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Calciomercato

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Il Barça punta Vieira e Poulsen per gennaio

Il Barcellona di Pep Guardiola si troverà a dover far fronte, nel mese di gennaio, a due importanti assenze dovute alla Coppa d’Africa: mancheranno all’appello due pedine del livello di Yaya Tourè e di Seydou Keita. Il tecnico blaugrana ha perciò richiesto a Laporta di intervenire sul mercato al fine di porre delle toppe a simili assenze. Secondo quanto riporta il quotidiano Sport l’idea principale del club spagnolo sarebbe quella di andare sul sicuro, acquistando dall’Inter l’esperto Patrick Vieira per sopperire alle suddette assenze. Altra ipotesi, già fatta nel corso del mercato estivo, è quella che porterebbe allo juventino Poulsen, rimasto in bianconero a discapito di ogni attesa.
 
Ciao Ciao Toni

Toni lascia la Baviera? Il Milan ci fa un pensierino

MILANO - Le due vittorie a distanza di pochi giorni ottenute contro Marsiglia e Bologna non hanno fugato tutti i dubbi sul Milan di Leonardo. Soprattutto in fase offensiva, la squadra rossonera risente ancora pesantemente della partenza di Kakà, e specialmente il nuovo acquisto Huntelaar ancora non convince nessuno nella San Siro rossonera.

Dopo tre partite di campionato e una gara di Champions League, The Hunter è ancora fermo a quota zero gol. I 15 milioni di euro che la società di Via Turati ha sborsato al Real non consentono però all'olandese di dormire sonni tranquilli, anche perchè è stato lui il grande colpo estivo del Milan, e per questo da lui ci si aspetta che faccia quello che ha sempre fatto in carriera, ovvero i gol. Ciò che più di tutto disturba i tifosi rossoneri è per adesso la mancanza di cattiveria agonistica dell'ex Ajax, che in carriera ha sempre dimostrato di essere un rapace dell'area di rigore ma che in questi primi mesi al Milan non riesce proprio a mettersi sulla stessa linea d'onda dei vari Inzaghi e Pato.

Ecco perchè a Milanello stanno pensando di dare una scossa al reparto offensivo: se Huntelaar da qui a gennaio non dovesse esplodere, il Milan busserebbe alle porte del Bayern Monaco per avere Luca Toni, attaccante ai margini della squadra di Van Gaal ma in cerca di riscatto. Intervistato dalla rivista 'Kicker', l'attaccante azzurro ha ribadito il suo difficile momento in Germania: "Se la società non dovesse più essere soddisfatta del sottoscritto, dovrò riflettere sull'eventualità di un trasferimento, perché non voglio essere un peso morto. Oltretutto c'è in ballo anche un posto nell'Italia per il prossimo Mondiale. I test atletici dicono che sto meglio di alcuni miei compagni che giocano. Non discuto le decisioni di Van Gaal, dico solo che ormai sono pronto", ha detto Toni, al rientro dopo l'infortunio al tendine d'achille. Huntelaar è avvisato: se la sua latitanza come marcatore dovesse proseguire, il Milan sa già a chi rivolgersi.

POVERO MILANNNNNNNNN:diablo::diablo::diablo::diablo:

...ma neanche Gratis lo vorrei....:fie::fie::fie:
 
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Julio Cesar, clamorosa offerta del Man.Utd?
27.09.2009 11.18 di Matteo Magrini IMG Removed © foto di Giacomo Morini


Secondo quanto riportato dal Sunday People, il Manchester United, alla ricerca di un portiere, qualora dovesse fallire l'assalto a Rui Patricio, potrebbe presentare una clamorosa offerta all'Inter per Julio Cesar. Resta difficile immaginare una risposta positiva da parte del club nerazzurro, ma rimane il forte interesse di Ferguson per il numero uno brasiliano.
 
