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Dzeko, ora la Juve balza in pole

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Il bosniaco è determinato a trasferirsi in bianconero I suoi agenti ora hanno fretta di incontrare Marotta. Da domani il bomber si concederà una settimana di vacanza, poi affronterà la trattativa per il proprio trasferimento. Per adesso il Wolfsburg lo dichiara incedibile, ma è una tattica per alzare il prezzo
TORINO, 5 giugno - Il Gran Premio di Bosnia sta per partire e la Juve ha scippato la pole position al Manchester City. La qual cosa non significa automatica*mente che Edin Dzeko sarà al via del prossimo campionato italiano con una maglia bianconera addosso, ma un cer*to ottimismo dentro e attorno alla Ju*ve va prendendo piede. A tal proposito non devono ingannare le dichiarazio*ni rilasciate, ieri a Sorrento, da Beppe Marotta. In quella sede il dg biancone*ro ha sottolineato gli alti costi dell’ope*razione e il fatto che il Wolfsburg non intenda cedere il proprio centravanti. Tutto vero, tutto molto tattico. Infatti Marotta si è guardato bene dal dire che Dzeko non interessa alla Juve. So*prattutto ha omesso un particolare fondamentale: ora è il bosniaco a voler vestire la maglia bianconera. Una con*vinzione maturata non per caso. Il col*po di fulmine è infatti legato alla con*sapevolezza di essere, a propria volta, assai apprezzato. In questi casi il vole*re di un giocatore fa tutta la differen*za del mondo. Dunque gli ingredienti per un matrimonio felice ci sono, anche se la trattativa non si presenta né bre*ve, né - è bene sottolinearlo - dall’esito scontato.

IL PRESSING - Partiamo dai dati cer*ti. I principali sono due: il City non ha esercitato la clausola rescissoria (e questo è un fatto di solare evidenza); Dzeko ha preso tempo con il City (que*sto invece è un fatto noto ai pochi pro*tagonisti della vicenda). Dietro alla prima decisione c’è la volontà di ab*bassare il prezzo del bosniaco, dietro alla seconda quella di accasarsi in un club di maggior prestigio rispetto a quello inglese. Una scelta, ci riferiamo ovviamente alla seconda, presa diret*tamente da Dzeko e che in qualche mi*sura ha spiazzato anche il suo entou*rage. Lo sceicco Mansour era infatti un interlocutore assai gradito, per evi*denti ragioni, ad agenti, mediatori ecc. Il centravanti del Wolfsburg però ha dimostrato una certa lungimiranza, evitando di guardare soltanto all’a*spetto economico della vicenda. Una scelta agevolata dalla consapevolezza che, in ogni caso, alla fine di questa vi*cenda il suo conto in banca non avrà patito ripercussioni... Ma pur sempre una scelta coraggiosa, a cui il suo en*tourage ha dovuto adeguarsi. A quel punto, infatti, è scattata la rincorsa a un appuntamento con la Juve. Alen Augustincic, agente di Dzeko punta a incontrare Marotta nel corso della prossima settimana. Se otterrà soddi*sfazione, il centravanti non presen*zierà. Non per questioni di opportu*nità, ma perché in vacanza. Già lunedì 14 Dzeko, però, sarà nuovamente re*peribile e per quella data la società bianconera dovrà prendere impegni, per il momento anche solo formali. Muovere passi concreti. Che non pos*sono prescindere da un contatto diret*to con il Wolfsburg, ma è sui tempi del*lo stesso che in casa Juve si stanno in*terrogando. Uscire subito allo scoper*to metterebbe Dieter Hoeness, pleni*potenziario del Wolfsburg, nella condi*zione di tenere botta, cioè di esibire la solita frase: «Dzeko fa parte dei nostri programmi futuri, a meno di offerte folli». Cioè pari alla clausola di 40 mi*lioni non esercitata dal City di Manci*ni. Ma la Juve non si spingerà a tanto. Mentre se fosse Dzeko a muoversi, le condizioni cambierebbero, a tutto fa*vore dei vertici di corso Galileo Ferra*ris.
 
