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Calciomercato

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AW: Calciomercato

se ero io Moratti lo avrei mandato gia a fare in cu***** a quel pagliaccio Zingaro:smoke:
Questa battuta e troppo bella mi dispiace per gli amici interisti maaa e troppo bella e dovuto spingere il pulsante(danke) forse perche´ anche io avrei reagito cosi´:smoke:
 
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UFFICIALE: KAKA' E' DEL REAL

MADRID (Spagna) - Ore 02.25 - "La mia intezione era quella di continuare con il Milan, ma la crisi globale sta incidendo molto sulle decisioni di mercato dei club, in particolare sulle imprese come il Milan. Allora, ho parlato con la dirigenza del Milan e abbiamo concluso di comune accordo che sarebbe stato meglio per tutti optare per la mia cessione". Queste le prime parole di Ricardo Kakà da giocatore del Real Madrid rilasciate al Jornal Nacional, come riportato dal portale brasiliano Globoesporte.com, a poche ore dall'ufficializzazione del club spagnolo e del Milan in merito al passaggio del fuoriclasse verdeoro in maglia merengue per le prossime sei stagioni. "Il numero di maglia? Portare sulle spalle il numero 5 di Zidane sarebbe una grande responsabilità - ha poi aggiunto l'ex milanista - Lui è stato un grande giocatore, sia con la maglia del Real Madrid che con quella della nazionale francese, e io non vorrei utiizzare il suo stesso numero. C'è ancora un pò di tempo per decidere quale numero di maglia indosserò al Real".


Un'avventura, quella con il sodalizio più titolato di Spagna, che intriga non poco Kakà in virtù anche della rivalità fra la Casa Blanca e gli acerrimi rivali del Barcellona, protagonisti del 'triplete' nella stagione appena terminata dopo i trionfi in Champions, Liga e Copa del Rey: "Il Real Madrid è una sfida molto importante - ha spiegato il Pallone d'Oro 2007 nella conferenza stampa allestita a Recife, secondo quanto si legge sulle pagine online di Marca e As - Il Real vuole ritornare a vincere molti titoli. Mi auguro di interrompere l'egemonia del Barça con la mia nuova squadra. Il Real ritornerà ad essere di nuovo protagonista sia in Spagna che in Europa. Florentino Perez sta costruendo una squadra molto competitiva, per questo ho scelto il Real Madrid. Arrivo a 27 anni a Madrid - ha sottolinato Kakà - come uno dei migliori giocatori del mondo che ha già vinto tutto in carriera. Al Real, però, non ho ancora conquistato niente: questa sarà una nuova motivazione per me. Beckham mi aveva detto che il Real Madrid è un club fantastico per giocare. Per me sarà un onore giocare insieme a dei giocatori 'storici' come Raul e Casillas".

Infine, un ultimo saluto al suo ex club: "I miei vincoli professionali con il Milan sono finiti, ma il vincolo affettivo non finirà mai - ha dichiarato la nuova stella merengue come riporta Gazzetta.it - So che i tifosi rossoneri sono tristi. Loro piangono, e anch'io piango. Al Milan devo tutto. Mi ha portato in Europa, mi ha costruito intorno un progetto calcistico e mi ha aiutato a diventare il numero uno al mondo. Con il Milan ho conquistato il Pallone d'Oro. Con Berlusconi ho avuto un ottimo rapporto e con Galliani c'é sempre stata chiarezza e onestà - ha concluso Kakà - Insieme, ad esempio, abbiamo deciso l'inverno scorso di far cadere l'ipotesi Manchester City".