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Juventus, due stelle per Secco
26.09.2009 13.18 di Andrea Lolli IMG Removed © foto di Federico De Luca


Continua sottotraccia l'opera del ds bianconero Alessio Secco per rinforzare una squadra già veramente competitiva. Secondo alcune indiscrezioni trapelate negli ultimi giorni, la Juventus potrebbe andare all'attacco di Goran Pandev (26) e Stevan Jovetic (19) sfruttando le situazioni non proprio limpide dei due giocatori. Per quanto riguarda il macedone è nota la richiesta di rescissione del contratto alla Lazio, mentre il montenegrino non gradirebbe il disimpegno della famiglia Della Valle e, di conseguenza, potrebbe decidere di cercarsi una nuova casa. I due sono seguiti da tempo dalla Juve, che potrebbe essere dunque una destinazione privilegiata per entrambi
 
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Serie A: la sesta giornata live

Le probabili formazioni delle 20 protagoniste


Ecco i probabili schieramenti di tutte le squadre della Serie A per la sesta giornata di campionato:


In neretto le ultime variazioni


Catania-Roma domenica ore 15.00
Catania (4-3-3):
Andujar; Bellusci, Silvestre, Spolli, Capuano; Biagianti, Carboni, Delvecchio; Mascara, Morimoto, Martinez. A disposizione: Campagnolo, Augustyn, Potenza, Izco, Llama, Plasmati, Ricchiuti. All.: Atzori.
Indisponibili: Barrientos, Alvarez, Sciacca, Marchese

Roma (4-3-1-2):
Julio Sergio; Motta, Burdisso, Juan, Riise; Brighi, De Rossi, Pizarro; Perrotta; Totti, Vucinic. A disposizione: Doni, Mexes, Cassetti, Faty, Guberti, Menez, Okaka. All.: Ranieri.
Indisponibili: Baptista, Taddei, Cicinho, Tonetto, Artur

Le ultime: Ranieri deve fare a meno di Taddei, alle prese con un ematoma al piede. Al suo posto ci sarà Brighi. Fuori anche Baptista e Tonetto. Recuperati De Rossi e Mexes, reduci rispettivamente da un problema alla schiena e da un fastidio al ginocchio. Il francese potrebbe anche partire dal 1' in coppia al centro della difesa con Juan e Burdisso spostato sul versante destro. Menez è ok. Nel Catania Bellusci potrebbe subentrare a Potenza sulla destra; a centrocampo ci sarà Delvecchio con Biagianti e Carboni. In avanti riconfermati Mascara, Morimoto e Martinez.


Chievo-Atalanta
domenica ore 15.00
Chievo (4-3-1-2):
Sorrentino; Frey, Morero, Yepes, Mantovani; Luciano, Marcolini, Iori; Pinzi; Bogdani, Pellissier. A disposizione: Squizzi, Sardo, Mandelli, Bentivoglio, Ariatti, Granoche, Abbruscato. All.: Di Carlo.
Indisponibili: Moro, Rigoni

Atalanta (4-4-1-1): Consigli; Garics, Bianco, Pellegrino, Bellini; Padoin, Guarente, Caserta, Valdes; Doni; Tiribocchi. A disposizione: Coppola, Layun, Madonna, Radovanovic, Ceravolo, Tiboni, Acquafresca. All.: Conte
Indisponibili:
Ferreira Pinto, Barreto, Talamonti
Squalificati: Manfredini (1)
Le ultime: Nel Chievo marca visita Rigoni: sarà sostituito da Iori, con Bentivoglio che andrà in panchina. In attacco spazio a Pellissier e Bogdani. Nell'Atalanta spazio per Caserta a centrocampo, Ceravolo in panchina. In avanti Conte ha aperto alla possibilità di vedere la coppia Doni-Tiribocchi, con Acquafresca in panchina.