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Krasic, la Juve vuole acquistarlo prima che inizi il Mondiale

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Il Cska chiede 15 milioni, la Juve ne offre 10. Distanza colmabile e Marotta non vuole aspettare che l’esterno si metta ancor più in vetrina
TORINO, 5 giugno - Non è stato il miglior Milos Krasic quello visto all’opera a San Siro lo scorso 31 marzo nell’andata dei quarti di Champions League. Eppure proprio quella sera l’esterno del CSKA Mosca convinse Gigi Del Neri, Beppe Marotta e Fabio Paratici delle sue qualità. Sul fatto di potersi integrare alla perfezione nei meccanismi cari al tecnico di Aquileia. All’atto pratico gli bastò un quarto d’ora, il primo. Durante il quale il nuovo Nedved saltò in tre occasioni, e con grande naturalezza, un avversario della consistenza di Javier Zanetti. Esame superato. Il turno no, perché l’Inter si impose sia nel match d’andata, sia in quello di ritorno ( saltato da Krasic per squalifica), ma questa ormai è storia. Quella relativa al passaggio di Krasic in bianconero, invece, è di strettissima attualità.

LA TRATTATIVA - Juve e Cska si sono già annusate. Ne è emersa una richiesta da parte del club moscovita: 15 milioni di euro. E una risposta di quello torinese: siamo disposti a chiudere a 10. Una distanza abbastanza consistente a prima vista, molto meno qualora si tenga conto che così usa nelle trattative. Ognuno cerca di conquistare un vantaggio tattico sull’avversario, poi si adegua in base alla reazione dello stesso. Spazi di mediazione, insomma, non ne mancano. Né i mediatori stessi. Infatti non è questo aspetto a preoccupare Marotta, quanto i tempi dell’operazione. Non è infatti un mistero che la priorità per la dirigenza juventina consista nell’acquistare quattro esterni offensivi. Anzi, a questo punto tre, considerato che l’affaire Pepe è già agli atti. Ma Eugeni Giner, presidente del Cska, non ha alcuna fretta.

I SETTE GIORNI - La posizione del dirigente moscovita è figlia, appunto, della fiducia riposta nel proprio asso. Al Cska sono convinti che Krasic possa essere uno dei grandi protagonisti del Mondiale sudafricano e se questa condizione effettivamente si realizzasse, la quotazione del serbo subirebbe un’impennata. Non è dunque la concorrenza presunta del Manchester United o del Bayern, o quella reale di altri club della Bundesliga - uu guaio, semmai, sarebbe l’inserimento dell’Inter - a preoccupare Marotta, ma la possibilità che l’operazione si trascini a lungo e con costi incontrollabili. Per questa ragione la Juve ha fretta di definire la pratica Krasic. L’idea è di riuscirci prima che il Mondiale inizi, cioè nel corso della prossima settimana.
 
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«Juve, prendi Martinez: è il colpo perfetto»