Kakà verrà presentato dal Real Madrid al Santiago Bernabeu, alla presenza di Florentino Perez e del presidente onorario Alfredo Di Stefano, al termine della Confederation Cup, la manifestazione pre-Mondiale che il fantasista brasiliano disputerà con la maglia della propria selezione dal 14 al 28 giugno in Sudafrica.

ore 00:30 - Comunicato ufficiale del Milan: "Dalla prossima stagione Kakà giocherà nel Real Madrid. L’A.C. Milan ringrazia l’uomo Kakà e il grande campione Kakà per il suo contributo decisivo alle tante vittorie conseguite nei sei anni del suo impegno rossonero. La perdita tecnica, pur grave, potrà essere colmata. Sarà invece molto difficile riempire il vuoto che lascerà l’uomo Kakà, fulgido esempio di serietà, di impegno e di professionalità. L’A.C. Milan, interpretando i voti dei dirigenti, dei giocatori e dei sostenitori rossoneri, formula a lui i più cordiali ed affettuosi auguri per il proseguimento della sua carriera sportiva".

ore 00:27 - Comunicato ufficiale del Real Madrid: "Ricardo Izecson dos Santos Leite, Kakà, è un giocatore del Real Madrid dopo l'accordo trovato con il Milan. Il calciatore brasiliano ha superato brillantemente tutte le visite mediche. Kakà ha firmato con il Real Madrid un contratto per le prossime sei stagioni".

ore 00:20 - Il presidente del Real Madrid, Florentino Perez, ha annunciato ad una radio iberica, 'Onda Cero', nella trasmissione 'Al primer toque', l'acquisto di Ricardo Kakà, ormai ex Milan. Secondo quanto riporta l'edizione online di 'As' Perez ha dichiarato: "Kakà ha firmato per il Real Madrid". Anche l'altro quotidiano sportivo iberico 'Marca' annuncia il passaggio di Kakà alla 'Casa Blanca. Il brasiliano ha firmato un contratto di sei anni da nove milioni di euro netti a stagione. Al Milan vanno 64,5 mln, mentre 2,7 al San Paolo per i diritti di formazione. Kakà ha firmato il contratto alle ore 00:16 ora italiana.



Quello realizzato domenica 31 maggio 2009 al Franchi contro la Fiorentina, è stata l'ultima perla che Ricky Kakà ha realizzato con la maglia del Milan. Il fuoriclasse brasiliano, uno dei migliori interpreti del calcio mondiale che abbiano mai calcato i prati verdi del Belpaese, dalla prossima stagione indosserà la camiseta merengue del Real Madrid dopo sei stagioni di trionfi indelebili con il club di via Turati. Kakà, sbarcato a Milanello nell'estate del 2003 dal San Paolo per 8,5 milioni di euro su consiglio del nuovo allenatore del 'Diavolo' Leonardo, ha collezionato 270 caps sulla sponda rossonera del Naviglio realizzando 95 reti, e mettendo in bacheca una Champions League, un Mondiale per Club, due Supercoppe Europee, uno Scudetto e una Supercoppa Italiana, oltre al Pallone D'Oro conquistato nel 2007. Un campione a tutto tondo, sia in campo che fuori dal rettangolo di gioco, acclamato a squarciagola durante tutti questi anni dagli aficionados del Milan e applaudito anche dai tifosi avversari per la sua bravura e lealtà. Il prototipo del calciatore 'moderno', che fa della tecnica in velocità il suo cavallo di battaglia, non ha resistito al rinomato sex appeal del Real dopo il 'no' secco a gennaio ai petrodollari del Manchester City: al Santiago Bernabeu brillerà un'altra accecante stella da stanotte, per buona pace del popolo di fede rossonera e del calcio italiano.
 
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Kaka´ecco la verita'...

