Mou, il "perfect one"
  Sneijder è l'uomo determinante  
 
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di Enzo Palladini
MOURINHO 10
 Dice Arrigo Sacchi che un allenatore può contare per il 30% in  positivo sul rendimento di una squadra. Altri dicono però che può  contare il 70% in negativo. Sacchi ha anche sempre detto a onor del vero  che Mourinho è un grande allenatore. E alla fine il maestro  nonché opinionista principe di SportMediaset ha avuto ragione su  tutta la linea. Mourinho può anche avere un concetto di calcio basato  sulle transizioni e le ripartenze, ma lo pratica nel migliore dei modi. E  inoltre è perfetto come gestore di uomini. 
JULIO CESAR 8 
 Ha avuto qualche momento di crisi, dopo l'incidente stradale di cui è  rimasto vittima prima di Inter-Chelsea. E' stato protagonista in  negativo di Roma-Inter, ha lasciato per strada qualche altro  gol, ma alla fine si è ripreso il titolo di "miglior portiere del mondo a  pari merito", ovviamente con Buffon.
MAICON 8,5 
 Qualche partita un po' al di sotto delle sue possibilità aveva fatto  scattare l'allarme, ma l'ultima parte della stagione ha fatto rivedere  il miglior Maicon, quello che parte sul suo binario come un treno  e arriva sempre puntuale. Non solo cross e assist, anche gol:  bellissimo soprattutto quello contro la Juventus.
LUCIO 9 
 Scartato dal Bayern come un ferro vecchio, ha fatto storcere  il naso a qualche purista all'inizio della stagione per il suo modo di  giocare basato su anticipi e accelerazioni. Ma alcune prestazioni  eroiche hanno ristabilito la verità: il capitano del Brasile è  ancora uno dei migliori centrali del mondo.
SAMUEL 8,5 
 Persino uno come Maradona, che vede il calcio a modo suo, è  stato costretto a rimettere in squadra "the wall", giocatore d'altri  tempi per i modi sbrigativi, ma modernissimo nella concezione del ruolo.  Quando ti si para davanti fa abbastanza paura, per il fisico e per la  faccia. Fondamentale.
CHIVU 8 
 L'ha bloccato l'infortunio grave alla testa rimediato a Verona.  Prima non stava giocando al 100%, dopo è cresciuto parecchio e alla fine  è tornato ai suoi migliori livelli. Aveva deciso di lasciare il ruolo  di terzino sinistro per fare il centrale, Mourinho l'ha motivato a  sufficienza per farlo ridiventare un ottimo esterno basso.
CAMBIASSO 9
 In autunno si parlava di qualche frizione tra lui e Mourinho,  complice qualche panchina e complice anche una condizione fisica non  eccezionale del regista, che nella seconda parte è tornato a girare come  ai tempi di Mancini ed è diventato una specie di banca dove  depositare il pallone quando non lo si può perdere.
STANKOVIC 8,5
 Gli anni passano anche per lui, ma quando non è infortunato vola. Ci  mette l'entusiasmo di quando, giovanissimo, arrivò in Italia, alla  Lazio, e si affermò immediatamente. Impossibile chiedergli di giocare  tutte le partite di una stagione, ma anche così va bene.
JAVIER ZANETTI 10 
 Nel 1999, quando Lippi arrivò all'Inter, si disse che la sua  avventura nerazzurra stava per finire. In una manciata di settimane  smentì questa impressione con i fatti. Probabilmente non c'è stato un  giorno della sua vita in cui non si sia allenato. Ha un fisico  d'acciaio, non si infortuna mai ed è quasi impossibile anche che si  faccia squalificare. E sta per compiere 37 anni.
SNEIJDER 10 
 Perché accanirsi così tanto per prendere un giocatore? Se lo  chiedevano in tanti nello scorso mese di agosto, quando Mourinho scartava  tutti i nomi dei possibili sostituti. Poi Sneijder arrivò e  poche ore dopo venne messo in campo nel derby contro il Milan,  titolare. E allora fu tutto chiaro. Poi lo è stato ancora di più.