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Atzori, che lo ha avuto al Catania: «Professionista esemplare, pronto per una big. Ha qualità, è duttile: nel 4-4-2 di Del Neri può fare bene».I bianconeri decisi a battere la concorrenza di Fiorentina, Lazio e City
TORINO, 5 giugno - Simone Pepe è il primo obiettivo raggiunto. Tuttavia la massiccia, poderosa, capillare ri*cerca di esterni da aggregare alla rosa bianconera ( al momento sprovvista pressoché in toto di giocatori di fascia) prosegue im*perterrita. Essì perché il 4- 4- 2 su cui il tecnico Gigi Del Neri ha in*tenzione di modulare la sua Ju*ventus non può prescindere da giocatori con tali caratteristiche e, di conseguenza, Giuseppe Ma*rotta e Fabio Paratici si sono at*tivati per effettuare almeno 6- 7 interventi in tal senso, tra ali e terzini. Per fascia destra e sini*stra di centrocampo si cercano quattro elementi in totale: tre po*tenziali titolari e un giovane in grado di fare la sua parte alla bi*sogna. Tra i “ titolari” nel mirino, oltre a Milos Krasic, spicca il no*me Jorge Andrés Martinez, uru*guaiano messosi in mostra nel Ca*tania. Il club rossazzurro chiede 12- 14 milioni di euro, la Juventus è pronta a trattare ( decisa a ri*durre il prezzo e possibilmente ad inserire nell’affare alcune contro*partite tecniche quali ad esempio Michele Paolucci, che proprio a Catania ha fatto vedere il meglio di sè). Marotta e Del Neri, del re*sto, sono convinti del fatto che Martinez, alla Juventus, possa trovare piena consacrazione.

PROFESSIONALITA’ - E, a quanto pare, i dirigenti bianconeri non sono gli unici ad esserne convinti. Pure chi conosce bene Martinez è dell’idea che il 27enne di Montevi*deo sia pronto per il grande salto in una big. E’ il caso di Gianluca Atzori che con Martinez ha avuto modo di lavorare a stretto contat*to nel 2007- 2008 ( come vice di Sil*vio Baldini) e nel 2009, come tecnico rossazzurro. L’allenatore *ora in lizza per le panchine di Chievo, Reggina, Crotone e Gros*seto - spiega: « Conosco bene Jor*ge, sì. Ho avuto modo di apprez*zarlo anche a livello umano, so*prattutto quando ero allenatore in seconda. Sapete com’è, il rap*porto è più diretto e c’è meno di*stanza nei ruoli, così era più sem*plice instaurare un rapporto ami*chevole e confidenziale. E’ uno dei giocatori più affezionati alla fami*glia che abbia mai conosciuto, questo mi ha colpito. Eppoi mi ha colpito la sua professionalità: fa del lavoro la sua forza. E’ molto generoso e si sente sempre in do*vere di dare tutto ai compagni. Persino quando poteva segnare, gli capitava di fare l’ultimo pas*saggio per mandare in gol qual*cun’altro » .

CONSACRAZIONE - Fin qui il Martinez uomo, poi si passa al calciatore. All’analisi più pretta*mente tecnica. « Ha qualità fisiche come pochi, nei colpi di testa e nell’elevazione è davvero eccezio*nale. Al limite dovrebbe migliora*re un po’ sotto porta dove è un po’ “ scherzoso”, insomma a volte cin*cischia troppo. Però non c’è dub*bio sul fatto che con una big, gio*cando a grandi livelli, può esaltar*si. Il ruolo ideale? Mah, non ce n’è uno in particolare visto che tatti*camente è molto duttile. Io lo uti*lizzavo nel 4- 3- 3 da attaccante esterno, prevalentemente a destra anche se rende bene pure a piedi invertiti. Se sta dietro la punta, è abile a trovare da solo la posizio*ne migliore in cui farsi trovare. Con la Nazionale, però, giocava come esterno destro nel 4- 4- 2. Ec*co perché penso che con Del Neri possa fare benissimo. Chiaramen*te, viste le sue caratteristiche, Jorge è più bravo in fase di pos*sesso palla. Sarei davvero conten*to se approdasse in una grande: se lo merita e può trovare la defini*tiva consacrazione» . E stando alle indiscrezioni trapelate, Giuseppe Marotta sarebbe ben lieto di asse*condare le speranze di Atzori.
 