Juventus-Bologna domenica ore 15.00
Juventus (4-3-1-2):
Buffon; Zebina, Chiellini, Legrottaglie, De Ceglie; Marchisio, Felipe Melo, Poulsen; Diego; Amauri, Trezeguet. A disposizione: Manninger, Grygera, Molinaro, Camoranesi, Giovinco, Iaquinta, Del Piero. All. Ferrara
Indisponibili: Cannavaro, Sissoko, Salihamidzic, Tiago, Chimenti, Grosso

Bologna (4-4-2): Viviano; Raggi, Portanova, Britos, Lanna; Valiani, Mingazzini, Guana, Valiani; Di Vaio, Zalayeta. A disposizione: Colombo, Santos, Zenoni, Mudingayi, Tedesco, Casarini, Osvaldo. All. Papadopulo
Indisponibili: Moras, Bombardini, Mutarelli

Le ultime:
Tra i bianconeri prevedibile turnover. Con il gol di Genova, Trezeguet si è guadagnato una maglia da titolare. Rientra Diego, ballottaggio De Ceglie-Molinaro per il ruolo di terzino sinistro. Capitan Del Piero torna a disposizione e va in panchina. Turno di riposo per Grosso. Nel Bologna Papadopulo conferma la coppia d'attacco Di Vaio-Zalayeta e i quattro della difesa. Il tecnico rossoblù non ha escluso un impiego di Mudingayi dall'inizio.



Lazio-Palermo domenica ore 15.00
Lazio (4-3-3):
Muslera; Lichtsteiner, Diakitè, Cribari, Radu; Foggia, Baronio, Dabo; Foggia, Cruz; Zarate. A disposizione: Bizzarri, Perpetuini, Meghni, Eliseu, Matuzalem, Rocchi, Inzaghi. All: Ballardini
Indisponibili: Makinwa, Brocchi, Scaloni, Siviglia, Faraoni
Squalificati: Kolarov (2)

Palermo (4-3-2-1): Rubinho; Cassani, Kjaer, Bovo, Balzaretti; Nocerino, Migliaccio, Bresciano; Simplicio; Budan, Miccoli. A disposizione: Sirigu, Goian, Blasi, Pastore, Cavani, Mchedlidze, Succi. All.: Zenga.
Indisponibili: Hernandez, Liverani, Tedesco

Le ultime: Problemi in difesa per Ballardini, che perde anche Siviglia ma recupera Diakité, centrale con Cribari. Probabile turno di riposo per Matuzalem. Rocchi c'è ma parte dalla panchina. Cavani non sta ancora bene e dunque il Palermo conferma la coppia d'attacco Budan-Miccoli. Bovo (fuori Goian) possibile variazioni rispetto alla partita con la Roma. Ballottaggio anche Migliaccio-Blasi



Napoli-Siena domenica ore 15.00
Napoli (3-5-2):
De Sanctis; P. Cannavaro, Rinaudo, Contini; Zuniga, Pazienza, Cigarini, Hamsik, Aronica; Quagliarella, Lavezzi. A disposizione: Iezzo, Grava, Datolo, Maggio, Bogliacino, Denis, Hoffer. All.: Donadoni.
Indisponibili: Campagnaro, Santacroce, Amodio, De Zerbi

Siena (4-3-1-2):
Curci; Rosi, Terzi, Brandao, Del Grosso; Vergassola, Codrea, Fini; Ghezzal; Calaiò, Maccarone. A disposizione: Pegolo, Rossi, Jajalo, Jarolim, Ekdal, Paolucci, Reginaldo. All.: Giampaolo.
Indisponibili: Rossettini, Ficagna, Parravicini

Le ultime:
Donadoni recupera in extremis Rinaudo, che si prende il suo posto al centro della difesa con Cannavaro a destra e Contini a sinistra. A centrocampo tornano Cigarini e Hamsik. Nel Siena Terzi al posto di Ficagna al centro della difesa in coppia con Brandao. Confermati centrocampo e attacco schierati contro il Chievo.



