermando anche con lo Schalke, attualmente al secondo posto in Bundesliga a un punto dal Bayern Monaco e, proprio per questo, potrebbe essere difficile un suo addio a giugno. Il club di Gelsenkirchen, infatti, non si priverebbe facilmente del suo allenatore. Il tutto, ovviamente, se l'indiscrezione "tedesca" relativa all'interesse della Juve per l'ex (?) nemico Magath sia concret
 
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Juve, con Prandelli può arrivare anche Vargas

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Vicina l’intesa con il peruviano. La Fiorentina già si cautela mettendo nel mirino Del Neri e Allegri. All’esterno sudamericano sarà proposto un accordo di cinque anni
TORINO, 24 marzo - A Firenze e dintorni c’è chi sostiene che Juan Manuel Link veralten (gelöscht) Risco, 26enne esterno sinistro peruviano di Lima, sia molto vicino alla Juventus. Indiscrezio*ne molto credibile perché il talento sudamericano, nel mirino di parecchi club im*portanti come Manchester City, Bayern Monaco, Real Madrid e la stessa Inter ( Mourinho però preferisce Kolarov della Lazio), sa*rebbe particolarmente ten*tato dalla Juve, soprattut*to se, come sembra, sulla panchina bianconera ritro*verà quel Prandelli con il quale collabora dall’estate 2008.

Addirittura c’è chi sostiene che il peruviano sarebbe quasi d’accordo nel sottoscrivere, quando i regolamenti lo consenti*ranno, un contratto quin*quennale proprio con la Juve che prevede di un in*gaggio di 2- 2,5 milioni a salire per stagione. D’al*tronde la stessa Fiorenti*na ormai sembra essere entrata nell’ordine di idee di vendere comunque il suo gioiello. Con il ricava*to, una cifra attorno ai 20*25 milioni di euro, potrà rinforzare l’organico so*prattutto con giovani di ta*lento. Politica già avviata a gennaio con l’acquisto di due baby dal futuro assicu*rato: l’attaccante Haris Se*ferovic ( classe ‘ 92) e il cen*trocampista Adem Ljajic ( classe ‘ 91). Non è un caso che radio mercato segnali anche l’insistente interes*se della Fiorentina per promettenti esterni di sini*stra. Da qualche settima*na i “ radar” viola sono pun*tati su Reto Ziegler, curso*re mancino della Samp, che tanto bene sta facendo sotto la guida di Luigi Del Neri.
 
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Juve, la protesta dei tifosi: curve vuote con l'Atalanta

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I gruppi ultras diserteranno lo stadio domenica 28 marzo: " Come forma di protesta verso proprietà, dirigenza e squadra. Siamo tutti definitivamente stufi di questa dirigenza arrogante, presuntuosa, incompetente e buona solo a far parole, non ne possiamo più di questa squadra per gran parte formata da gente indegna di indossare la nostra gloriosa Maglia"
TORINO, 24 marzo - Protesta "forte" ma pacifica da parte dei gruppi ultras della Juventus che, in contestazione con proprietà, società e squadra, ha deciso di disertare lo stadio in occasione della partita contro l'Atalanta in programma all'Olimpico domenica 28 marzo. Le prestazioni deludenti e la classifica non esaltante, hanno spinto i gruppi storici del tifo juventino a optare per la protesta "silenziosa", come comunicato in una nota.

