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Per la Juve niente giorno di riposo: servono lezioni di ripetizione

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Per i bianconeri niente giorno di riposo: servono lezioni di ripetizione
TORINO, 1 febbraio - Due giorni per guardarsi attorno, una presa di fiato lunga i 90 minuti giocati contro la Lazio, da oggi la piccola grande rivoluzione di Zaccheroni. Annullato il giorno di riposo previsto per il dopo Juve-Lazio e in vista di Livorno-Juve in programma sabato sera all’Ardenza: tutti in campo sfruttando la prima settimana intera di lavoro a disposizione. È anche un segnale, quello che vuole lanciare Zaccheroni. I colloqui individuali, ma anche il lavoro più intenso che si può, infortuni permettendo.

Ha visto quel che doveva nella gara scialba contro i biancocelesti e sfruttando qualche rientro (Caceres) il nuovo tecnico ha notato «qualche piccolo passo avanti» anche dai brasiliani chiede a Del Piero un lavoro «più da seconda punta, vicina ad Amauri»: quel che è certo è che contro il Livorno Zac vuole portare qualche cambiamento sostanziale. Che possa trattarsi del passaggio ad una difesa a tre potrebbe anche essere sfruttando lo slalom tra assenti e rientranti. «A Livorno qualcosa di nuovo ci sarà». E da domani a Vinovo i segnali di inversione tecnico-tattica potranno cominciare ad essere leggibili.
 
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Juve-Benitez, il Liverpool minaccia denuncia alla Uefa


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PARLA ZAC


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Arruolato Alberto Zaccheroni come traghettatore fino a giugno, per la prossima stagione Link ist nicht mehr aktiv. sarà con ogni probabilità Rafa Benitez. Il manager del Liverpool avrebbe già dato la sua parola a Blanc.

I Reds, però, hanno inviato una lettera in corso Galileo Ferraris, chiedendo spiegazioni sul tentativo di strappare loro Benitez, legato fino al 2014. "Siamo pronti a rivolgerci all'Uefa", ha detto un dirigente al "News of the World". "Se chiunque in nome e per conto della Juventus avesse davvero contattato Benitez senza il nostro permesso, avrebbe contravvenuto ai regolamenti internazionali. Come società abbiamo quindi ritenuto doveroso inviare una cordiale lettera alla Juventus, avvertendola che, se tale approccio venisse confermato, saremmo pronti a denunciarne il comportamento scorretto", hanno fatto sapere da Merseyside.

Quanto al diretto interessato, Benitez ha rilasciato una dichiarazione sul sito ufficiale del club inglese, ribadendo il suo impegno verso la sua attuale squadra: "Ho un contratto a lungo termine con il Liverpool e ripeto quello che ho detto venerdì, e cioè che sono felice di essere qui e il mio unico obiettivo è fare al meglio il mio lavoro portando il Liverpool tra le prime quattro. Al contrario di quanto si è scritto in Italia, voglio mettere assolutamente in chiaro che non ho nessun accordo con la Juventus e non ho incontrato nessun rappresentante della Juventus né di altri club".
 
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Buffon, obiettivo Champions: "Non abbiamo più alibi"



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ALLENANMENTI A VINOVO. FOTO

La parola, dopo i famigerati colloqui individuali che sanno di psicoanalisi post esonero in questa Link ist nicht mehr aktiv.priva di identità, va adesso a Gianluigi Buffon. Dopo l'addio a Ciro Ferrara è arrivato il tempo di rialzarsi. Nessun alibi, nessuna giustificazione. "Noi giocatori - dice in conferenza stampa il portiere bianconero - dobbiamo sapere che dopo il cambio in panchina non abbiamo più alibi". Alberto Zaccheroni, secondo Gigi, è un "allenatore di grande esperienza e ha vinto tanto".

Il passaggio, certo, non deve essere stato indolore: "Purtroppo per gli allenatori quando le cose vanno così è più facile cambiare una persona piuttosto che 25 - spiega -. Però quando questi giocatori hanno un senso di responsabilità spiccato, devono sapere che non ci sono più alibi. Mi spiace perché ha pagato dazio il nostro allenatore e amico. Non si può rimanere insensibili davanti a un fallimento globale, ma conoscendo Ciro so che in meno che non si pensi si prenderà le sue rivincite".