Parma-Cagliari domenica ore 15.00
Parma (4-4-2):
Mirante; Zaccardo, Panucci, Paci, Castellini; Galloppa, Mariga, Dzemaili; Biabiany; Bojinov, Paloschi. A disposizione: Pavarini, Zenoni, Lucarelli, Dellafiore, Morrone, Lanzafame, Amoruso. All.: Guidolin.
Indisponibili: Fontanello

Cagliari (4-3-1-2):
Marchetti; Marzoratti, Canini, Astori, Agostini; Dessena, Conti, Parola; Cossu; Nené, Jeda. A disposizione: Lupatelli, Biondini, Barone, Sivakov, Lazzari, Matri, Larrivey. All.: Allegri.
Indisponibili: Pisano, Lopez

Le ultime: Guidolin con il dubbio Panucci, che ha rimediato un 'pestone' in allenamento. In attacco confermato Bojinov, al suo fianco Paloschi, con Amoruso che torna in panchina. Nelle fila dei sardi Conti è di nuovo a disposizione ma Parola avrà comunque un posto a centrocampo. Conferma per Nené a fianco di Jeda. Difesa obbligata per Allegri.


Udinese-Genoa domenica ore 15.00
Udinese (4-4-2):
Handanovic; Basta, Coda, Domizzi, Lukovic; Lodi, D'Agostino, Inler, Pepe; Floro Flores, Di Natale. A disposizione: Belardi, Felipe, Zapata, Sammarco, Zimling, Sanchez, Corradi. All.: Marino.
Indisponibili: Asamoah, Obodo, Ferronetti, Isla

Genoa (3-4-3): Amelia; Papasthatopoulos, Esposito, Criscito; Modesto, Kharja, Milanetto, Tomovic; Mesto, Floccari, Palacio. A disposizione: Scarpi, Biava, Bocchetti, Moretti, Zapater, Palladino, Sculli. All. Gasperini
Indisponibili: Juric, Jankovic, M.Rossi, Fatic

Le ultime: Nel Genoa dà forfait Marco Rossi, alle prese con due infrazioni al costato. Niente da fare anche per Fatic, che soffre di una lieve distorsione alla caviglia. Crespo restituisce il posto a Floccari, in difesa chance per Esposito e Papasthatopoulos, pronto anche Palacio. Marino non avrà Isla, rientra Zapata, almeno in panchina. A centrocampo ballottaggio Sanchez-Lodi


Milan-Bari domenica ore 20.45
Milan (4-3-1-2): Storari; Abate, Nesta, Kaladze, Jankulovski; Gattuso, Pirlo, Ambrosini; Seedorf; Ronaldinho, Huntelaar. A disposizione: Dida, Oddo, Zambrotta, Favalli, Onyewu, Pato, Inzaghi. All: Leonardo
Indisponibili: Bonera, Di Gennaro, Abbiati, Borriello, Thiago Silva, Antonini
Squalificati: Flamini (1)

Bari (4-4-2):
Gillet; A. Masiello, Ranocchia, Bonucci, S. Masiello; Alvarez, Donati, Gazzi, Langella; Barreto, Kutuzov. A disposizione: Padelli, Diamoutene, Almiron, De Vezze, Rivas, Stellini, Meggiorini. All.: Ventura.
Indisponibili: Donda, Paro, Parisi, Allegretti, Sforzini, Koman, Yago

Le ultime: Nel Milan sicuro l'impiego di Ronaldinho, che giocherà al fianco di Huntelaar con Pato in panchina. In difesa ballottaggio tra Jankulovski e Favalli a sinistra; Abate a destra. Ventura non ha a disposizione Allegretti, Rivas si gioca una maglia con Langella, con quest'ultimo favorito. In attacco confermato il ritorno di Kutuzov accanto a Barreto.


27 settembre 200909:39
 
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Serie A - Il ritorno di Zeman


E' un fiume in piena il tecnico, che parla di Mourinho ("E' un allenatore mediocre") e degli scudetti che non avrebbe vinto "solo perchè venivano assegnati in precedenza"
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A essere onesti, ne sentivamo la mancanza. Zdenek Zeman è da sempre un personaggio forte: controverso, può piacere oppure no, e - stessa sorte che capita a tutti i più grandi protagonisti del mondo dello sport - divide le masse. La lotta al doping è partita proprio da alcune sue celebri dichiarazioni, e proprio per questo i tifosi della
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vedono da sempre nel tecnico boemo un nemico contro cui fare la guerra. Sparito dalle scene italiane dopo l'esonero di
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nel dicembre 2006, Zeman va ad allenare la Stella Rossa, ma anche dalla società di Belgrado riceve il benservito: e dopo appena tre mesi dall'inizio della nuova avventura. Ora è senza lavoro e lui - che torna a parlare in occasione della presentazione del documentario 'Zemanlandia' - ne ha ben chiaro il motivo.

