AW: Novita`Sat
«Un atto dovuto». Con queste parole Luca Balestrieri, presidente di Tivù, ha presentato oggi TivùSat, la prima piattaforma satellitare gratuita. «Un atto dovuto verso quei milioni di italiani che non ricevono il segnale digitale terrestre e che hanno avuto problemi a ricevere anche il segnale analogico», ha specificato Balestrieri durante la conferenza stampa presso la Sala della Stampa estera di Roma.
Il progetto, annunciato per la prima volta nel corso della Conferenza Nazionale Dgtvi dello scorso gennaio (rileggi la diretta scritta Digital-Sat), è curato da Tivù s.r.l. (la società partecipata da Rai al 48,25%, Mediaset al 48,25% e da Telecom Italia Media al 3,5%) creata come supporto all'intero processo di digitalizzazione televisiva del nostro paese, sia su base terrestre che satellitare.
E proprio il satellite diventa strumento d'integrazione al pari di altri paesi europei dove questo binomio è la norma: da venerdì prossimo sarà quindi possibile vedere gratuitamente tutti i canali nazionali semplicemente disponendo di un decoder Tivù Sat e della sua smart card, venduta inizialmente in bundle allo stesso. Con l'inizio del nuovo anno sarà poi possibile utilizzare anche altri decoder dotati di alloggiamento CAM.
L'utilizzo di una codifica (Nagravision in questo caso) ha subito chiamato in causa il paragone con Sky, che differentemente da Tivù Sat la utilizza come pay-tv: «TivùSat - ha precisato Balestrieri - non è una tv a pagamento, né lo sarà. Non è uno strumento competitivo ma è uno strumento aggiuntivo che consente al 5% delle famiglie italiane che hanno difficoltà nella visione del digitale terrestre di poter avere una visione completa delle reti generaliste. Inoltre la piattaforma offre servizi in più agli editori che ampliano libertà di scelta e non intende essere un player nel mercato. TivùSat è senza discriminazioni: non ha un padrone di casa non c'è chi entra e chi non entra ma è a disposizione di tutti».
Di salite e discese (da Sky) si è parlato con i rappresentati di Rai e Mediaset. Così ha risposto il vice-dg Rai Giancarlo Leone alle domande dei giornalisti sul tema: «Vorrei precisare che la trattativa in corso con Sky Italia non riguarda i canali Rai, ma solo quelli di RaiSat e se si vedranno o meno sulla piattaforma Sky dipenderà esclusivamente dall’esito della trattativa ancora in corso. La presenza dei nostri canali su Tivu’Sat non ha nessun elemento di riflesso sulla strategia con Sky».
Marco Giordani, amministatore delegato Rti, ha invece negato ogni "affare" con il gruppo di Murdoch: «Noi su Sky non siamo mai saliti. Non abbiamo contratti in essere per Canale5, ReteQuattro e ItaliaUno. Trasmettiamo sul satellite e loro legittimamente risintonizzano quei canali. Non siamo mai saliti e mai scenderemo».
I canali che aderiscono a Tivù Sat infatti non hanno l'obbligo di codificare integralmente la loro programmazione, ma i loro editori vengono lasciati liberi in base alle proprie valutazioni. Per quanto riguarda i programmi che finora venivano criptati continueranno ad esserlo (a causa dei diritti limitati al solo territorio italiano) e se finora gli unici a poterli vedere tranquillamente sul satellite erano stati gli abbonati Sky (almeno per quanto concerne la Rai), da venerdì 31 solo gli utenti Tivù Sat potranno godere di questo beneficio. Per tutti gli altri non è escluso - come ha ribadito Giordani - che le zone di "buio" aumentino...
COS'E' TIVU' SAT
Il 31 luglio 2009 nasce TivùSat, la prima piattaforma digitale satellitare gratuita italiana, realizzata da Tivù s.r.l. (la società partecipata da Rai al 48,25%, Mediaset al 48,25% e da Telecom Italia Media al 3,5%).