L'obiettivo scudetto, declamato a inizio stagione dal presidente Jean Claude Blanc, è ormai una mera illusione. La qualificazione Champions, invece, non può mancare. "Se mi guarderò intorno se non centreremo la Champions League? Non ho riflettuto su questa ipotesi perché non ho preso in considerazione la possibilità che la Juve non vada in Champions League - risponde l'estremo difensore -. Con il collettivo che abbiamo possiamo arrivare nelle prime tre posizioni, ma per farlo è chiaro che noi dobbiamo essere pronti a recepire quello che chiede il mister".
 
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Lippi: «Juve? Penso ai Mondiali. Zac può fare bene»

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Il ct della Nazionale: «È un allenatore di buona esperienza, a me adesso interessa solo fare bene in Sudafrica, la squadra è fatta al 70 per cento. A maggio prenderò le mie decisioni. Brasile 2014? Sarebbe bellissimo»
CATANZARO, 3 febbraio - Allenatore o direttore tecnico della Juve? O presidente, sulle orme di Giampiero Boniperti? Marcello Lippi, a Catanzaro per il premio Ceravolo, si mantiene sul vago di fronte alle domande sul suo futuro dopo i mondiali in Sudafrica. «Queste sono cose - dice - che non contano niente. Adesso bisogna pensare solo ai mondiali». Insomma, la Juve adesso sta bene con Zaccheroni: «In questo momento un allenatore di buona esperienza che può fare bene».
MONDIALE - «Quello che conta è solo il mondiale 2010. A me interessa solo fare un buon mondiale in Sudafrica. Le sorprese non sono tali se vengono rivelate. Bisogna aspettare il momento giusto. Posso dire che ci sono tante idee in testa, ma per il 70% la Nazionale è fatta. Ci sono sei o sette giocatori sui quali dovrò decidere, da scegliersi fra la ventina che sto seguendo e che stanno giocando molto bene. A maggio sceglierò quelli nelle condizioni migliori. Nel frattempo - conclude il ct azzurro - è giusto che ognuno si sbizzarrisca sponsorizzando il proprio beniamino. Ripeto: a maggio prenderò le mie decisioni» La Calabria ha regalato tre campioni del Mondo a Lippi. «Iaquinta, Gattuso, Perrotta: sono stati tutti giocatori importanti, molto importanti e spero che lo siano ancora».

BRASILE 2014 - Marcello Lippi ha fatto un "pensierino" ai mondiali del 2014 come allenatore della Nazionale che si giocheranno in Brasile? Il giornalista Italo Cucci, davanti alla platea della seconda edizione del premio sportivo Nicola Ceravolo, a Catanzaro, approfitta per chiedere al ct degli azzurri quello che forse è un desiderio di tutti quelli che fanno il suo mestiere (e probabilmente anche di chiunque si occupi a vario titolo di calcio): partecipare ad un Mondiale in Brasile. Lippi, però, non si scompone. «Il futuro in Nazionale - dice - è legato a come vanno le cose. per quanto mi riguarda, non sono abituato a guardare a lunghissima scadenza. Certo essere ai mondiali in Brasile sarebbe una cosa bellissima. Ma ora penso solo ai Mondiali in Sudafrica - aggiunge il ct -. E devo dire che c'è una grande determinazione a provare ancora le emozioni di Germania 2006».
 
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Chiellini: "Niente Manchester, rinnovo con la Juve"

Il difensore non sembra intenzionato ad accettare le sirene di City e United.


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Né City, né United: Giorgio Chiellini sembra respinge al mittente le offerte provenienti da Manchester e si dice pronto a discutere il rinnovo del contratto con la Juventus. Il difensore, legato alla società di Corso Galileo Ferraris fino al giugno 2013, ha rivelato di aver programmato un incontro con la dirigenza per prolungare ulteriormente la sua permanenza in bianconero.

“Si scrivono tante cose e si sentono tante voci: per quanto mi riguarda, può far piacere l’interesse di grandi squadre ma non ho intenzione di lasciare la Juve – ha spiegato Chiellini al canale tematico della Vecchia Signora – Qui sto bene, spero di rimanere a lungo e di prolungare il rapporto con la società: credo che lo faremo quest’estate”.

Dall’anno prossimo l’Azzurro potrebbe peraltro fare reparto con il “Bleus”, ovvero Link ist nicht mehr aktiv.: “Secondo me Mexes è un ottimo giocatore e pur essendo giovane ha già esperienza e qualità internazionali - ha aggiunto Chiellini - In Italia è uno dei difensori che ho sempre apprezzato”.