La voce del Tifoso, Davide Bin, nella rubrica "Visto dalla Curva"
La Gazzetta dello sport di domenica conteneva un articolo che può risultare molto interessante per trovare una spiegazione e una chiave di lettura alle incomprensibili scelte di mercato rossonere: in esso si sosteneva una teoria apparentemente irrazionale ma che ha un fondamento logico, ovvero che vendendo Kakà e tenendo Ronaldinho, il Milan non perderebbe sul piano dell'immagine, in quanto all'estero le prestazioni dei giocatori contano meno, vale più che altro la cosiddetta "immagine" dei calciatori e in questo senso Ronaldinho "tira" come e più di Kakà, essendo il secondo giocatore più conosciuto al mondo dopo Beckham (casualmente entrambi al Milan in questa seconda fase di stagione...). In pratica, grazie a Dinho e allo Spice boy, la società rossonera ha avuto risultati egregi sul piano dell'immagine fin dal ritiro invernale di Dubai, anche se da quel momento la stagione è diventata negativa sul piano dei risultati, mentre un giocatore come Kakà non sembra essere la prima scelta per un'azienda che vuole investire nel calcio, visto che giocatori come Totti, Buffon, Del Piero, Gattuso e Cannavaro hanno più visibilità e più riconoscibilità. A confermare la tesi è il vice-direttore comunicazione del Milan, Giuseppe Sapienza, che afferma che con Ronaldinho il Milan ha stimato un incremento del fatturato di qualche punto percentuale, ovvero una cifra importante per un'azienda come il Milan che supera i 230 milioni di Euro di fatturato e di questo non si può non tenerne conto. In parole povere la situazione è questa: vendendo Kakà e tenendo Ronaldinho, il Milan incassa di più per la cessione del giocatore e non ne risente più di tanto sul piano dell'immagine soprattutto all'estero, mentre la strategia opposta (tenere Kakà e vendere Ronaldinho) porterebbe sicuramente meno soldi nelle casse societarie e sarebbe un'operazione negativa dal punto di vista della visibilità all'estero. Volete che una società come il Milan, ormai più attenta al marketing e ai fatturati che ai risultati sportivi si lasci scappare un'occasione del genere, ovvero sistemare il bilancio senza risentirne sul piano dell'immagine, soprattutto nel mondo? In fondo stiamo parlando di una dirigenza che, per bocca del suo massimo esponente (ovvero Adriano Galliani, visto che la carica di presidente è vacante), non più tardi di qualche settimana fa si vantava del fatto che il Milan era richiesto in tutto il mondo per amichevoli ed esibizioni e stava giocando una "prestigiosissima" partita in Albania, mentre l'Inter si apprestava a vincere lo scudetto e il Barcellona stava completando una fantastica tripletta (campionato, Coppa del Re e Champions League), ma cosa volete che siano uno scudetto o una coppa di fronte alla visibilità mondiale e alla possibilità di vendere magliette e raccattare sponsorizzazioni?

Per chi ha una visione meno commerciale e più sportiva del calcio, una realtà del genere è agghiacciante; personalmente ho sempre pensato che il primo obiettivo di una squadra debba essere quello di vincere partite e trofei, poi tutto il resto viene di conseguenza e la visibilità all'estero si dovrebbe guadagnare grazie alle vittorie; lo insegna il Barcellona, che ha vinto tutto proprio liberandosi del secondo giocatore più conosciuto al mondo (Ronaldinho) e di Deco e puntando sui giovani e sui giocatori provenienti dal vivaio, mentre il Milan si appresta a vendere uno dei giocatori più forti e decisivi del panorama mondiale senza troppi rimpianti, perchè preferisce tenere chi permette di incrementare il fatturato. Economicamente parlando la cessione di Kakà è un affare, sportivamente potrebbe rivelarsi un devastante boomerang, soprattutto nel caso in cui i milioni di euro ricavati non venissero adeguatamente reinvestiti; le statistiche dimostrano che con Kakà in campo il Milan ha un rendimento ben diverso e più positivo rispetto a quando lui non c'è, ma evidentemente in Via Turati si guardano altre statistiche e (parole di Berlusconi), si vuole puntare forte sul rilancio di Ronaldinho, "cocco" del presidente e "gallina dalle uova d'oro" dal punto di vista economico, scaricando il "poco visibile" Kakà ma anche i tifosi del Milan, quelli veri, quelli che riempiono San Siro e comprano abbonamenti alle pay-tv, ai quali non interessa l'immagine del Milan nel mondo ma le immagini delle partite e che a un Ronaldinho che "tira" sul piano del marketing e del merchandising preferiscono i tiri di Kakà, quelli che gonfiano la rete, fanno vincere partite e trofei e delirare i tifosi, ma a quanto pare il calcio è diventato un'altra cosa, anche se i tifosi faticano a capirlo e non si può dar loro torto!

:wacko1::wacko1::wacko1::wacko1::wacko1:
 
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Le amnesie di monsieur Blanc

Che strano mondo è quello del calcio. Un mondo in cui l’attuale Amministratore Delegato della Juventus proprio sembra non capire - in una intervista rilasciata al solito giornaletto rosa - il perché di tanta fatica in una stagione che il giornalista non esita a definire travagliata.

