3 Trucchi Per Impianti Singoli
Presento alcuni espedienti per risolvere alcuni dei problemi installativi che si verificano con più frequenza. Si tratta di alcune soluzioni ad “hoc” che permettono di modificare e ampliare l’impianto cercando di contenere le problematiche relative al cavo di discesa quali la sua sostituzione o l’aggiunta di altri cavi.
Nella fase di installazione di un impianto individuale per la ricezione via satellite, capita spesso di dover adottare soluzioni di ripiego per gestire i percorsi dei cavi e gli eventuali ampliamenti dell’impianto. Tra le problematiche più frequenti ne ho selezionate tre. La prima nasce dall’esigenza di collegare un ricevitore analogico ed un ricevitore digitale alla stessa antenna senza modificare la linea di discesa e l’antenna. La seconda deriva dall’impossibilità di aggiungere un secondo cavo per la tv satellite affiancandolo a quello già esistente per la tv terrestre. La terza è invece quella che nasce dall’esigenza di portare i segnali della tv satellite verso altri televisori della casa.
Di seguito, fornisco tre possibili soluzioni che permettono di ottenere risultati soddisfacenti con una spesa limitata.
Trucco n°1 – Collegare analogico e digitale alla stessa antenna nel modo più semplice possibile
Collegare due ricevitori alla stessa antenna è una esigenza nata dall’introduzione della tv digitale. Infatti molti appassionati di tv satellite che già disponevano di un impianto per la tv satellite analogica, si sono trovati di fronte al problema di aggiungere il ricevitore digitale e quindi condividere l’antenna tra i due ricevitori. Vi sono vari metodi per ottenere lo scopo, di seguito presentiamo quello più semplice.
Il sistema più semplice per collegare due ricevitori alla stessa antenna è quella di aggiungere uno splitter. E’ tuttavia opportuno che i ricevitori vengano accesi uno alla volta.
Il sistema consiste nell’inserire un divisore di segnale chiamato in gergo “ splitter a due uscite” sull’estremità del cavo di antenna che già collega il ricevitore analogico. L’inserzione può avvenire quindi direttamente alla testa del cavo che entra in casa. Il sistema funziona correttamente a condizione che i ricevitori vengano accesi uno alla volta. E’ opportuno chiarire perché ciò costituisca un requisito essenziale.
Come è noto, il ricevitore sat per ricevere tutti i canali trasmessi da un satellite utilizza un LNB universale. Questo componente suddivide l’intera offerta di canali ricevuti dal satellite in quattro gruppi di canali aventi differente polarizzazione e banda di appartenenza. Tutti i canali ricevibili sono quindi suddivisi nei seguenti gruppi: canali verticali della banda bassa, canali orizzontali della banda bassa, canali verticali della banda alta, canali orizzontali della banda alta.
Per la selezione del canale da ricevere ad ognuno di questi gruppi viene fatto corrispondere un preciso comando inviato dal ricevitore all’ LNB. Tale comando utilizza due componenti essenziali che sono la “tensione” ed il “tono”.
La tensione viene fatta variare tra due valori possibili, 13 e 18 volt, valori ai quali vengono associati rispettivamente i canali verticali e quelli orizzontali.
Il tono è costituito da un segnale avente una frequenza di 22 kHz che può essere attivo oppure spento. Il tono viene trasmesso all’LNB tramite lo stesso cavo coassiale che porta la tensione di LNB e trasferisce nello stesso tempo i segnali ricevuti al ricevitore sat. Con il tono spento l’LNB universale fornisce alla sua uscita soltanto i canali della banda bassa mentre, con il tono attivo, fornisce i canali della banda alta. La comprensione di questi meccanismi spiega perché se due ricevitori vengono applicati allo stesso LNB si possono verificare delle anomalie di funzionamento. E’ chiaro che non si tratta di anomalie che possono avere un’influenza distruttiva sull’ LNB o sul ricevitore, infatti anche nelle condizioni di massima incompatibilità non si può danneggiare nulla, ma la ricezione viene influenzata dalla presenza contemporanea di comandi incompatibili alcuni dei quali sono ignorati dall’ LNB.