"Mi sento ancora un allenatore di calcio - dice Zeman - Io sarei anche disponibile a tornare sui campi da gioco, ma non so se oggi ci sono le condizioni. Di certo, mi divertirei ancora". Sicuro del proprio valore, lui - come sempre - si espone in prima persona, senza peli sulla lingua: "Penso di essere ancora bravo, bisogna chiedere alle società perchè non mi vogliono. Sicuramente sono un personaggio scomodo. E poi, oggi, tutti dicono che un tecnico deve essere un gestore di giocatori e non un maestro di calcio e non è questa la mia visione delle cose. Purtroppo, le mie dichiarazioni nel '98, oltre a quello scudetto con
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e
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, le ho pagate a caro prezzo anche per la mia carriera".

A chi gli rimprovera di non aver vinto nulla, Zeman risponde con la solita vena accusatoria: "Con la Lazio ho ottenuto un secondo e un terzo posto. Sono stati i migliori risultati della mia carriera. Purtroppo, in quegli anni non si poteva lottare per lo scudetto, perché come si è visto i titoli erano già assegnati prima. Anche con la Roma avrei potuto ottenere qualche vittoria in più".
Impossibile non chiedergli un giudizio, un commento dei suoi sull'allenatore dell'
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, Josè Mourinho, uno che in quanto a carisma e personalità un po' ricorda il tecnico boemo. La risposta di Zeman, che ricorda ancora una volta di voler tornare ad allenare "anche perchè in
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non vedo squadre capaci di divertire la gente", non renderà contento il tecnico portoghese.

"Mourinho è un grandissimo comunicatore che nasconde bene la propria mediocrità come allenatore - è il giudizio dell'inventore del 4-3-3 - Io credo che si trovi all'Inter, perché è un grande gestore di giocatori anche se è ancora più bravo a gestire i giornalisti. Certo, con lui i tifosi nerazzurri non vedranno mai un bel gioco. Detto questo la squadra di Moratti resta la grande favorita del campionato, anche se gioca malissimo, perché ha la rosa più attrezzata".
Non vede, nè vuole indicare un suo "erede" ("Spalletti ha fatto qualcosa, ma troppo poco; mi piace Gasperini, ma il suo
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è poco continuo"), Zeman non risparmia dichiarazioni taglienti anche verso Ferrara e Leonardo, "colpevoli" - secondo lui - di essersi trovati la "pappa pronta" senza nemmeno essersela guadagnata.

"Io posso dire di aver fatto la gavetta e di aver imparato tanto nel mio percorso per diventare allenatore. Si vede che loro non hanno bisogno d'imparare, perché sanno già tutto". Una conclusione degna di un personaggio dal carattere particolare, uno che non ha mai risparmiato nessuno e che - l'avete letto - va avanti per la sua strada...

 
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Ribaltone Juve: Cobolli lascia, Blanc presidente

Scossone in Corso Galileo Ferraris. Sembra giunta al capolinea, infatti, l'avventura in seno alla Juventus di Giovanni Cobolli Gigli che, il prossimo 12 ottobre, dovrebbe lasciare la presidenza a Jean Claude Blanc, attuale amministratore delegato. Il dirigente francese manterrà comunque le cariche di ad e dg per poi lasciare la sedia nel 2010 ad un nome di spicco: si parla del blucerchiato Beppe Marotta, finito anche nel mirino del Napoli, e di Marcello Lippi, con il cittì della Nazionale che ritornerebbe a lavorare per la Vecchia Signora al termine dei Mondiali sudafricani del prossimo giugno. L'avvicendamento fra Cobolli Gigli, numero uno juventino dal giugno 2006, e Blanc era già stato deciso da tempo con il presidente della Exor (la finanziaria della famiglia Agnelli che controlla la Juve, ndr) John Elkann.
 