Ma partiamo dalla fine dell’intervista. Il Dott. Blanc, nel mentre rilascia dichiarazioni euforiche - a nostro modo di vedere di circostanza - sul buon lavoro svolto in questi tre anni, sostiene che è opportuno non fare proclami sul prossimo futuro, li definisce pericolosi. Non vi è alcun dubbio, pertanto, che la lezione subita nel corso del campionato appena trascorso abbia prodotto dei risultati. Come non dimenticare, infatti, gli editti su una Juve il cui obiettivo era in principio quello di puntare alla zona champions, in seguito di pretendente al titolo, poi da secondo posto ed infine da zona champions nuovamente. Non c’è che dire, questa è una società dalle idee chiare!

Chiarezza di intenti che appare in tutta la sua drammaticità nel momento in cui l’intervistatore ricorda all’A.D. che tre allenatori in tre anni sono tutt’altro che figli di un progetto serio, nonché cosa mai accaduta alla fu Juventus. A proposito di progetto: Blanc tiene a sottolineare che il famoso progetto di 5 anni non esiste più. E si, adesso il percorso non è più lo stesso e chissà quanti anni ancora serviranno per rivedere una Juve come quella targata campionato 2005/2006. Ma che importa, la Juve è una società con i conti a posto, che ha saputo valorizzare i propri giovani e che per prima si sta adoperando per la costruzione di un proprio stadio (Blanc dixit).

Bene, sul capitolo stadio – progetto avviato da altri - riteniamo opportuno attendere gli eventi. Non vorremmo fare disfattismo ma anche in questo caso nutriamo il sensato dubbio che il nostro caro A.D. ci serberà delle sgradite sorprese. Vuoi vedere che anche questa volta i fatti ci daranno ragione?

Sulla valorizzazione dei giovani proprio ci riesce difficile capire quali siano i soggetti interessati. Gli unici che abbiamo fin qui visto in azione sono quelli lasciati in eredità dalla vecchia gestione. Di certo non faremo un torto a nessuno ricordando invece alcuni tra i grandi acquisti, indubbiamente il sogno di ogni tifoso, che il Dott. Blanc ci ha regalato: Boumsoung, Andrade, Almiron, Poulsen, Tiago, Mellberg, Salihamidzic, Grygera ed il sempre verde Cannavaro. Che gran visione del calcio! E sono sicuramente tali evidenti capacità gestionali che portano il caro A.D. ad affermare che il solo nome di Marotta offende le grandi capacità messe in luce nel corso di questi stupendi tre anni. Mi verrebbe quasi da pensare che quegli ingrati tifosi della Juve hanno avuto una gran fortuna nell’estate del 2006!

Ultimo capitolo riguarda le affermazioni sui conti della Juventus. Le uniche plusvalenze realizzate dall’attuale società sono quelle ottenute grazie alla campagna svendite dell’estate 2006. Dai giocatori acquistati sotto la nuova gestione nutriamo il significativo timore che si potranno registrare – ed i primi casi hanno detto proprio questo - solo minusvalenze. Non dimentichi, il Dott Blanc, che è sua responsabilità il depauperamento dell’intero aumento di capitale - 105 mln di euro - con degli acquisti facilmente definibili fallimentari. Non dimentichi Dott. Blanc, quell’aumento di capitale è stato sostenuto per un 40% dagli azionisti di minoranza. Chissà che un giorno non sarà costretto a renderne conto.

Infine, non vorremmo fare un torto all’ex organizzatore di tornei di tennis allorquando, per rafforzare il concetto espresso da Platini sulla necessità di mantenere bilanci equilibrati, si pone e pone la domanda: quante squadre con i bilanci a posto hanno vinto gli ultimi campionati? La risposta ci permettiamo di suggerirla noi: la Juventus della precedente gestione .
 