Il primo motivo di incompatibilità è dato dal valore di tensione generata dal ricevitore e inviata all’ LNB. I principi dell’elettrotecnica dimostrano che se due generatori di tensione vengono applicati allo stesso carico, quello che ha la tensione più alta vince. Quindi, se si hanno due ricevitori collegati allo stesso LNB, quello che fornisce la tensione di 18 volt vince su quello che fornisce la tensione di 13 volt. Non accade nulla se, invece, le tensioni fornite dai due ricevitori sono le stesse. Anzi, in questo caso si ottiene la ricezione contemporanea dai due ricevitori con possibilità di cambiare canale in modo indipendente a patto di rimanere entro quei canali che hanno la stessa polarizzazione. Tirando in ballo anche il tono a 22 kHz si ottiene un secondo motivo di incompatibilità. Infatti, la presenza del tono vince sull’assenza. Ciò significa che se uno dei due ricevitori collegati allo stesso LNB genera il tono a 22 kHz vince su quello che non lo genera.
Per evitare l’invio di comandi incompatibili verso l’LNB, si deve quindi obbligatoriamente accendere un ricevitore alla volta. Vi è una sola eccezione dovuta a questi ricevitori che anche quando sono in standby generano la tensione di alimentazione per l’LNB. In questi casi si deve disattivare questa funzione intervenendo con l’apposita procedura di programmazione, purtroppo diversa da ricevitore a ricevitore e quindi da ricercare nel libretto di istruzioni dell’apparecchio.
Materiali necessari:
1 splitter a due uscite con diodi per il passaggio della tensione di alimentazione dell’LNB.
2 Cavi intestati con connettori tipo F per il collegamento tra lo splitter e i due ricevitori.
Metodi alternativi
Installare un commutatore analogico/digitale a priorità.
Installare un LNB Twin Out.
Installare due antenne paraboliche.
Pregi:
Sistema semplice, e più economico rispetto a qualsiasi altro metodo alternativo, per collegare due ricevitori alla stessa antenna.
Gestione dell’impianto di facile comprensione in quanto egata alla semplice attivazione di un ricevitore per volta.
Difetti:
Non si ha la completa indipendenza tra i due ricevitori infatti possono funzionare entrambi solo se vengono ricevuti canali aventi la stessa polarizzazione e la stessa banda.
Non si può registrare un canale digitale mentre se ne segue uno analogico e viceversa.
Trucco n°2 – Come utilizzare lo stesso cavo di discesa per i canali terrestri e per quelli satellite?
Quando si decide di installare una antenna parabolica sul tetto di casa, si ha l’esigenza di portare in basso un nuovo cavo di discesa per la tv satellite. Spesso questa operazione è difficile oppure non si può eseguire per vari motivi. A questo punto ci si chiede se non sia possibile utilizzare il cavo tv esistente per portare in basso anche i segnali tv satellite. Diciamo subito che la cosa è possibile a condizioni che il cavo sia in buono stato o che sia addirittura di tipo sat ovvero idoneo a trasferire segnali con frequenze fino a 2150 MHz.
Nella maggioranza dei casi la soluzione consiste nell’aggiunta di due semplici dispositivi chiamati “miscelatori/demiscelatori”, uno sull’antenna, l’altro vicino al ricevitore. Con questi dispositivi si ottiene la miscelazione dei segnali terrestri a quelli satellite i quali possono così confluire nello stesso cavo e raggiungere l’appartamento sottostante.
Si possono trasferire su un solo cavo di discesa sia i segnali tv che quelli satellite. Per fare ciò basta avere a disposizione due combinatori collegandoli come miscelatore e demiscelatore. Il cavo di discesa deve essere adatto al trasferimento di segnali fino a 2150 MHz.
Si tratta di un sistema molto semplice ma che impone l’uso di dispositivi miscelatori/demiscelatori di buona qualità. Infatti la presenza di canali terrestri e canali satellite nello stesso cavo può introdurre interferenze reciproche. Per evitarle occorre che all’interno dei miscelatori e dei demiscelatori i due segnali siano ben separati. Consultando i dati tecnici di questi dispositivi occorre che l’isolamento sia superiore a 25 dB.
Consigliamo comunque, pur mantenendo un solo cavo di discesa, di sostituire i vecchi cavi di discesa adatti alle sole bande televisive terrestri o comunque sostituire tutti i cavi più vecchi di cinque anni in quanto la qualità dei segnali tv satellite può essere molto penalizzata.