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Krasic ha detto sì: accordo con la Juve

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Marotta convince il serbo, ora teme solo... Benitez. Quand’era vicino ai bianconeri, il tecnico spagnolo aveva chiesto come primo rinforzo proprio l’asso del Cska. Il dg ha fretta: da evitare un’asta con l’Inter
TORINO, 7 giugno - Novità di giornata, novità grossa: Milos Krasic ha già accettato le proposte for*mulategli da Beppe Marotta. Doverosa consi*derazione: Milos Krasic non è ancora un gio*catore della Juve. La contraddizione è solo ap*parente e comunque destinata a risolversi in settimana se i disegni del dg bianconero tro*veranno rispondenza nei fatti. La trattativa, questo appunto è un fatto, procede spedita. Vo*lendo usare una metafora motoristica, la Juve si ritrova ad affrontare in vantaggio l’ultima curva e solo un improvviso ostacolo posto sul rettilineo finale che porta a Mosca potrebbe far saltare l’affare. Ostacolo che Marotta ha individuato in Rafa Benitez. In effetti è il tec*nico spagnolo a tenere in apprensione il dg ju*ventino e per ottime ragioni che affronteremo nelle prossime righe.

IL NUOVO NEDVED HA DETTO SI’ - Partia*mo dai dati certi. La trattativa per il nuovo Nedved è in fase molto avanzata. Dicevamo che Marotta ha già raggiunto l’intesa con Kra*sic attraverso la mediazione dell’agente Fifa Marko Naletic che in questa operazione af*fianca il manager del serbo, Dejan Joksimovic. Le cifre non sono ancora note (Krasic al Cska percepiva uno stipendio di 1,3 milioni a stagione, è ipotizzabile che ne abbia ottenuti almeno 2) ma in casa Juve danno per superato questo passaggio. Resta invece da trovare un accordo con Evgeny Giner e Ro*man Babaev, rispettivamente presidente e di*rettore generale del club moscovita. Contatti diretti tra Marotta e Babaev ce ne sono già stati e in quelle circostanze il dirigente del Cska ha quantificato in 15 milioni il prezzo di Krasic, aggiungendo una postilla velenosa: lo stesso potrebbe aumentare se il Mondiale ve*desse il serbo tra i principali protagonisti. Quindi la Juve ha un primo motivo per chiu*dere in fretta la trattativa. Detta così sembra facile, in realtà Marotta si ritrova a far di con*to a causa dei molti acquisti in preventivo e soprattutto delle difficoltà nel cedere i gioca*tori in esubero. Tutto ciò a causa dell’allegra politica degli ingaggi delle stagioni preceden*ti, che ha consentito a molti giocatori della ro*sa bianconera di ottenere condizioni del tutto superiori al loro valore di mercato. Una zavor*ra che Marotta e Fabio Paratici stanno cer*cando di sganciare, ma con qualche difficoltà. Oggettivamente il loro è un compito comples*so.
 
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Juve, in mezzo ne partirà uno

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Felipe Melo, Sissoko o Poulsen sono in vendita. Una cessione 'porta' Palombo. Il maliano ha più mercato dei due compagni. Ma il brasiliano e il danese possono sfruttare la vetrina mondiale. I bianconeri non escludono nulla e seguono l’azzurro
TORINO, 7 giugno - La Juve che viene disegnata a immagine e so*miglianza del gioco da sem*pre prediletto e praticato da Gigi Del Neri avrebbe un settore già coperto. Avreb*be, perché il condizionale è d’obbligo. il settore in que*stione è il centrocampo, in particolare quello occupato dai due centrali. I due per*ni attorno a cui ruota il 4-4*2 che si trasforma in 4-2*4 quando la squadra attacca. Ebbene, la Juve ha già sot*to contratto Claudio Mar*chisio, Felipe Melo, Momo Sissoko, Christian Poulsen. Dunque non c’è fretta, per muoversi sul mercato. ben altre sono le priorità. ma la Juve di que*sta estate non ha uomini inamovibili e incedibili. L’eccezione alla regola è Claudio Marchisio, pietra angolare e ormai già ban*diera. Ma il fatto è che i suoi tre compagni di reparto in*cedibili non sono. Nemme*no in svendita, ci manche*rebbe, ma qualora arrivas*sero offerte interessanti la Juventus e Beppe Marotta le ascolterebbero. E non è neppure escluso che una so*cietà decisa a mutare fisio*nomia possa inserire gioca*tori in alcune trattative, al capitolo scambi. E’ bene al*lora esaminare gli scenari possibili, posto che il nome in eventuale ingresso sa*rebbe (e sarà) soltanto uno: Angelo Palombo.