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:hellSALVE DOMEEE cosa compera MORATTI?????:hellBEE COME LO CONOSCONO QUASI TUTTI FARA´ SEMPRE LA SOLITA SPESA:=PENZONATI;ANTICAPPATI;BUFFONI;MUTILATI; E POI SI LAMENTA CHE ARRIVA SOLO AI QUARTI IN CHAMPION?????????:wacko1::whistle2::whistle2::whistle2::whistle2:
 
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Leonardo: "Kakà ci mancherà tanto"

Il tecnico del Milan: "E' stato un calciatore straordinario. Ognuno di noi gli vuole bene, è un simbolo. Questo non vuole dire che i contatti cesseranno, anzi, resteranno vivi". Intanto Galliani va alla caccia di Dzeko

MILANO, 9 giugno 2009 - "Faremo di tutto per trattenere Kakà" (e Pato, ndr), aveva dichiarato una lunedì primo giugno nella conferenza stampa di insediamento sulla panchina del Milan a San Siro, dopo l'addio choc di Carlo Ancelotti (video). E adesso lo choc è dilagante, dopo la cessione di Kakà al Real Madrid. "Ricardo ci mancherà" ha ripetuto a Sky che lo ha contattato al termine di una giornata di lavoro a Coverciano, dove il neo tecnico del Milan sta svolgendo il corso da allenatore.
affetto — "Naturalmente mi mancherà tanto, mancherà a tutti noi come giocatore e persona. - ha aggiunto il tecnico -. È stato un calciatore straordinario. Ognuno di noi gli vuole bene, è un simbolo. Questo non vuole dire che i contatti cesseranno, anzi resteranno vivi".
arriva dzeko? — Affetto condiviso da tutti; tifosi in prima fila, arrabbiati con la soietà, accusata di avere venduto una bandiera del Milan. E Adriano Galliani si è affrettato a dare una svolta anche al mercato di entrata per non deludere ulteriormente il popolo rossonero. "Dzeko ci piace, ora aspettiamo il Wolfsburg..." ha dichiarato 'amministratore delegato del Milan che ha così confermato l'interesse dei rossoneri per l'attaccante dei campioni di Germania. E anche l'incontro avvenuto in Bosnia, vicino Sarajevo, tra lui e il padre del giocatore. Insomma, l'accordo tra Dzeko e il Milan sarebbe già cosa fatta, ma per adesso il Wolfsburg non sembra intenzionato a cederlo.
pato resta — E Pato? Le voci di mercato riguardano anche lui, ma questa volta Galliani, è stato categorico: "Non è incedibile, ma incedibilissimo".

:dance3::dance3::dance3::dance3:
 
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IBRA-BARCA: CI SIAMO!

Dopo la partenza di Kakà verso il Santiago Bernabeu, anche Zlatan Ibrahimovic starebbe per salutare il Belpaese destinazione Spagna. Stando a quanto riporta stamani il 'Mundo Deportivo', il fuoriclasse svedese sarebbe infatti ad un passo dal trasferimento al Barcellona dopo le tre stagioni trascorse a Milano sulla sfonda interista del Naviglio. Non basterebbero il tris di scudetti e l'ultimo titolo di capocannonieere a Ibra per convincerlo a proseguire la propria avventura in nerazzurro: troppo forte la voglia di calcare il prato verde del Camp Nou e dare così l'assalto alla tanto agognata Champions League.

Inter e Barça avrebbero trovato l'accordo sulla base di 10 milioni di euro, con l'inserimento nella trattativa del cartellino di Samuel Eto'o, valutato dal club blaugrana attorno ai 50 mln. Rispetto ai rumors della scorsa settimana a seguito del colloquio catalano fra Moratti e il 'collega' Laporta, che parlavano di una richiesta della Beneamata di 40 mln di euro più il bomber camerunense, un deciso passo indietro è stato compiuto dalla società di Via Durini. Il Barcellona, anche per questioni di bilancio, vorrebbe chiudere l'affare entro il 30 giugno.