TivùSat è una piattaforma complementare a quella del digitale terrestre, in grado di raggiungere le aree del territorio non coperte dalle reti terrestri. TivùSat è stata ideata sui modelli della britannica Freesat e della francese TNT Sat, e permetterà di assicurare la diffusione della televisione digitale gratuita sul 100% del territorio nazionale.
Per riceverla occorrono una parabola orientata a 13 gradi est e un decoder TivùSat (con relativa smart card), in vendita da fine luglio nei centri della grande distribuzione e nei negozi di elettronica di consumo. La piattaforma è completamente gratuita: per accedervi non è necessario alcun tipo di abbonamento. Basta attivare la smart card, con una telefonata al numero 199.309.409. TivùSat consente la visione integrale dei canali generalisti, senza oscuramenti di palinsesto dovuti ad esigenze di protezione dei diritti, di gran parte della nuova offerta diffusa sul digitale terrestre e di molti altri canali gratuiti italiani e internazionali.
TivùSat offre ai canali che aderiranno alla piattaforma una serie di servizi che vanno dal coinvolgimento nelle campagne di comunicazione effettuate utilizzando il brand TivùSat, all’inclusione nella EPG (guida elettronica dei programmi), al sistema di accesso condizionato Nagravision. La decisione se criptare o meno la propria programmazione, e in che misura, spetta totalmente agli editori dei singoli canali. I programmi trasmessi in modalità criptata, saranno comunque visibili dai possessori della smart card TivùSat.
Tivù s.r.l. è la società partecipata da Rai (48.25%), Mediaset (48.25%) e Telecom Italia Media (3.5%), costituita a settembre 2008 con l’obiettivo di promuovere la diffusione dell’offerta televisiva digitale terrestre gratuita attraverso il marchio ombrello “Tivù” su tutto il territorio nazionale, in coerenza con il calendario degli switch off già pianificato che porterà entro il 2012 l’offerta televisiva digitale terrestre nelle case di tutti i telespettatori italiani. Con il marchio TivùSat, la società si occupa anche di garantire la fruizione dell’offerta digitale terrestre gratuita con un segnale satellitare che copre tutto il territorio nazionale e quella parte di popolazione (alcune zone montane o costiere e valli) che ieri non riceveva la televisione via etere analogica e che oggi non riceverebbe il digitale terrestre.
I DECODER DI TIVÙSAT
Il 31 luglio 2009, giorno del lancio di TivùSat, saranno già disponibili nei centri della grande distribuzione e nei negozi di elettronica di consumo, i decoder per la ricezione della nuova piattaforma satellitare italiana gratuita. Questi ricevitori vengono attualmente costruiti da aziende leader del settore come ADB, Humax e TeleSystem e riportano, sulla confezione e sullo chassis, il marchio TivùSat.
A questi si aggiungeranno già da settembre i modelli realizzati da molti altri produttori: Auriga, Digiquest, Emme Esse, Fracarro, FTE, Global, Melchioni, Topfield e altri ancora. Inoltre, entro l’anno, saranno disponibili sul mercato televisori integrati compatibili con l’offerta TivùSat: fra gli altri vanno citati LG, Panasonic, Samsung, Sony e Vestel.
Il prezzo dei decoder varia a seconda delle caratteristiche e dei modelli: la maggior parte dei decoder ha un prezzo inferiore ai 100 euro (compresa la smart card). I prezzi, come sempre succede nell’elettronica di consumo, sono comunque destinati a scendere.
Il decoder di TivùSat va affiancato e collegato al normale televisore tramite cavo Scart (ma, a seconda dei modelli, possono essere presenti anche connessioni alternative), come si fa normalmente con un videoregistratore o un decoder per il digitale terrestre. E’ possibile inoltre inserirlo all’interno del proprio impianto anche in presenza di altri decoder di diversi operatori. Grazie al telecomando del decoder sarà possibile navigare all’interno dell’EPG di TivùSat, effettuare il normale zapping fra i canali, accedere alle applicazioni interattive disponibili.