Materiali necessari:
2 combinatori o miscelatori/demiscelatori TV-SAT
2 Cavi intestati con connettori F per il collegamento tra i combinatori, l’LNB e il ricevitore sat
Metodi alternativi
Aggiungere un secondo cavo solo per il satellite
Convertire solo alcuni transponder satellite in banda VHF sfruttando così anche vecchi cavi esistenti (soluzione costosa ma adatta a distribuire i segnali anche ad altri ricevitori sat.)
Pregi:
Sistema semplice e poco costoso.
Può supportare anche lunghe tratte di cavo o linee con prese in cascata a condizioni che le prese siano isolate dal lato utente e che la linea permetta il passaggio della tensione di alimentazione dell’LNB (soluzione di ripiego per sfruttare la linea di discesa in un condominio dove gli altri utenti non si vogliono collegare al satellite)
Difetti:
Sistema non sempre adottabile se non sostituendo il cavo di discesa.
Trucco n°3 – Come utilizzare un solo cavo di antenna per ricevere e per trasmettere
Spesso si ha l’esigenza di trasferire il segnale tv satellite anche ad altri televisori presenti nella stessa casa e collegati quindi alla stessa antenna terrestre. Per fare ciò vi sono diversi metodi ma quello più facilmente adottabile negli impianti individuali consiste nello sfruttamento del cavo che collega il ricevitore all’LNB per trasferire sul tetto il segnale RF generato dal modulatore interno del ricevitore sat. Requisito essenziale di questo sistema è quindi la presenza del modulatore RF. Questo potrà essere lo stesso già presente all’interno del ricevitore sat oppure un modulatore esterno da aggiungere a quei ricevitori che ne sono sprovvisti. Ottenuto il segnale RF, per raggiungere lo scopo servono anche due dispositivi passivi chiamati normalmente “combinatori” oppure “miscelatori/demiscelatori. Questi dispositivi sono normalmente reversibili, ovvero possono funzionare collegati in due modalità con percorsi dei segnali opposti. Lo stesso dispositivo infatti si può comportare come demiscelatore, per separare i segnali terrestri da quelli satellite in 1ª IF, oppure come miscelatore, per unirli.
Quando si installa l’antenna parabolica sul tetto si può sfruttare il cavo satellite per riportare in antenna il segnale prelevato dal modulatore RF. Così facendo si può inviare questo segnale all’ingresso del centralino TV ottenendo la visione del canale sat su tutti i televisori di casa.
Con l’impiego di un paio di miscelatori/demiscelatori si può tranquillamente passare all’azione e modificare l’impianto nel modo seguente.
Cominciamo dal lato “interno” dell’impianto ovvero dall’appartamento. L’uscita del modulatore RF del ricevitore sat oppure del modulatore RF esterno si deve collegare al connettore “TV” del combinatore. Il connettore F di antenna del ricevitore satellite si deve collegare al connettore “SAT” del combinatore. Il connettore “MIX” del combinatore si collega infine al cavo di discesa proveniente dall’ LNB esterno.
Passiamo ora al lato “esterno” dell’impianto ovvero all’antenna. In prossimità di essa si deve interrompere il cavo che collega l‘ LNB per inserire il combinatore. Il cavo che quindi proviene dall’ LNB si deve collegare al connettore “SAT” del combinatore. Il cavo di discesa si collega al connettore “MIX” del combinatore ed infine, il connettore “TV” del combinatore va collegato ad un cavo che raggiungerà l’amplificatore da palo o il centralino tv dell’antenna terrestre.
Quando l’impianto sarà assemblato si potrà ricevere su tutti i televisori dell’impianto un canale tv in più il cui contenuto sarà il programma satellite sintonizzato dal ricevitore satellite.
Materiali necessari
2 combinatori o miscelatori/demiscelatori TV-SAT
2 Cavi intestati con connettori F per il collegamento tra i combinatori, il centralino TV e il modulatore RF
Metodi alternativi
Aggiungere un secondo cavo di salita dal modulatore RF al centralino TV
Pregi:
Sistema semplice e poco costoso che risolve brillantemente il problema negli impianti di distribuzione monofamiliari
Permette di trasferire il canale satellite selezionato a tutti i televisori e videoregistratori collegati alla stessa antenna terrestre.
Difetti:
Sistema a volte non adottabile per la mancanza di canali UHF liberi.