I campioni di Spagna e d'Europa in carica avrebbero trovato anche l'intesa con il management del giocatore e, per il positivo esito della trattativa, mancherebbe solo il 'si' di Eto'o, pedina che solletica non poco la fantasia del tecnico nerazzurro Mourinho. Il vice-Pichichi della Liga, in scadenza con il Barcellona nel 2010, negli ultimi giorni avrebbe aperto all'Inter dopo il faccia a faccia di lunedì fra il suo agente e il ds azulgrana Begiristain. L'unico ostacolo al momento per lo sbarco alla Pinetina di Eto'o rimane l'ingaggio, visto che l'ex punta del Maiorca chiede al patron Moratti 65 milioni di euro complessivi per i prossimi cinque anni.
 
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ESCLUSIVO AGENTE MAICON: "NEL CALCIO DI OGGI NESSUNO E' INDISPENSABILE"

Ibra, ma non solo. In casa Inter c'è un altro pezzo da novanta che farebbe la gioia di numerose squadre europee. Stiamo parlando di Maicon Douglas Sisenando, da tempi non sospetti nel mirino di Chelsea e Real Madrid, pronte a fare breccia nelle resistenze di Moratti, sfruttando magari un piccolo malcontento del giocatore brasiliano. Intervistato in esclusiva da calciomercato.it, l'agente del nazionale verdeoro, Antonio Caliendo, ha parlato di una situazione in divenire per il suo assistito.

"Ogni giocatore vorrebbe un presidente come Moratti. Maicon ha ancora 4 anni di contratto con l'Inter. Tuttavia, ritengo che il giocatore non abbia ricevuto le attenzioni che avrebbe meritato. Al rientro dagli impegni con la nazionale - continua Caliendo a calciomercato.it -, faremo un punto della situazione. Il pressing di Chelsea e Real Madrid? Abbiamo alcune opzioni, ma vedremo prima cosa succede con l'Inter. Evidentemente ora la dirigenza dell'Inter è presa da altre questioni... Nel calcio di oggi, penso che non esistano più giocatori indispensabili, tutto si vende e tutto si compra in presenza di offerte importanti che possano far bene ai bilanci. Se c'è convenienza, si cede tutto". Come dimostra anche il blitz in Spagna di Moratti per Ibrahimovic. "Di solito quando si muove un presidente vuol dire che si è vicini ad una chiusura...".
 
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Maicon e Ibra hanno voglia di Real

L'Inter rischia di perdere entrambi

Dopo Kakà, dopo il Milan, adesso è il turno dell'Inter. Che, come accaduto ai cugini rossoneri, potrebbe perdere i due più grandi artefici dei recenti successi nerazzurri. Ibrahimovic e Maicon, infatti, vogliono essere ceduti e ormai non fanno più mistero dei loro desideri. Mino Raiola, agente dello svedese, dopo aver parlato con il Barcellona è ora in contatto con il Real che sarebbe destinazione gradita anche a Maicon, sempre più insofferente.


"Sono triste, mi sento trattato come uno qualsiasi. Vedo che l'Inter si preoccupa di accontentare solo Ibra e non mi sta bene. Per questo ho chiesto al mio procuratore Antonio Caliendo di farmi sentire felice come Kakà che ha lasciato una grande squadra ed è passato ad un altro grande club": le dichiarazioni di Maicon, rilasciate dal Brasile alla Gazzetta dello Sport, preannunciano un addio che soltanto qualche settimana fa sembrava impossibile. Maicon, che ha un contratto in scadenza nel 2012 a 3,5 milioni di euro netti l'anno, sogna il Real ma sarebbe disposto anche a raggiungere Ancelotti al Chelsea.
Situazione analoga a quella di Ibrahimovic sul quale il Barcellona non molla la presa. L'ultima notizia apparsa sul MundoDeportivo (affare fatto con l'Inter per Eto'o e 10 milioni) non trova però fondamento, mentre non è mistero che Mino Raiola sia stato a Madrid per sondare il terreno con Florentino Perez che, però, al momento ha soprattutto una priorità: dopo aver strappato Kakà al Milan, prendere Cristiano Ronaldo dal Manchester United.
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E ALLORA VATTENE! detto da un interista che ti adorava fino a ieri. Basta con questi viziati, cercasi uomini veri e non pupazzi in mano ai loro procuratori. Uomini tipo il capitano..che io mi ricordi Zanetti non si è mai sentito per queste buffonate! Forza inter! Adios Maicon
i giocatori del brasile dopo che diventano milionari diventano infelici,strana malattia contagiosa pure........Moratti fatti pagare i danni e mandali a casa.
:ireful2::ireful2::ireful2::ireful2::ireful2::ireful2:
 
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grazie cobra ma e cosi o no e si che hanno il presidente più spendaccione d'europa, senza di lui giocherebbero ancora altobelli e quell'immenso fuoriclasse che tanto ha fatto per la squadra tale evaristo becalossi.