LE PIATTAFORME SATELLITARI GRATUITE IN EUROPA
Freesat (Regno Unito)
Servizio di televisione gratuita via satellite, nato da una joint venture fra BBC e ITV, e commercializzato il 6 maggio 2008. E’ l‘alter-ego satellitare di Freeview l’operatore di televisione digitale terrestre gratuita, lanciato il 30 ottobre 2002 nel Regno Unito, e fondato da BBC, Crown Castle UK (oggi National Grid Wireless) e British Sky Broadcasting. Anche nel caso di Freesat, come in quello di Freeview, non sono necessari abbonamenti di sorta, basta equipaggiarsi con un ricevitore satellitare digitale (decoder costruiti sotto licenza Freesat). Fra i canali trasmessi, più di 80, ce ne sono al momento due in alta definizione (BBC HD e ITV HD). Sono più di 30, invece, le radio trasmesse su Freesat.
TNT Sat (Francia)
Il primo servizio satellitare in chiaro francese che trasmette dai satelliti Astra a 19,2° Est un bouquet di canali criptati per necessità relative ai diritti di trasmissione ma ad accesso completamente gratuito, fatto salvo il costo del ricevitore e della smart card (valevole per quattro anni). TNT Sat propone tutti i canali gratuiti di TNT, il servizio nazionale francese di tv digitale terrestre lanciato il 31 marzo del 2005, oltre a permettere di ricevere tutti i canali in chiaro, francesi e non, presenti sui satelliti Astra. Al momento sono ricevibili attraverso TNT Sat circa 21 canali nazionali (di cui 4 in alta definizione) ed un elevato numero di canali internazionali.
Fransat (Francia)
Eutelsat Communications, primo operatore satellitare europeo, ha annunciato a Luglio 2009 il lancio di Fransat, un nuovo servizio di accesso satellitare a tutti i canali free della Télévision Numérique Terrestre (TNT). Il servizio viene trasmesso tramite il satellite Atlantic Bird 3 e permette agli utenti transalpini di fruire del segnale digitale e della sua offerta anche nelle zone non coperte dal Digitale Terrestre via etere. Tale servizio è il secondo in Francia dove è già attiva un’offerta analoga: TNT Sat, trasportata tramite satelliti Astra.
Gli utenti francesi per accedere al servizio Fransat dovranno acquistare un kit, già in vendita sul mercato francese, composto da un decoder satellitare e una smart card di accesso Fransat.
L’offerta di Fransat replica quella del digitale terrestre francese, ovvero: 18 canali Free-To-Air in SD (standard definition) e 4 canali gratuiti in HD (TF1HD, France2 HD, Arte HD e M6 HD).
Fransat si rivolge essenzialmente al 10-15% degli utenti della Francia metropolitana che, una volta ultimato lo spegnimento della televisione analogica terrestre (30 novembre 2011), non sarebbero raggiungibili dalle infrastrutture del digitale terrestre o comunque avrebbero problemi di ricezione della TNT.
…e prossimamente in Spagna
Seguendo quanto accaduto in Gran Bretagna con Freesat ed in Francia con TNT Sat e Fransat, anche in Spagna il digitale terrestre potrebbe presto rivolgersi al satellite per raggiungere la totalità della popolazione. Il gruppo Hispasat, insieme all’operatore pubblico RTVE, ha proposto al governo spagnolo di utilizzare il proprio satellite posizionato alla posizione orbitale 30° Ovest per la diffusione dei canali del digitale terrestre spagnolo. Tale iniziativa sarebbe indirizzata principalmente alla copertura delle zone rurali (circa il 10% del territorio), zone dove la TDT non è ricevibile. Il progetto dovrebbe vedere la luce a partire dal 2010, contestualmente allo spegnimento delle trasmissioni analogiche.