Richiede un modulatore esterno per alcuni ricevitori digitali che ne sono sprovvisti di fabbrica.
Può capitare che il miscelatore o l’amplificatore di antenna o i centralino TV non disponga di un ingresso aggiuntivo.
Nella fase di installazione di un impianto individuale per la ricezione via satellite, capita spesso di dover adottare soluzioni di ripiego per gestire i percorsi dei cavi e gli eventuali ampliamenti dell’impianto. Tra le problematiche più frequenti ne ho selezionate tre. La prima nasce dall’esigenza di collegare un ricevitore analogico ed un ricevitore digitale alla stessa antenna senza modificare la linea di discesa e l’antenna. La seconda deriva dall’impossibilità di aggiungere un secondo cavo per la tv satellite affiancandolo a quello già esistente per la tv terrestre. La terza è invece quella che nasce dall’esigenza di portare i segnali della tv satellite verso altri televisori della casa.
Di seguito, fornisco tre possibili soluzioni che permettono di ottenere risultati soddisfacenti con una spesa limitata.
Trucco n°1 – Collegare analogico e digitale alla stessa antenna nel modo più semplice possibile
Collegare due ricevitori alla stessa antenna è una esigenza nata dall’introduzione della tv digitale. Infatti molti appassionati di tv satellite che già disponevano di un impianto per la tv satellite analogica, si sono trovati di fronte al problema di aggiungere il ricevitore digitale e quindi condividere l’antenna tra i due ricevitori. Vi sono vari metodi per ottenere lo scopo, di seguito presentiamo quello più semplice.
Il sistema più semplice per collegare due ricevitori alla stessa antenna è quella di aggiungere uno splitter. E’ tuttavia opportuno che i ricevitori vengano accesi uno alla volta.
Il sistema consiste nell’inserire un divisore di segnale chiamato in gergo “ splitter a due uscite” sull’estremità del cavo di antenna che già collega il ricevitore analogico. L’inserzione può avvenire quindi direttamente alla testa del cavo che entra in casa. Il sistema funziona correttamente a condizione che i ricevitori vengano accesi uno alla volta. E’ opportuno chiarire perché ciò costituisca un requisito essenziale.
Come è noto, il ricevitore sat per ricevere tutti i canali trasmessi da un satellite utilizza un LNB universale. Questo componente suddivide l’intera offerta di canali ricevuti dal satellite in quattro gruppi di canali aventi differente polarizzazione e banda di appartenenza. Tutti i canali ricevibili sono quindi suddivisi nei seguenti gruppi: canali verticali della banda bassa, canali orizzontali della banda bassa, canali verticali della banda alta, canali orizzontali della banda alta.
Per la selezione del canale da ricevere ad ognuno di questi gruppi viene fatto corrispondere un preciso comando inviato dal ricevitore all’ LNB. Tale comando utilizza due componenti essenziali che sono la “tensione” ed il “tono”.
La tensione viene fatta variare tra due valori possibili, 13 e 18 volt, valori ai quali vengono associati rispettivamente i canali verticali e quelli orizzontali.
Il tono è costituito da un segnale avente una frequenza di 22 kHz che può essere attivo oppure spento. Il tono viene trasmesso all’LNB tramite lo stesso cavo coassiale che porta la tensione di LNB e trasferisce nello stesso tempo i segnali ricevuti al ricevitore sat. Con il tono spento l’LNB universale fornisce alla sua uscita soltanto i canali della banda bassa mentre, con il tono attivo, fornisce i canali della banda alta. La comprensione di questi meccanismi spiega perché se due ricevitori vengono applicati allo stesso LNB si possono verificare delle anomalie di funzionamento. E’ chiaro che non si tratta di anomalie che possono avere un’influenza distruttiva sull’ LNB o sul ricevitore, infatti anche nelle condizioni di massima incompatibilità non si può danneggiare nulla, ma la ricezione viene influenzata dalla presenza contemporanea di comandi incompatibili alcuni dei quali sono ignorati dall’ LNB.