MILITO 10
 Chissà perché è arrivato a 30 anni per trovare finalmente una  grandissima squadra che credesse in lui. Non può essere migliorato solo  negli ultimi 12 mesi, forse non aveva il nome abbastanza pubblicizzato.  E' il prototipo dell'attaccante moderno, che dà tutto per la squadra ma  ha anche la lucidità necessaria per segnare tanti gol.
ETO'O 9 
 Non arriva alla perfezione perché nella prima parte della stagione ha  fatto un po' di fatica ad ambientarsi e ha sbagliato qualche gol. Dopo  la Coppa d'Africa e dopo qualche settimana fisiologica per  riprendersi, è diventato un atleta invidiabile, che sa essere  competitivo nello scatto ma sa essere anche un maratoneta.
CORDOBA 7 
 Non può più essere titolare fisso in questa squadra e se ne rende  conto. Non si è depresso, anzi ha dato il possibile quando è stato  chiamato in causa.
MATERAZZI 7,5 
 Gli è stata cucita addosso l'etichetta di capitano non giocatore, di  uomo in più dello spogliatoio con il compito di mantenere l'unità di  intenti e lo spirito di squadra. Ogni tanto è anche sceso in campo in  prima persona, quasi sempre senza grossi errori.
SANTON 6,5 
 Ha vissuto una lunga crisi di identità, confessata a Mourinho e  dovuta forse all'escalation troppo rapida della stagione scorsa. Merita  mezzo punto più della sufficienza perché prima di operarsi al ginocchio  ha stretto i denti per giocare e gestire l'emergenza.
QUARESMA 6 
 Sufficienza stiracchiata, se non altro per qualche piccolo spunto  che ha mostrato nelle sue rare aparizioni.
THIAGO MOTTA 8,5 
 Sembrava un'operazione stile "paghi uno e prendi due" con Milito,  invece in alcune partite è stato un giocatore-chiave per il centrocampo  nerazzurro. Belli anche alcuni gol che hanno dimostrato la sua abilità  negli inserimenti.
MUNTARI 7 
 Poteva avere sulla coscienza la rimonta della Roma per quella  follia di Catania, con un'espulsione rimediata in un minuto. In  altre occasioni è sembrato uno dei meno sintonizzati sulla frequenza di  Mourinho.
KRHIN 6,5
 Un ragazzo nel quale Mourinho crede tantissimo, ma quando l'ha  schierato titolare a Livorno si è fatto un po' prendere dalla paura. Con  un po' di esperienza darà molto.
MARIGA 7 
 Ha una grandissima dote: l'umiltà. Il suo allenatore l'ha capito  subito e ci ha lavorato molto. Migliora costantemente e lo può fare  ancora di più.
BALOTELLI 7 
 C'è un Balotelli che merita 10: è quello che si concentra sulle partite,  che semina gli avversari per strada, che segna gol fantastici e  decisivi. Poi c'è un Balotelli che merita 4 ed è quello degli  atteggiamenti indolenti, delle partite giocate come se dovesse fare un  favore a qualcuno, delle reazioni isteriche. La media è 7 ma può  diventare molto più alta, se il secondo Balotelli sin adegua al primo.
PANDEV 8 
 Arrivato a gennaio, qualcuno disse che era in sovrappeso. E' bastata una  partita per cancellare i dubbi, soprattutto nei primi due mesi della  sua avventura interista. Ha dato quantità e qualità all'attacco,  sacrificandosi molto ma prendendosi anche qualche soddisfazione  personale.
ARNAUTOVIC 5 
 Non è simpatico dare l'insufficienza a un giocatore che partecipa  alla conquista di uno scudetto, ma Arnautovic in questa stagione ha  sbagliato tutto, attirandosi le ire del suo allenatore per un  atteggiamento spesso poco professionale. Aveva un'occasione fantastica e  l'ha persa.