IL COMUNICATO - "Domenica 28 marzo in occasione della gara Juventus – Atalanta tutti gruppi ultras della Curva Sud e della Curva Nord diserteranno lo stadio come forma di protesta verso proprietà, dirigenza e squadra -si legge nel comunicato-. Siamo tutti definitivamente stufi di questa dirigenza arrogante, presuntuosa, incompetente e buona solo a far parole, non ne possiamo più di questa squadra per gran parte formata da gente indegna di indossare la nostra gloriosa Maglia, che non rispetta ed onora i Nostri colori e si permette di insultare chi da sempre li sostiene. Il vero patrimonio della Juve sono i suoi tifosi, vogliamo più rispetto, questa dirigenza e questa squadra non meritano altro che uno stadio completamente vuoto". "Per la buona riuscita dell’iniziativa è auspicabile l’apporto di tutti i tifosi, la nostra sarà una protesta pacifica non costringeremo quindi nessuno a stare fuori dallo stadio, ognuno sarà libero di prendere la decisione che più riterrà opportuna -prosege la nota- ma invitiamo i tifosi di qualsiasi settore a non entrare ad assistere alla partita e ad unirsi a noi durante tutti i 90 minuti per manifestare tutti insieme il nostro dissenso verso chi ci sta facendo vivere uno dei momenti più bassi della nostra gloriosa storia. E’ arrivato il momento di cambiare pagina e tornare ad essere quello che siamo sempre stati, mandiamo a casa chi ci ha ridotti così e dimostriamo al mondo che, oggi più che mai, LA JUVE SIAMO SOLO NOI!! Ultras Juventus".
 
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Pazzini, il Napoli dà il via libera alla Juve

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Bianconeri sulle tracce del blucerchiato, De Laurentiis si chiama fuori. Per i bianconeri l’alternativa è Gilardino. Seguito anche Cavani
TORINO, 25 marzo - Tutti pazzi per il “ Pazzo”. Beh, magari proprio tutti no, ma sono davvero tanti gli estimatori del centravanti blucerchiato, destinato ad animare il prossimo calciomercato. Due anni di Sampdoria hanno consentito a Giampaolo Pazzini di passare dalla dimensione di grande promessa, a quella di bomber di prima grandezza. Differenza sottile a prima vista, in realtà essenziale. Pazzini, però, vuole di più. Cerca un ulteriore salto di qualità. Napoli e soprattutto Juventus potrebbero appagarne le velleità, infatti l’una e l’altra società sono state a varie riprese sulle sue tracce. Walter Mazzarri più di ogni altro è consapevole delle qualità del Pazzo, avuto alle proprie dipendenze per cinque mesi nella passata stagione. Ma anche alla Juve stanno monitorando la situazione, consapevoli di avere in Sebastian Giovinco il giocatore che potrebbe spostare gli equilibri della trattativa. Certo i precedenti tra Cesare Prandelli ( candidato forte a subentrare a fine stagione ad Alberto Zaccheroni) e Pazzini non sono esaltanti, ed è un fatto che il tecnico viola preferirebbe farsi seguire a Torino da Alberto Gilardino, ma bisogna sempre fare conto con le richieste della Fiorentina. Di fatto, al momento, Pazzini e Gilardino sono i principali candidati al trasferimento in bianconero e, stando a quanto sostiene il residente azzurro De Laurentiis nell’intervista a lato, sul primo il Napoli si chiama fuori.

MENTRE A PALERMO - Molto dipenderà dall’esito della corsa a un posto in Champions, perché se a spuntarla fosse la Sampdoria, Riccardo Garrone potrebbe anche pensare di confermare per un altro anno i propri gioielli. Una logica che ritroviamo anche nelle mosse del Palermo di Maurizio Zamparini. Il riferimento non è casuale, perché tra gli attaccanti monitorati da Alessio Secco e Renzo Castagnini c’è anche Edison Cavani. L’uruguaiano, il cui contratto scadrà tra due anni, lascerà la Sicilia se i rosanero non dovessero approdare per la prima volta nella massima rassegna continentale, mentre nel caso contrario verrebbe confernato. Insomma, l’esito della ricorsa a un posto in Champions inciderà molto sulle scelte estive. Vale per la Juve, come per i propri “ fornitori”. In attesa di saperne di più Pazzini e Gila continuano a essere in cima alla lista dei rinforzi e Cavani li segue da vicino.
 
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Ormai non so cosa devo scrivere...
Il napoli ha fatto una partita fantastica e la juve invece essendo in vantaggio (come sempre), va a prendere 3 gol... menomale che Hamsik ha sbagliato il rogore... Nella juve giocano 4 gatti morti e hanno meritato la sconfitta! Bene il napoli.
 
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