Il primo motivo di incompatibilità è dato dal valore di tensione generata dal ricevitore e inviata all’ LNB. I principi dell’elettrotecnica dimostrano che se due generatori di tensione vengono applicati allo stesso carico, quello che ha la tensione più alta vince. Quindi, se si hanno due ricevitori collegati allo stesso LNB, quello che fornisce la tensione di 18 volt vince su quello che fornisce la tensione di 13 volt. Non accade nulla se, invece, le tensioni fornite dai due ricevitori sono le stesse. Anzi, in questo caso si ottiene la ricezione contemporanea dai due ricevitori con possibilità di cambiare canale in modo indipendente a patto di rimanere entro quei canali che hanno la stessa polarizzazione. Tirando in ballo anche il tono a 22 kHz si ottiene un secondo motivo di incompatibilità. Infatti, la presenza del tono vince sull’assenza. Ciò significa che se uno dei due ricevitori collegati allo stesso LNB genera il tono a 22 kHz vince su quello che non lo genera.
Per evitare l’invio di comandi incompatibili verso l’LNB, si deve quindi obbligatoriamente accendere un ricevitore alla volta. Vi è una sola eccezione dovuta a questi ricevitori che anche quando sono in standby generano la tensione di alimentazione per l’LNB. In questi casi si deve disattivare questa funzione intervenendo con l’apposita procedura di programmazione, purtroppo diversa da ricevitore a ricevitore e quindi da ricercare nel libretto di istruzioni dell’apparecchio.
Materiali necessari:
1 splitter a due uscite con diodi per il passaggio della tensione di alimentazione dell’LNB.
2 Cavi intestati con connettori tipo F per il collegamento tra lo splitter e i due ricevitori.
Metodi alternativi
Installare un commutatore analogico/digitale a priorità.
Installare un LNB Twin Out.
Installare due antenne paraboliche.
Pregi:
Sistema semplice, e più economico rispetto a qualsiasi altro metodo alternativo, per collegare due ricevitori alla stessa antenna.
Gestione dell’impianto di facile comprensione in quanto egata alla semplice attivazione di un ricevitore per volta.
Difetti:
Non si ha la completa indipendenza tra i due ricevitori infatti possono funzionare entrambi solo se vengono ricevuti canali aventi la stessa polarizzazione e la stessa banda.
Non si può registrare un canale digitale mentre se ne segue uno analogico e viceversa.
Trucco n°2 – Come utilizzare lo stesso cavo di discesa per i canali terrestri e per quelli satellite?
Quando si decide di installare una antenna parabolica sul tetto di casa, si ha l’esigenza di portare in basso un nuovo cavo di discesa per la tv satellite. Spesso questa operazione è difficile oppure non si può eseguire per vari motivi. A questo punto ci si chiede se non sia possibile utilizzare il cavo tv esistente per portare in basso anche i segnali tv satellite. Diciamo subito che la cosa è possibile a condizioni che il cavo sia in buono stato o che sia addirittura di tipo sat ovvero idoneo a trasferire segnali con frequenze fino a 2150 MHz.
Nella maggioranza dei casi la soluzione consiste nell’aggiunta di due semplici dispositivi chiamati “miscelatori/demiscelatori”, uno sull’antenna, l’altro vicino al ricevitore. Con questi dispositivi si ottiene la miscelazione dei segnali terrestri a quelli satellite i quali possono così confluire nello stesso cavo e raggiungere l’appartamento sottostante.
Si possono trasferire su un solo cavo di discesa sia i segnali tv che quelli satellite. Per fare ciò basta avere a disposizione due combinatori collegandoli come miscelatore e demiscelatore. Il cavo di discesa deve essere adatto al trasferimento di segnali fino a 2150 MHz.
Si tratta di un sistema molto semplice ma che impone l’uso di dispositivi miscelatori/demiscelatori di buona qualità. Infatti la presenza di canali terrestri e canali satellite nello stesso cavo può introdurre interferenze reciproche. Per evitarle occorre che all’interno dei miscelatori e dei demiscelatori i due segnali siano ben separati. Consultando i dati tecnici di questi dispositivi occorre che l’isolamento sia superiore a 25 dB.
Consigliamo comunque, pur mantenendo un solo cavo di discesa, di sostituire i vecchi cavi di discesa adatti alle sole bande televisive terrestri o comunque sostituire tutti i cavi più vecchi di cinque anni in quanto la qualità dei segnali tv satellite può essere molto penalizzata.
Materiali necessari:
2 combinatori o miscelatori/demiscelatori TV-SAT
2 Cavi intestati con connettori F per il collegamento tra i combinatori, l’LNB e il ricevitore sat
Metodi alternativi
Aggiungere un secondo cavo solo per il satellite
Convertire solo alcuni transponder satellite in banda VHF sfruttando così anche vecchi cavi esistenti (soluzione costosa ma adatta a distribuire i segnali anche ad altri ricevitori sat.)