Presentata oggi ''TivùSat'', la piattaforma gratuita per il digitale satellitare
«Un atto dovuto». Con queste parole Luca Balestrieri, presidente di Tivù, ha presentato oggi TivùSat, la prima piattaforma satellitare gratuita. «Un atto dovuto verso quei milioni di italiani che non ricevono il segnale digitale terrestre e che hanno avuto problemi a ricevere anche il segnale analogico», ha specificato Balestrieri durante la conferenza stampa presso la Sala della Stampa estera di Roma.
Il progetto, annunciato per la prima volta nel corso della Conferenza Nazionale Dgtvi dello scorso gennaio (rileggi la diretta scritta Digital-Sat), è curato da Tivù s.r.l. (la società partecipata da Rai al 48,25%, Mediaset al 48,25% e da Telecom Italia Media al 3,5%) creata come supporto all'intero processo di digitalizzazione televisiva del nostro paese, sia su base terrestre che satellitare.
E proprio il satellite diventa strumento d'integrazione al pari di altri paesi europei dove questo binomio è la norma: da venerdì prossimo sarà quindi possibile vedere gratuitamente tutti i canali nazionali semplicemente disponendo di un decoder Tivù Sat e della sua smart card, venduta inizialmente in bundle allo stesso. Con l'inizio del nuovo anno sarà poi possibile utilizzare anche altri decoder dotati di alloggiamento CAM.
L'utilizzo di una codifica (Nagravision in questo caso) ha subito chiamato in causa il paragone con Sky, che differentemente da Tivù Sat la utilizza come pay-tv: «TivùSat - ha precisato Balestrieri - non è una tv a pagamento, né lo sarà. Non è uno strumento competitivo ma è uno strumento aggiuntivo che consente al 5% delle famiglie italiane che hanno difficoltà nella visione del digitale terrestre di poter avere una visione completa delle reti generaliste. Inoltre la piattaforma offre servizi in più agli editori che ampliano libertà di scelta e non intende essere un player nel mercato. TivùSat è senza discriminazioni: non ha un padrone di casa non c'è chi entra e chi non entra ma è a disposizione di tutti».
Di salite e discese (da Sky) si è parlato con i rappresentati di Rai e Mediaset. Così ha risposto il vice-dg Rai Giancarlo Leone alle domande dei giornalisti sul tema: «Vorrei precisare che la trattativa in corso con Sky Italia non riguarda i canali Rai, ma solo quelli di RaiSat e se si vedranno o meno sulla piattaforma Sky dipenderà esclusivamente dall’esito della trattativa ancora in corso. La presenza dei nostri canali su Tivu’Sat non ha nessun elemento di riflesso sulla strategia con Sky».
Marco Giordani, amministatore delegato Rti, ha invece negato ogni "affare" con il gruppo di Murdoch: «Noi su Sky non siamo mai saliti. Non abbiamo contratti in essere per Canale5, ReteQuattro e ItaliaUno. Trasmettiamo sul satellite e loro legittimamente risintonizzano quei canali. Non siamo mai saliti e mai scenderemo».
I canali che aderiscono a Tivù Sat infatti non hanno l'obbligo di codificare integralmente la loro programmazione, ma i loro editori vengono lasciati liberi in base alle proprie valutazioni. Per quanto riguarda i programmi che finora venivano criptati continueranno ad esserlo (a causa dei diritti limitati al solo territorio italiano) e se finora gli unici a poterli vedere tranquillamente sul satellite erano stati gli abbonati Sky (almeno per quanto concerne la Rai), da venerdì 31 solo gli utenti Tivù Sat potranno godere di questo beneficio. Per tutti gli altri non è escluso - come ha ribadito Giordani - che le zone di "buio" aumentino...
COS'E' TIVU' SAT
Il 31 luglio 2009 nasce TivùSat, la prima piattaforma digitale satellitare gratuita italiana, realizzata da Tivù s.r.l. (la società partecipata da Rai al 48,25%, Mediaset al 48,25% e da Telecom Italia Media al 3,5%).