Detto di Chiellini e Mexes, la Juve sta lavorando anche per confermare Martin Caceres: il giocatore è in prestito dal Barcellona, con diritto di riscatto a favore dei bianconeri fissato a 13 milioni di euro, cifra che in Corso Galileo Ferraris ritengono però eccessiva. Così la dirigenza piemontese sta cercando di abbassare il prezzo del riscatto, puntando anche sul fatto che in Catalogna il giocatore non è tra i prediletti di Josep Guardiola. Missione non facile, dunque, ma tutt’altro che impossibile.
 
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Sissoko: «Juve, con Zaccheroni parte una nuova era»

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Il maliano usa parole di miele per il nuovo allenatore bianconero: «Ha grande esperienza, parla molto con noi e lavora tanto sulla tattica. Sicuramente porterà qualcosa di nuovo. Sono convinto che usciremo presto dalla crisi e già a Livorno lo dimostreremo»
VERONA, 4 febbraio - Momo Sissoko guarda con ottimismo al futuro della Juve. Il maliano, che a Livorno non potrà essere in campo a causa della squalifica rimediata contro la Lazio, è convinto che l'arrivo di Alberto Zaccheroni darà la scossa necessaria a uscire dalla crisi: «È vero che quando Zaccheroni è arrivato ha trovato una squadra un po' scarica di testa - dice il centrocampista, che insieme con David Trezeguet e Zdenek Grygera è a Verona per la Fiera Agricola ospite dello sponsor bianconero New Holland - ma sono sicuro che stiamo uscendo dalla crisi e già a Livorno lo dimostreremo».

Alla base dell'auspicata rinascita bianconera, secondo Momo, c'è proprio Zaccheroni. Per il nuovo tecnico il maliano ha parole di zucchero: «È un allenatore di grande esperienza - afferma con convinzione -. Parla molto con noi giocatori, lavora tanto sulla tattica e sicuramente porterà qualcosa di nuovo. Con lui comincia una nuova era». La speranza è condivisa dagli scettici tifosi della Vecchia Signora.

Come già Gigi Buffon ieri, anche Sissoko è convinto che gli obiettivi della Juventus sia essenzialmente la qualificazione diretta alla prossima Champions: «Vogliamo la Champions League, quindi dobbiamo arrivare nelle prime posizioni». Nessun cenno, come si può vedere, all'Europa League.
 
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Juve: Pazzini e Dzeko sono caldi

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Pronti 50 milioni da spendere, il club bianconero cerca un bomber: l'alternativa è Giuseppe Rossi. Per la difesa gli obiettivi sono Bonucci e Mexes, Drenthe sulla fascia
TORINO, 5 febbraio - La Link veralten (gelöscht)nelle scorse settimane ha realmente bussato alla porta della Link veralten (gelöscht), facendo presente il proprio interesse (in chiave estiva). Una mossa importante, perché arrivata nei giorni in cui sembrava reale la prospettiva di un passaggio del “Pazzo” al Chelsea. La Juve ha voluto anticipare i tempi per evitare la fuga di un talento a cui punta. Link veralten (gelöscht) vale sui 20 milioni, molto dipende dalle eventuali contropartite tecniche.
DZEKO - Più caro è Link veralten (gelöscht), che d’altronde rappresenta il vero pezzo pregiato del prossimo mercato. Il bosniaco sogna il Milan, ma ha mercato soprattutto in Inghilterra (Chelsea e Manchester United). Alla Juve è stato offerto da un mediatore internazionale vicino al Wolfsburg e poi sono noti i rapporti di amicizia tra Silvano Martina (agente di Buffon e in ottimi rapporti con Blanc-Bettega*Secco) e il padre del giocatore. Il terreno sui cui far crescere l’operazione si prospetta, dunque, fertilissimo, ma prima bisognerà cedere uno tra Trezeguet o Amauri.
ROSSI - L’outsider è Link veralten (gelöscht), utile nel caso si renda necessario affiancare una seconda punta agli attuali centravanti. Occhio però a Luis Alberto Suarez.
I CENTRALI - Quasi sfumata l’ipotesi Ranocchia, la Juve ha dirottato le attenzioni sull’altro gioiellino del Bari (ma il Genoa ne detiene la comproprietà), Leonardo Bonucci. Con i pugliesi è già stata raggiunta una bozza d’intesa: tutto Almiron in cambio della metà di Bonucci. Con il Genoa in ballo ci sono anche le comproprietà di Criscito e Palladino, un’intesa arriverà. Se Bonucci sia sufficiente a sistemare il reparto dovrà dirlo il prossimo tecnico, nel frattempo la Juve continua a seguire Serdar Tasci (molto bravo, molto caro) e Philippe Mexes (molto bravo, meno caro).
 