PALOMBO -
E’ lui l’uomo di fiducia. Conosciuto e ap*prezzato da Del Neri e da Marotta anche al capitolo delle qualità umane. Ovvio, siamo ancora in divenire, anzi nel campo degli scena*ri da disegnare. Per poi rea*lizzare. Palombo è insomma legato alla cessione di uno dei giocatori attualmente sotto contratto. Ma è pure legato allo sviluppo delle trattative riguardanti l’at*tacco. Se la Juve riuscirà a centrare il colpo Edin Dzeko, nessun problema. Qualora dovesse buttarsi su Pazzini, qualche dubbio dovrebbe emergere. Nel senso che la Samp non è in*tenzionata a privarsi di due giocatori cardine. E poi c’è la questione economica.
 
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Lo Monaco: «Aspetto Marotta per Martinez»

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L’ad dei siciliani: «So che piace alla Juve. Gran coppia lui e Pepe. Lo valuto 14 milioni, giovedì vedrò il dg bianconero». Sul giocatore: «E’pronto per una big. E perfetto per il 4-4-2 di Del Neri»
TORINO, 7 giugno - Stabiliamo un contatto (magari un con*tratto, con la “ r”). E faccia*mo adesso. Parole e musica degli Stadio di Gaetano Curreri; intenzioni e azioni di Giuseppe Marotta, di*rettore genarale biancone*ro, e Pietro Lo Monaco, amministratore delegato del Catania. Motivo del contendere è Jorge Marti*nez, attaccante/centrocam*pista esterno rossazzurro che tanto piace ai torinesi e che i siciliani sono - gio*coforza - disposti a cedere. «Essì, perché sappiamo che è arrivato il momento di consentire a Jorge di met*tersi in mostra in una big» .

IL BLITZ - Continua Lo Mo*naco: «Da quel blitz che fe*ci a Madrid, nel 2007, per battere la concorrenza di squadre spagnole e inglesi ad oggi sono cambiate tan*te cose. Martinez è cresciu*to moltissimo, ha dimo*strato di essersi ambienta*to alla grande nel nostro campionato e ha dimostra*to tutte le sue qualità. Fisi*camente è eccezionale: ha corsa, ha velocità, ha tecni*ca, ha elevazione nello stacco di testa. Tattica*mente, poi, sa adattarsi a tutte le soluzioni: noi lo ab*biamo utilizzato come esterno offensivo, come mezzapunta e anche come centravanti qualche volta. Non mi stupisce, di conse*guenza, che ci siano tante squadre intenzionate ad acquistarlo».

CONCORRENZA - In lizza per Martinez, infatti, c’è il Napoli, c’è il Genoa, c’è la Lazio, c’è il Manchester City. E c’è la Juventus, ov*viamente. «So che piace ai bianconeri sì, so che lo sti*mano. Del resto, non oso immaginare le cose che po*trebbe fare un attacco con Simone Pepe e Jorge Mar*tinez sulle corsie esterne. Quei due, insieme, sareb*bero in grado di garantire consistenza, forza, tecnica, rapidità, capacità di far gol. Martinez, ancora più di Pepe, ha dimostrato spiccate doti realizzative in questi anni» . Del Neri la pregusta, una coppia così: lui, abituato a far giocare *compresi i cambi 3-4 esterni a partita, avrebbe di che divertirsi potendo disporre di Pepe, Martinez e Krasic. E Marotta, di conseguenza, sta lavoran*do per mettere a disposi*zione del tecnico un tale arsenale.
 