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Cannavaro positivo all'antidoping

Una puntura di vespa causa del problema:aha::aha::aha:

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E' il capitano Fabio Cannavaro il giocatore azzurro risultato positivo all'antidoping segnalato dalla Procura del Coni. Il capitano dell'Italia aveva chiesto un'esenzione per aver assunto un farmaco in condizioni di emergenza: punto da una vespa, avrebbe usato un farmaco a base di cortisone. La Juventus ha già fatto sapere che ''si tratta solo di un antiallergico''. Cannavaro sarà interrogato dalla Procura del Coni nei prossimi giorni.

Il medicinale al centro della querelle sarebbe il Gentalyn, assunto da Cannavaro per evitare uno shock anafilattico. L'esenzione dai controlli era stata chiesta per la partita Roma-Juventus. Nel frattempo, però, la Juventus non avrebbe inoltrato al Coni la documentazione necessaria e questo ha fatto scattare la procedura che ha portato alla provvisoria comunicazione della positività del difensore bianconero.






IL COMUNICATO DELLA PROCURA DEL CONI
"In relazione a una richiesta di esenzione a fini terapeutici, inviata in base alla normativa antidoping, da parte di un tesserato della Federazione Italiana Giuoco Calcio per somministrazione effettuata in condizioni di emergenza, il Comitato per l'Esenzione ai Fini Terapeutici (CEFT) del CONI ha richiesto -come previsto- con raccomandata A.R. l'integrazione, con certificato del medico che ha effettuato la terapia o del Pronto Soccorso, della documentazione inviata. Nel frattempo l'atleta è stato sottoposto a controllo antidoping con esito avverso. Pertanto, in base alle vigenti norme antidoping, il Procuratore Capo dell'Ufficio di Procura Antidoping, Ettore Torri, ascolterà quanto prima l'atleta e il medico curante. All'esito la Procura adotterà i provvedimenti del caso"
 
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Doping: Cannavaro, caso :dfingers::dfingers:archiviato:dfingers::dfingers::dfingers:

Il difensore positivo a un cortisonico

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Il capo della Procura del Coni, Ettore Torri, ha chiesto al Tribunale nazionale antidoping l'archiviazione per il caso di Fabio Cannavaro. Il difensore bianconero era risultato positivo dopo aver presentato una richiesta di esenzione per aver assunto un farmaco a base di cortisone (era stato punto da un'ape). Torri si è riservato la possibilità di chiedere provvedimenti per altri tesserati in base all'esito di ulteriori indagini.

LE MOTIVAZIONI:
"Accertata la veridicità dell'episodio che ha originato l'intera vicenda (puntura d'insetto), il successivo comportamento dei medici e la mancata consegna all'atleta della raccomandata del CEFT, si può escludere che Cannavaro si sia reso responsabile anche solo per mera negligenza della non completezza della documentazione prodotta posto che, ai sensi dell'art. 4.6. della parte C dell'Appendice D delle Norme Sportive Antidoping vigenti per le richieste di competenza del CEFT è responsabile della correttezza e della completezza della documentazione prodotta chi ha titolo a produrla e/o a trasmetterla al CEFT". L'Ufficio pertanto "si riserva eventualmente di procedere all'esito di ulteriori accertamenti nei confronti di altri soggetti tesserati della Società che si siano resi responsabili di fatti disciplinarmente rilevanti".
 
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Mercato, un grande ritorno: il Milan:aha::aha::aha:

Si lavora per Juan, Rafinha, Mariga

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L'unica condizione -non semplicissima- è la qualificazione agli ottavi di Champions League. Se verrà raggiunta, con conseguente introito per le casse societarie, il Milan farà di tutto per chiudere trattative già accennate e rinforzare la rosa già a gennaio. I primi obiettivi sono gli esterni, entrambi brasiliani: oltre a Juan Maldonado del Flamengo, è tornato in auge Rafinha dello Schalke 04. Movimenti anche a centrocampo: nel mirino Mariga.