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Per la Juve l’ipotesi Bale, gioiello del Tottenham

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Gallese come Giggs, ha debuttato in nazionale a 16 anni. Viene valutato 15 milioni. Altra ipotesi allettante: André Santos, protagonista nel Fenerbahçe e nella Seleçao
TORINO, 6 febbraio - La ricerca di un terzino sinistro, per rinforzare la Juventus prossima ventura, è diventata una priorità. Il presidente Jean Claude Blanc, il vice direttore generale Roberto Bettega e il direttore sportivo Alessio Secco stanno vagliando i nomi più allettanti del panorama europeo. Nella lista delle nomination, figurano elementi già seguiti in passato come il laziale Aleksandar Kolarov e il madridista Royston Drenthe. Ma ci sono due new entry (relativamente new) che fanno gola. Alletta, in particolare, il baby talento gallese Gareth Bale. È un predestinato - per intenderci - che a 16 anni e 315 giorni debuttava nella nazionale maggiore. Il 20enne del Tottenham è una delle promesse del calcio europeo: buona tecnica, tiro potentissimo, è abile a battere i calci di punizione. La sua valutazione si aggira intorno ai 15 milioni. Infine è doveroso segnalare André Santos, nazionale della Seleçao in forza al Fenerbahçe.
 
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Juve, cattivi presagi a Livorno...



Bus dei bianconeri tampona una volante

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Non è iniziata nel migliore dei modi la trasferta della Juventus a Livorno per l'anticipo contro i padroni di casa. Mentre si stava recando all'albergo, infatti, il bus dei bianconeri ha tamponato una volante della polizia che la stava scortando lungo il tragitto dall'aeroporto. Nello scontro hanno avuto la peggio i poliziotti, uno dei quali si è fatto visitare in ospedale per un colpo di frusta. Nessun danno, invece, per i giocatori.
L'incidente è stato provocato dalla stessa auto delle forze dell'ordine, che ha improvvisamente arrestato la marcia per un guasto meccanico e l'autista del pullman non ha fatto in tempo a frenare urtandola piuttosto violentemente.
Insomma, se il buon giorno si vede dal mattino, anzi, in questo caso dalla sera precedente, non è un buon segnale per la comitiva di Zac.
 
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Del Piero: «Juve, l’obiettivo oggi è il Napoli a +3»

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Il capitano bianconero: «La Champions League, seppure attraverso l'insidioso passaggio dai preliminari, è distante tre punti. È importante in questo momento porsi dei traguardi»
TORINO, 8 febbraio - Il capitano prova a suonare la carica. La Juventus si ritrova al settimo posto dopo l'ultimo weekend, continua a inseguire una vittoria che manca ormai dal 6 gennaio ma soprattutto quella zona Champions che è il traguardo minimo per salvare una stagione fin qui disastrosa. Alessandro Del Piero non si nasconde: «Il momento che stiamo attraversando è sotto gli occhi di tutti, ed è difficile aggiungere qualcosa a quanto si è già detto -le sue parole sul sito personale- se proprio vogliamo sforzarci a trovare qualcosa di positivo prima di tornare ad allenarci in vista della partita di domenica contro il Genoa, possiamo guardare la classifica e vedere che la Champions League, seppure attraverso l'insidioso passaggio dai preliminari, è distante tre punti. Dunque uno in meno di una settimana fa. Ma ripeto, si tratta di uno sforzo. Sforzo necessario, perchè in questi momenti rimane importante porsi dei traguardi, cogliere almeno un aspetto che ti dia l'energia per cercare di cambiare le cose».

Tornando all'1-1 di sabato, Del Piero ammette: «Il punto di Livorno non ci può soddisfare, anzi. Come non mi soddisfa la mia prestazione. Ma ora fissiamo quell'obiettivo, la zona Champions, e cerchiamo di arrivarci prima possibile -conclude il numero 10 bianconero- da questo punto di vista è ancora tutto in gioco e noi non dobbiamo più perdere occasioni per tornare protagonisti».
 