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Agente Krasic: «L'offerta della Juve piace molto a Milos»

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Dejan Joksimovic, il procuratore dell'esterno serbo conferma: «Quella del club bianconero è l'offerta che ci piace di più, ora devono trovare l'accordo col Cska, ma non credo ci siano problemi. I russi sanno che per lui è arrivato il momento di andarsene. L'Inter? A suo favore gioca il fatto che c'è Stankovic»
TORINO, 7 giugno - L'operazione Milos Link veralten (gelöscht) alla Juve potrebbe chiudersi anche prima dei Mondiali. Lo ha dichiarato Dejan Joksimovic, agente del centrocampista del Cska Mosca. Il club bianconero, infatti, sembra al momento il più vicino a chiudere la trattativa per assicurarsi le prestazioni del giocatore serbo.

INTERESSE - L'accordo con Krasic è stato raggiunto, e ora resta da trovare quello col Cska. La Juve, però, deve difendersi dall'interesse di altri club che hanno puntato il talentuoso esterno della nazionale serba. Tra queste, ci sono Fenerbahce, Manchester United, Arsenal e l'Inter. «C'è un interesse da parte di Manchester United e Arsenal -ha spiegato Joksimovic alla stampa russa- ma, al momento, non c'è stata alcuna offerta concreta. Ad oggi, le uniche offerte sono arrivate da Fenerbahce e Juventus. I turchi sono particolarmente interessati a Milos, e offrono quasi il doppio rispetto agli altri. Ma Krasic non è particolarmente entusiasta all'idea di giocare in Turchia. Sicuramente è più allettato dall'ipotesi Juventus. Prima di tutto perché per la prossima stagione la Juve vuole creare una grande squadra, e poi perché il club bianconero è stato il più deciso e ha sottoposto già una proposta di contratto a Milos».

FEELING JUVE - «La proposta dei bianconeri piace al giocatore -ha aggiunto- quindi ora tocca a Juve e Cska trovare l'accordo. Non credo che i russi vogliano bloccare la trattativa. Sanno che Krasic ha dato tanto al Cska e che ora è arrivato il momento di andarsene». L'agente spiega poi che Krasic vorrebbe conoscere il suo futuro prima della Coppa del Mondo: «Lui vorrebbe firmare il contratto prima dei Mondiali. Può darsi che l'accordo possa essere firmato in Sudafrica in questi giorni». «Ma può darsi che tutto venga posticipato a dopo la Coppa -ha proseguito Joksimovic- e anche questo avrebbe una logica, dal nostro punto di vista, perché il Mondiale sarebbe una vetrina importante per Krasic e potrebbe aumentare il numero di club interessati a lui».

SIRENA INTER - Tra questi c'è, dunque, anche l'Inter che può contare su un'arma in più: la presenza di Dejan Stankovic, grande amico di Krasic. «Secondo le mie informazioni i nerazzurri saranno allenati da Benitez -ha spiegato il procuratore- un tecnico che Milos stima molto. Inoltre, c'è Stankovic, che è un punto molto importante a favore dell'Inter». Chiunque voglia prendere Krasic, dovrà, comunque, versare nelle casse del Cska almeno 15 milioni di euro. «Questo era il prezzo fatto circa due mesi fa -ha concluso Joksimovic-, ma è ovvio che l'interesse di club come Juve e Inter può far aver alzato il prezzo. Non credo, però, che si possano superare i 20 milioni».
 