TivùSat è una piattaforma complementare a quella del digitale terrestre, in grado di raggiungere le aree del territorio non coperte dalle reti terrestri. TivùSat è stata ideata sui modelli della britannica Freesat e della francese TNT Sat, e permetterà di assicurare la diffusione della televisione digitale gratuita sul 100% del territorio nazionale.
Per riceverla occorrono una parabola orientata a 13 gradi est e un decoder TivùSat (con relativa smart card), in vendita da fine luglio nei centri della grande distribuzione e nei negozi di elettronica di consumo. La piattaforma è completamente gratuita: per accedervi non è necessario alcun tipo di abbonamento. Basta attivare la smart card, con una telefonata al numero 199.309.409. TivùSat consente la visione integrale dei canali generalisti, senza oscuramenti di palinsesto dovuti ad esigenze di protezione dei diritti, di gran parte della nuova offerta diffusa sul digitale terrestre e di molti altri canali gratuiti italiani e internazionali.
TivùSat offre ai canali che aderiranno alla piattaforma una serie di servizi che vanno dal coinvolgimento nelle campagne di comunicazione effettuate utilizzando il brand TivùSat, all’inclusione nella EPG (guida elettronica dei programmi), al sistema di accesso condizionato Nagravision. La decisione se criptare o meno la propria programmazione, e in che misura, spetta totalmente agli editori dei singoli canali. I programmi trasmessi in modalità criptata, saranno comunque visibili dai possessori della smart card TivùSat.
Tivù s.r.l. è la società partecipata da Rai (48.25%), Mediaset (48.25%) e Telecom Italia Media (3.5%), costituita a settembre 2008 con l’obiettivo di promuovere la diffusione dell’offerta televisiva digitale terrestre gratuita attraverso il marchio ombrello “Tivù” su tutto il territorio nazionale, in coerenza con il calendario degli switch off già pianificato che porterà entro il 2012 l’offerta televisiva digitale terrestre nelle case di tutti i telespettatori italiani. Con il marchio TivùSat, la società si occupa anche di garantire la fruizione dell’offerta digitale terrestre gratuita con un segnale satellitare che copre tutto il territorio nazionale e quella parte di popolazione (alcune zone montane o costiere e valli) che ieri non riceveva la televisione via etere analogica e che oggi non riceverebbe il digitale terrestre.
I DECODER DI TIVÙSAT
Il 31 luglio 2009, giorno del lancio di TivùSat, saranno già disponibili nei centri della grande distribuzione e nei negozi di elettronica di consumo, i decoder per la ricezione della nuova piattaforma satellitare italiana gratuita. Questi ricevitori vengono attualmente costruiti da aziende leader del settore come ADB, Humax e TeleSystem e riportano, sulla confezione e sullo chassis, il marchio TivùSat.
A questi si aggiungeranno già da settembre i modelli realizzati da molti altri produttori: Auriga, Digiquest, Emme Esse, Fracarro, FTE, Global, Melchioni, Topfield e altri ancora. Inoltre, entro l’anno, saranno disponibili sul mercato televisori integrati compatibili con l’offerta TivùSat: fra gli altri vanno citati LG, Panasonic, Samsung, Sony e Vestel.
Il prezzo dei decoder varia a seconda delle caratteristiche e dei modelli: la maggior parte dei decoder ha un prezzo inferiore ai 100 euro (compresa la smart card). I prezzi, come sempre succede nell’elettronica di consumo, sono comunque destinati a scendere.
Il decoder di TivùSat va affiancato e collegato al normale televisore tramite cavo Scart (ma, a seconda dei modelli, possono essere presenti anche connessioni alternative), come si fa normalmente con un videoregistratore o un decoder per il digitale terrestre. E’ possibile inoltre inserirlo all’interno del proprio impianto anche in presenza di altri decoder di diversi operatori. Grazie al telecomando del decoder sarà possibile navigare all’interno dell’EPG di TivùSat, effettuare il normale zapping fra i canali, accedere alle applicazioni interattive disponibili.