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Rifondazione Juve, ecco il piano

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Lippi a ottobre sarà presidente. Si cerca un dg. I risultati e i soldi spesi male sul mercato portano a una serie di correzioni. I giocatori non saranno risparmiati: via chi ha la pancia piena e ha perso gli stimoli
TORINO, 9 febbraio - La parola d’ordine è raffor*zare il management con dirigenti la cui esperienza nel mondo del calcio e la Juventus si sta muovendo in questa direzione. Jean Claude Link veralten (gelöscht), presi*dente, amministratore delegato e di*rettore generale, potrebbe lasciare due delle tre cariche, pur rimanendo l’uo*mo dell’ultima parola, mantenendo quella, decidiva, di ad.

L’ESPERTO - La chiave è proprio l’au*mento di competenza specifica dell’a*rea dirigenziale, ovvero aggiungere i famosi “esperti di calcio” che da più parti sono stati invocati per salvare la Juventus. Il primo fondamentale pas*saggio in questo senso è stato l’inseri*mento di Roberto Bettega, che ha por*tato tutta la sua sapienza in materia ed è diventato un uomo chiave per ge*stire i rapporti fra Vinovo e Corso Ga*lileo Ferraris, finora deficitari. Ma Bettega non può bastare, perché la ge*stione di una società grande (in tutti i sensi) come la Juventus esige un’area dirigenziale più folta (si guardino gli organigrammi di Inter e Milan, ma anche delle big europee).

L’UOMO MERCATO - Ad affiancare Bettega e Secco sembra, quindi, che arriverà un direttore generale con competenze specifiche sul mercato. Un uomo di grande esperienza che possa aumentare la competenza in se*de di scelta dei giocatori e di trattati*va per questi ultimi. C’è un ampio ventaglio di nomi in mano a Blanc, che insieme alla proprietà, deciderà chi scegliere. Tra i più gettonati, se non altro perché un incontro con Blanc lo ha già avuto, sfiorando la Juventus l’e*state scorsa, è Beppe Marotta, l’uomo che ha costruito il miracolo della Sampdoria. In questo momento è il plenipotenziario blucerchiato e ha un rapporto di fiducia totale con il pro*prietario Garrone, la Juventus però rappresenta una tentazione molto for*te.

IL VETERANO - Viene presa in consi*derazione anche la candidatura di Giorgio Perinetti, veterano del mer*cato che ha saputo mettere in piedi il gioiellino Bari, esempio di risparmio e risultati. Conosce la Juventus per averla frequentata ed è una vecchia volpe delle trattative. Ha un curricu*lum nel quale spicca anche la gestione della Roma e del Napoli, quindi un’e*sperienza a 360° tra piccoli e grandi club.
 
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Prandelli pronto a liberarsi. Se Blanc chiama, dirà sì

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Se il presidente della Juve accetterà i consigli del suo illustre predecessore Boniperti, mettersi d’accordo sarà questione di un at*timo. Oltretutto si porterà in caso il professionista ideale per rilanciare Felipe Melo
TORINO, 9 febbraio - Cesare Link veralten (gelöscht) è sul mercato. Anche a Firenze ormai l’hanno realizzato e le parole di Diego Della Valle («Prandelli? Di*pendesse da noi rimarrebbe per anni») testimoniano l’incertezza dei vertici viola. In realtà a Firen*ze si preparano cambiamenti radi*cali e per quanto su questo tema i Della Valle glissino, il primo a es*serne consapevole è ovviamente il tecnico. Il quale pur essendo lega*tissimo alla Fiorentina e per esten*sione a Firenze tutta, dopo cinque anni in viola non se la sente di ri*partire da capo. Lo farebbe soltan*to (discorso difficile da digerire per la Fiorentina, ma è la verità) in mancanza di alternative. Criptico in tal senso Pantaleo Corvino: «Ogni momento sarà buono per va*lutare quello intende valutare» . O forse, semplicemente, in certi casi non si può dire tutto quello che si sa.