Solo le prime due operazioni sarebbero sicuramente onerose per il bilancio milanista. Juan Maldonado viene valutato circa 7 milioni e un prezzo leggermente superiore (intorno agli 8-9) ha anche il suo collega del club tedesco, la cui scadenza contrattuale è fissata per il 2011. Esborso non piccolo, considerando la nuova politica rossonera, ma di primaria necessità vista la carenza nel ruolo già esplicitata dalla prima parte della stagione. L'accesso nelle "top 16" europee, però, potrà aiutare.

Diverso potrebbe essere il discorso per Mariga: a Parma c'è Paloschi, già dimostratosi uomo-chiave in attacco e inoltre pupillo assoluto del presidente Ghirardi. L' "erede di Inzaghi" è in comproprietà tra i due club: la metà rossonera, dunque, pesa e potrebbe essere il perno di una trattativa certo molto delicata per il Milan, coperto nei ruoli di attacco, ma sicuramente restìo a perdere definitivamente uno dei migliori giovani prodotti in tempi recenti dal suo vivaio. Mariga è identificato come il giocatore di sostanza, ricco di velocità, dinamismo, chili e centimetri che in questo momento mancano a un reparto a cui, a gioco lungo, non potrebbe bastare il rientro ormai pressochè certo di David Beckham

Più difficile, in questo momento, pronosticare invece innesti in attacco. Lo staff tecnico e dirigenziale vuole verificare ancora una volta Marco Borriello, atteso al rientro dopo l'ennesimo infortunio, e non vuole fare prendere la mano dalla fretta nelle decisionui su Klaas Jan Huntelaar, finora flop assoluto. Qualche voce parla di prestito all'estero, di una rinuncia buona per fare posto a qualche bomber più affidabile. Huntelaar, al Milan, è costato 15 milioni ed è stato l'unico vero acquisto della campagna estiva. Sconfessarla nel giro di sei mesi è prospettiva che dalle parti di Milanello convince meno di Huntelaar stesso.
 
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Brasile, rissa tutta al femminile:D:D:D:D:D

Le botte continuano fuori dal campo

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Succede anche nel calcio femminile che qualche volta ci si lasci andare a comportamenti non proprio consoni. Stavolta, in realtà, è successo molto di più. Una rissa brutale si è verificata in Brasile nella gara tra tra Cesmac e SóEsporte. Gioco interrotto subito e qualche pulzella è finita dritta in ospedale. La rissa però non si è fermata al campo da gioco ma è proseguita dentro agli spogliatoi e fuori dallo stadio



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Pallone d'Oro, nessun italiano

Ma ci sono Maicon, Cesar, Eto'o e Diego

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Nessun calciatore italiano tra i 30 candidati alla conquista del Pallone d'Oro, il prestigioso riconoscimento che France Football assegna alla fine dell'anno. La nazione con più rapprentanti è la Spagna con 6 elementi. Seguono il Brasile (5), l'Inghilterra (4), la Francia (4). Pare tuttavia che sia Leo Messi a succedere a Cristiano Ronaldo nell'albo d'oro. L'Italia si consola con gli interisti Eto'o, Maicon e J. Cesar e lo juventino Diego.

I 30 CANDIDATI
Andrey Arshivin (Russia, Arsenal), Karim Benzema (Francia, Lione-Real Madrid), Iker Casillas (Spagna, Real Madrid), Cristiano Ronaldo (Portogallo, Manchester United-Real Madrid), Diego (Brasil, Werder Brema-Juventus), Didier Drogba (Costa d'Avorio, Chelsea), Edin Dzeko (Bosnia, Wolfsburg), Samuel Eto'o (Camerun, Barcellona-Inter), Cesc Fabregas (Spagna, Arsenal), Fernando Torres (Spagna, Liverpool), Diego Forlan (Uruguay, Atletico Madrid), Steven Gerrard (Inghilterra, Liverpool), Ryan Giggs (Galles, Manchester United), Yoann Gourcuff (Francia, Bordeaux); Thierry Henry (Francia, Barcellona), Zlatan Ibrahimovic (Svezia, Inter-Barcellona), Iniesta (Spagna, Barcellona), Julio Cesar (Brasile, Inter), Kakà (Brasile, Milan-Real Madrid), Frank Lampard (Inghilterra, Chelsea), Maicon (Brasile, Inter), Lionel Messi (Argentina, Barcellona), Luis Fabiano (Brasile, Siviglia), Franck Ribery (Francia, Bayern Monaco), Wayne Rooney (Inghilterra, Manchester United), John Terry (Inghilterra, Chelsea), Nemanja Vidic (Serbia, Manchester United), David Villa (Spagna, Valencia), Xavi (Spagna, Barcellona) e Yaya Touré (Costa d'Avorio, Barcellona).
 