:thank_you::thank_you::thank_you::thank_you:
finalmente na cosa esatta detta da un`interista
 
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purtroppo il Calcio italiano e`finito...vedi che non compriamo + nessuno??
anzi se ne vanno la maggiorparte per motivi di tasse..e poi diciamolo che in italia la pressione e`troppa ..vedi la Spagna,L`Inghilterra e tutta un`altra cosa
 
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La Signora vola a Stoccarda

La Juventus stringe per Serdar Tasci. Stando a quanto riporta 'TuttoSport', la dirigenza bianconera sarebbe volata in Germania per chiudere con lo Stoccarda l'acquisto di Serdar Tasci, il 22enne difensore tedesco di origine turche seguito da qualche mese a questa parte dal club di Corso Galileo Ferraris. Nella trattativa potrebbero essere inseriti i cartellini di Trezeguet, Poulsen e Mellberg. Intanto, per il reparto avanzato, spunta la pista Marouane Chamakh, attaccante marocchino classe '84 in forza ai campioni di Francia del Bordeaux.

........tasci sua:wacko1::wacko1:
 
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Lippi, stranieri via? Per me va bene

Serie A in declino? 'Per me piu' stranieri vanno via, meglio e'', sorride Marcello Lippi. Dopo il passaggio di Kaka' al Real Madrid il ct della Nazionale ha risposto a una domanda sulla possibilita' che la serie A italiana venga progressivamente impoverita dalla perdita di forti giocatori stranieri. E ha spiegato: 'Diciamo che come ct della nazionale piu' giocatori italiani ci sono e meglio e''.

BRAVOOOOOO LIPPI :hell:hell:hell:hell
 
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MAICON IL 'RIBELLE': "SONO TRISTE, VADO VIA"​

Scoppia la grana Maicon all'Inter. Dopo le dichiarazioni rilasciate da Antonio Caliendo, procuratore del giocatore, a Calciomercato.it, che aveva parlato di scarsa attenzione da parte dell'Inter nei confronti del suo assistito, è lo stesso giocatore ad uscire allo scoperto. Intervistato da 'La Gazzetta dello Sport', Maicon si scaglia contro la società nerazzurra: "Da tre anni l'Inter mi tratta con indifferenza. Forse perché sono tutti preoccupati di accontentare Ibrahimovic. Sono stanco di essere trascurato". Dichiarazioni che non lasceranno sicuramente indifferenti i dirigenti nerazzurri, già alle prese con tutte le voci riguardanti Zlatan Ibrahimovic. Continua il brasiliano: "Ho chiesto al mio procuratore Caliendo di fare tutto il possibile per restituirmi la felicità. Cerco gioia, nell'Inter o in un'altra società". Si è molto parlato del corteggiamento del Real Madrid: "E invece ho detto subito che sarei rimasto volentieri all'Inter per vincere questa benedetta Champions League. Come vedete le buone azioni sono tutte del sottoscritto. Un atteggiamento che mi fa soffrire". Maicon non risparmia neanche lo staff medico dell'Inter: "I medici del Brasile hanno subito capito quali erano i miei problemi fisici. Sono migliorato più nei sette giorni con i dottori della Seleçao che negli ultimi due mesi all'Inter. Non posso non riflettere su questo aspetto". Il terzino potrebbe ritrovarsi la prossima stagione come compagno di squadra il connazionale Kakà nel Real Madrid: "L'ho visto felice. E' passato da un grande club a un altro grande club. Io voglio sentire addosso la stessa felicità di Kakà. Chiedo troppo?". La palla passa ora all'Inter e, eventualmente, ai club interessati al giocatore. Real Madrid e Chelsea su tutti.
 
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