PRONTO A DIRE SI’ - Insomma, Prandelli vorrebbe salire ancora uno scalino nell’ideale scala del calcio, consapevole (giustamente) del proprio valore. La Juve in tal senso rappresenta la soluzione ideale per svariati motivi, anche se alla gente fiorentina tutto ciò po*trà sembrare assurdo. Prandelli però ha una sensibilità diversa sull’argomento rispetto ai suoi at*tuali tifosi, perché l’ambiente bian*conero gli è ben noto, avendolo fre*quentato proficuamente per sei an*ni da calciatore. Ma non è tutto, ov*viamente. E nemmeno l’argomen*to più importante. La motivazione principale che spinge il tecnico a prendere in serissima considera*zione l’ipotesi Juve è legata al fat*to di poter approdare in un club di primissima fascia sotto il profilo economico, in grado di assicurargli investimenti importanti e continui per tornare a vincere. Insomma, gli obiettivi del club di Corso Galileo Ferraris e del tecnico di Orzinuovi coincidono. Per questo possono far*lo anche le rispettive strade.

I CONTATTI - Al momento non si può ancora parlare di una trattati*va, segnali a Prandelli però ne so*no arrivati e non l’hanno lasciato indifferente. Un punto di partenza su cui lavorare. Se Jean Claude Blanc accetterà i consigli del suo illustre (e vincente) predecessore Giampiero Boniperti, mettersi d’accordo sarà questione di un at*timo. Oltretutto si porterà in caso il professionista ideale per provare a rilanciare Felipe Melo, i prece*denti incoraggiano.
 
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Juve, c'è lo scatto di Prandelli

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Ci sono stati sondaggi indiretti per il viola che potrebbe portare il suo pupillo Vargas. Il tecnico viola non vuole ferire Firenze, ma è pronto a legarsi alla società bianconera
TORINO, 10 febbraio - Occhio alle sca*denze, in questo caso sono fondamentali. Rafa Benitez darà la sua risposta defini*tiva alla Juve nel prossimo mese di marzo. Anche Cesa*re Prandelli e i Della Valle discuteranno del futuro in marzo. Non c’è bisogno di essere maliziosi per com*prendere che il tecnico di Orzinuovi vorrà presentar*si all’incontro con i suoi at*tuali datori di lavoro con le idee chiare sulle reali chan*ce di approdare sulla pan*china della Juve. I tempi ( tecnici) ci sono. Saranno giorni caldi quelli di marzo. E toccherà a John Elkann e Jean Claude Blanc fare le dovute scelte in tempo utile.

FAME DI VITTORIE - Pran*delli, lo abbiamo scritto nel*l’edizione di ieri, è disposto a legare il proprio futuro a quello del club con cui mol*to ha vinto da calciatore. Ri*petersi da allenatore sareb*be una sorta di chiusura del cerchio, rappresenterebbe il momento più alto della sua esperienza professionale. Anche perché non si tratte*rebbe di proseguire un ciclo vincente, ma di provare a inaugurarne uno nuovo. Una sfida che tenterebbe qualsiasi tecnico. A maggior ragione uno come Prandelli che, a dispetto delle proprie capacità indiscusse, è anco*ra alla rincorsa di grandi successi.

UOMO PROGETTO - In ef*fetti Prandelli unisce tutta una serie di caratteristiche che ne fanno il candidato ideale per ( ri) avviare il pro*getto di Blanc. E’ un tecnico rodato in campo nazionale e pure internazionale, ma ha gli stessi appetiti dei col*leghi più giovani. Soprat*tutto i suoi piani si sposano alla perfezione con quelli della Juve, della quale con*serva lo stile dell’era boni*pertiana.

CESARE E FELIPE - Tutte considerazioni che si ritro*vano nei giudizi degli ad*detti ai lavori. I quali rico*noscono al tecnico viola un’altra caratteristica fon*damentale: l’essere capace di proporre un calcio diver*tente, eppure equilibrato in fase difensiva. Nel gioco di Prandelli poco viene lascia*to al caso, a partire dalle mosse per mettere in difficoltà l’avversa*rio di turno. Non a caso nei suoi olia*ti meccanismi anche Felipe Melo rese al me*glio. Il possibile recupero del brasiliano è un altro, oggettivo, argomento a suo favore.

GLI ESTERNI - Le squadre di Pran*delli non prescin*dono mai dalla presenza di abili esterni offensivi. In viola il migliore del lotto al momento è Juan Manuel Vargas, destinato con molte probabilità a lascia*re Firenze a fine sta*gione. Sulle sue trac*ce c’è mezza Europa che conta. Anche la Juve ci ha pensato ( per mollare erronea*mente la pista) ai tem*pi del Catania, guidi*cando infine il peruviano troppo offen*sivo. C’è anco*ra margine per rimediare.
 
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