LE PIATTAFORME SATELLITARI GRATUITE IN EUROPA
Freesat (Regno Unito)
Servizio di televisione gratuita via satellite, nato da una joint venture fra BBC e ITV, e commercializzato il 6 maggio 2008. E’ l‘alter-ego satellitare di Freeview l’operatore di televisione digitale terrestre gratuita, lanciato il 30 ottobre 2002 nel Regno Unito, e fondato da BBC, Crown Castle UK (oggi National Grid Wireless) e British Sky Broadcasting. Anche nel caso di Freesat, come in quello di Freeview, non sono necessari abbonamenti di sorta, basta equipaggiarsi con un ricevitore satellitare digitale (decoder costruiti sotto licenza Freesat). Fra i canali trasmessi, più di 80, ce ne sono al momento due in alta definizione (BBC HD e ITV HD). Sono più di 30, invece, le radio trasmesse su Freesat.
TNT Sat (Francia)
Il primo servizio satellitare in chiaro francese che trasmette dai satelliti Astra a 19,2° Est un bouquet di canali criptati per necessità relative ai diritti di trasmissione ma ad accesso completamente gratuito, fatto salvo il costo del ricevitore e della smart card (valevole per quattro anni). TNT Sat propone tutti i canali gratuiti di TNT, il servizio nazionale francese di tv digitale terrestre lanciato il 31 marzo del 2005, oltre a permettere di ricevere tutti i canali in chiaro, francesi e non, presenti sui satelliti Astra. Al momento sono ricevibili attraverso TNT Sat circa 21 canali nazionali (di cui 4 in alta definizione) ed un elevato numero di canali internazionali.
Fransat (Francia)
Eutelsat Communications, primo operatore satellitare europeo, ha annunciato a Luglio 2009 il lancio di Fransat, un nuovo servizio di accesso satellitare a tutti i canali free della Télévision Numérique Terrestre (TNT). Il servizio viene trasmesso tramite il satellite Atlantic Bird 3 e permette agli utenti transalpini di fruire del segnale digitale e della sua offerta anche nelle zone non coperte dal Digitale Terrestre via etere. Tale servizio è il secondo in Francia dove è già attiva un’offerta analoga: TNT Sat, trasportata tramite satelliti Astra.
Gli utenti francesi per accedere al servizio Fransat dovranno acquistare un kit, già in vendita sul mercato francese, composto da un decoder satellitare e una smart card di accesso Fransat.
L’offerta di Fransat replica quella del digitale terrestre francese, ovvero: 18 canali Free-To-Air in SD (standard definition) e 4 canali gratuiti in HD (TF1HD, France2 HD, Arte HD e M6 HD).
Fransat si rivolge essenzialmente al 10-15% degli utenti della Francia metropolitana che, una volta ultimato lo spegnimento della televisione analogica terrestre (30 novembre 2011), non sarebbero raggiungibili dalle infrastrutture del digitale terrestre o comunque avrebbero problemi di ricezione della TNT.
…e prossimamente in Spagna
Seguendo quanto accaduto in Gran Bretagna con Freesat ed in Francia con TNT Sat e Fransat, anche in Spagna il digitale terrestre potrebbe presto rivolgersi al satellite per raggiungere la totalità della popolazione. Il gruppo Hispasat, insieme all’operatore pubblico RTVE, ha proposto al governo spagnolo di utilizzare il proprio satellite posizionato alla posizione orbitale 30° Ovest per la diffusione dei canali del digitale terrestre spagnolo. Tale iniziativa sarebbe indirizzata principalmente alla copertura delle zone rurali (circa il 10% del territorio), zone dove la TDT non è ricevibile. Il progetto dovrebbe vedere la luce a partire dal 2010, contestualmente allo spegnimento delle trasmissioni analogiche.