Pregi:
Sistema semplice e poco costoso.
Può supportare anche lunghe tratte di cavo o linee con prese in cascata a condizioni che le prese siano isolate dal lato utente e che la linea permetta il passaggio della tensione di alimentazione dell’LNB (soluzione di ripiego per sfruttare la linea di discesa in un condominio dove gli altri utenti non si vogliono collegare al satellite)
Difetti:
Sistema non sempre adottabile se non sostituendo il cavo di discesa.
Trucco n°3 – Come utilizzare un solo cavo di antenna per ricevere e per trasmettere
Spesso si ha l’esigenza di trasferire il segnale tv satellite anche ad altri televisori presenti nella stessa casa e collegati quindi alla stessa antenna terrestre. Per fare ciò vi sono diversi metodi ma quello più facilmente adottabile negli impianti individuali consiste nello sfruttamento del cavo che collega il ricevitore all’LNB per trasferire sul tetto il segnale RF generato dal modulatore interno del ricevitore sat. Requisito essenziale di questo sistema è quindi la presenza del modulatore RF. Questo potrà essere lo stesso già presente all’interno del ricevitore sat oppure un modulatore esterno da aggiungere a quei ricevitori che ne sono sprovvisti. Ottenuto il segnale RF, per raggiungere lo scopo servono anche due dispositivi passivi chiamati normalmente “combinatori” oppure “miscelatori/demiscelatori. Questi dispositivi sono normalmente reversibili, ovvero possono funzionare collegati in due modalità con percorsi dei segnali opposti. Lo stesso dispositivo infatti si può comportare come demiscelatore, per separare i segnali terrestri da quelli satellite in 1ª IF, oppure come miscelatore, per unirli.
Quando si installa l’antenna parabolica sul tetto si può sfruttare il cavo satellite per riportare in antenna il segnale prelevato dal modulatore RF. Così facendo si può inviare questo segnale all’ingresso del centralino TV ottenendo la visione del canale sat su tutti i televisori di casa.
Con l’impiego di un paio di miscelatori/demiscelatori si può tranquillamente passare all’azione e modificare l’impianto nel modo seguente.
Cominciamo dal lato “interno” dell’impianto ovvero dall’appartamento. L’uscita del modulatore RF del ricevitore sat oppure del modulatore RF esterno si deve collegare al connettore “TV” del combinatore. Il connettore F di antenna del ricevitore satellite si deve collegare al connettore “SAT” del combinatore. Il connettore “MIX” del combinatore si collega infine al cavo di discesa proveniente dall’ LNB esterno.
Passiamo ora al lato “esterno” dell’impianto ovvero all’antenna. In prossimità di essa si deve interrompere il cavo che collega l‘ LNB per inserire il combinatore. Il cavo che quindi proviene dall’ LNB si deve collegare al connettore “SAT” del combinatore. Il cavo di discesa si collega al connettore “MIX” del combinatore ed infine, il connettore “TV” del combinatore va collegato ad un cavo che raggiungerà l’amplificatore da palo o il centralino tv dell’antenna terrestre.
Quando l’impianto sarà assemblato si potrà ricevere su tutti i televisori dell’impianto un canale tv in più il cui contenuto sarà il programma satellite sintonizzato dal ricevitore satellite.
Materiali necessari
2 combinatori o miscelatori/demiscelatori TV-SAT
2 Cavi intestati con connettori F per il collegamento tra i combinatori, il centralino TV e il modulatore RF
Metodi alternativi
Aggiungere un secondo cavo di salita dal modulatore RF al centralino TV
Pregi:
Sistema semplice e poco costoso che risolve brillantemente il problema negli impianti di distribuzione monofamiliari
Permette di trasferire il canale satellite selezionato a tutti i televisori e videoregistratori collegati alla stessa antenna terrestre.
Difetti:
Sistema a volte non adottabile per la mancanza di canali UHF liberi.
Richiede un modulatore esterno per alcuni ricevitori digitali che ne sono sprovvisti di fabbrica.
Può capitare che il miscelatore o l’amplificatore di antenna o i centralino TV non disponga di un ingresso aggiuntivo.