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Inter: Baptista è a un passo:emoticon-0149-no::emoticon-0149-no::emoticon-0149-no::emoticon-0149-no::emoticon-0149-no::emoticon-0149-no:

Ledesma, intrusione della Fiorentina


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di Angiolo Radice
Poche ore e piccoli dettagli separano l'Inter da Julio Baptista. L'affare è in fase d'atterraggio, tra domani e inizio settimana prossima Mourinho avrà il giocatore che gli servirà per coprire più ruoli dal centrocampo in su. Nell'operazione, oltre a denaro contante, rientrerà Burdisso il cui cartellino diventerà così totalmente di proprietà della Roma. Accantonato, ma solo per il momento, l'inserimento anche di Andreolli nel pacchetto voluto da Moratti. Per il ritorno ai nerazzurri del centrale difensivo se ne riparlerà a fine stagione.


L'Inter continua a lavorare sull'asse Roma anche con la Lazio per Kolarov. La prima richiesta di Lotito è sembrata però eccessiva. L'Inter ha provato a mettere sul piatto 8 milioni cash più alcuni giovani come contropartita, ma se davvero vorrà assicurarsi le prestazioni del serbo da qui a fine campionato la sensazione è che dovrà alzare la posta.
Domani durante il consiglio della Lega calcio le due parti si rivedranno e la situazione di stallo potrebbe avere qualche scossone. Diverso invece il discorso per Ledesma, inseguito anche da Juve e Fiorentina. Si attende l'esito del collegio arbitrale fissato per il 26 gennaio ma intanto l'Inter è venuta a conoscenza dei desideri del giocatore in bilico tra Milano o Firenze visti gli ottimi rapporti con Corvino, uomo che l'ha portato in Italia.
 
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Juventus, Lanzafame non arriva

Manca l'accordo con il Parma

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Davide Lanzafame non tornerà alla Juventus. La trattativa tra i bianconeri e il Parma, che sembrava definita, è saltata all'ultimo momento. Secco e Bettega non hanno trovato il giusto accordo con i ducali, cui era stata offerta la metà di Mirante (l'altra metà è della Samp). "Sono contento così", ha detto il giocatore. Intanto Hidalgo, agente di Crespo:diablo::diablo::diablo:, ammette: "Sono stato convocato in sede al Genoa per parlare di Hernan".

Il contatto per l'argentino è insomma molto serio anche perché, Valdanito, ha due sponsor prestigiosi alla Juve, gli ex compagni di squadra Cannavaro e Buffon.

La Juventus avrebbe chiesto l'argentino in prestito, ma per ora il Genoa, che ha già perso Floccari, trasferito alla Lazio, ha risposto che prima deve verificare se l'Atalanta è disposta a concludere anticipatamente il prestito di Acquafresca.

Sempre a Bergamo c'è un altro obiettivo della Juventus, Guarente. Per il centrocampista i bianconeri hanno offerto 1 milione di euro per il prestito oneroso e un riscatto per giugno fissato a 5 milioni. L'Atalanta per sbloccare l'affare ne chiede 6, ma subito e dunque si tratta. Il fallimento della trattativa per Lanzafame potrebbe aver chiuso le porte del Parma all'ex interista Jimenez, che doveva sostituire proprio il giovane attaccante.
 
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