AW: ULTIMO GIRO GP CATALOGNA 14/06/09 EXTRATERRESTRE ROSSI: Lorenzo s'inchina!
MotoGP, Pedrosa in pole a Indy
Lo spagnolo della Honda è imprendibile
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Dani Pedrosa conquista la pole del
GP d'Indianapolis. Dopo aver dominato le libere, lo spagnolo della
Honda firma un incredibile giro in 1'39"730, staccando i due piloti della
Yamaha:
Jorge Lorezo, secondo a +0.506, e
Valentino Rossi, terzo a +0.879. Quarto tempo per
Alex De Angelis (Honda), che precede i due americani
Colin Edwards (Yamaha) e
Nicky Hayden (Ducati). Ottava piazza per
Andrea Dovizioso (Honda) davanti a
Marco Melandri (Hayate).
Zitto zitto, senza grandi proclami,
Pedrosa arriva a Indianapolis e piazza una zampata clamorosa. Lo spagnolo si aggiudica le libere del venerdì sotto il diluvio, conquista il mattino del sabato con l'asfalto freddo ma asciutto, e infine si prende anche la pole. Tutto questo a suon di giri pazzeschi e rifilando distacchia pesanti ai suoi avversari.
Il più vicino è il connazionale della
Yamaha,
Jorge Lorezo, che paga mezzo secondo, ma dimostra di avere un passo per la gara davvero indiavolato. Scuote invece la testa sotto la bandiera a scacchi
Valentino Rossi. L'italiano non è contento del set-up della sua
M1, che non sembra consentirgli di tenere il ritmo di chi lo precede. Soprattutto perché il tempo della pole di Pedrosa, 1'39"730, è quasi un secondo sotto quello del 2008, fatto dallo stesso Vale in 1'40"776. Quindi l'1'40"609 odierno, non soddisfa certo le aspettative dell'italiano.
Perde la prima fila di un soffio
Alex De Angelis, che paga solo 11 millesimi dal tempo di
Rossi. Il sammarinese si trova così relegato in seconda, accanto ai due american boys
Edwards (caduto senza conseguenze) e
Hayden. Il ducatista tiene alta la bandiera delle rosse di
Borgo Panigale, orfana anche per questo GP di
Stoner, mentre non brilla
Kallio in quindicesima piazza.
Il settimo posto di
Elias (scivolato anche lui) rappresenta il biglietto da visita con cui lo spagnolo si offre a chi gli vorrà dare una moto per il futuro. Già sistemati invece il
Dovi e Melandri, rispettivamente in ottava e nona posizione. Invece la top ten questa volta è chiusa da
Toseland, che si mette dietro un
Capirossi laborioso, ma poco efficace.
De Puniet stringe i denti per la caviglia ancora dolorante e riesce a piazzarsi dodicesimo, davanti a
Canepa e Vermeulen, ormai in debito di motivazioni a causa del divorzio dalla
Suzuki. Si prende invece la soddisfazione di non essere
ultimo in qualifica
Espargaro, rifilando 3 decimi a
Talmacsi. L'ungerese però si consola con una valigia carica di milioni, utili a garantirgli il prossimo futuro in
MotoGP.
Di
M.C.
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