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Juve, dopo Krasic altro passo avanti per Dzeko


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Dirigenti del Wolfsburg in missione a Milano: Marotta prepara l’assalto decisivo. I tedeschi stanno già pensando a come reinvestire i soldi che ricaveranno dalla cessione del bomber: trattano Kjaer e Cavani
TORINO, 8 giugno - Eppur si muove, Edin Dzeko. Si muoverà. Anche a dispetto di qualche dichiarazione di incedibilità, di quelle tipiche delle strategie di calcio mercato. E, verosimilmente, Dzeko si muoverà verso Torino, come confidano i dirigenti di corso Galileo Ferraris sempre più pronti a trattare, insistere, possibilmente chiudere ( quanto prima) l’operazione. Il fatto che ieri, tanto per cominciare, si siano mossi i dirigenti del Wolfsburg per una missione italiana, non fa altro che giustificare l’ottimismo del presidente Andrea Agnelli e del direttore generale Giuseppe Marotta al proposito.

“BECCATI” - Cominciamo dalla “ missione” dei tedeschi: concreta, reale, accertata. E’ iniziata ieri, con lo sbarco a Malpensa di Dieter Hoeness, direttore generale del Wolfsburg. Insieme con lui c’era - guarda un po’... - l’agente Fifa Giacomo Petralito, intermediario di fiducia della Juventus che ha già avuto un ruolo decisivo nell’operazione- Diego e che potrà rappresentare un perfetto punto di riferimento anche per ciò che concerne l’affare Dzeko. Il blitz italico è proseguito con un pranzo di lavoro all’hotel Melia e con tutta una serie di contatti con gli addetti ai lavori del calcio italiano.

TRA TORINO E PALERMO - E’ bene precisare che ufficialmente Hoeness si è mosso per acquistare giocatori, più che per cederli: in linea con l’etichetta ( di solito, legge non scritta, è chi compra che si sposta). Ma questo non sminuisce la portata - con connotati di svolta - dell’accaduto, anzi. Ieri si sono infatti aperti nuovi, allettanti scenari utili a giustificare le speranze dei tifosi bianconeri. Già perché i giocatori nel mirino del dirigente tedesco sono i rosanero Edison Cavani (... toh, un attaccante: primo indizio) e Simon Kjaer. Valutazione complessiva dei due, milione più milione meno: 35 milioni di euro. Vale a dire ( secondo indizio) la cifra che il Wolfsburg intende realizzare tramite la cessione di Dzeko.

NUOVI SCENARI - Ecco, quindi, che i propositi di incedibilità vengono meno mentre comincia a delinearsi un nuovo scenario, in favore della Juventus peraltro. Visto che la società bianconera gode al momento di una posizione di lieve vantaggio rispetto alle altre pretendenti. In particolare, stando alle ultime indiscrezioni raccolte, rispetto al Manchester City di Roberto Mancini: gli inglesi sembravano sul punto di chiudere l’affare il mese scorso, sembravano cioè decisi a sborsare per intero la clausola di svincolo fissata a 40 milioni di euro. Alla fine, inutile precisarlo, non se ne fece nulla. Ora la clausola è scaduta ( durava sino al 31 maggio) e si è passati alla fase delle trattative, alias degli sconti. Alla fase, entrando nello specifico, in cui la volontà del giocatore può assumere una importanza decisiva. Dzeko una sua decisione l’ha già maturata: vuole una nuova avventura, preferibilmente in bianconero. Come ha confidato ad alcuni amici e - stando anche a quanto riportato da alcuni organi di stampa tedeschi - come ha spiegato ai dirigenti del Wolfsburg. Ovviamente, il fatto che il giocatore ed i suoi agenti si muovano in prima persona non può che agevolare le cose: che se ne farebbero, i tedeschi, di un bomber ( sia pure tra i più prolifici in circolazione) demotivato?
 
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Juve, ecco le prossime mosse: occhio a Bale e Clichy

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Terzino sinistro: oltre ad Aogo, altri due talenti alla portata dei bianconeri
TORINO, 8 giugno - Tutto sommato, i piani dell nuova dirigenza bianconera sono noti, oltre che bene impressi nelle men*ti di Andrea Agnelli, Giusep*pe Marotta e Fabio Paratici. Ruoli da coprire e nomi degli indiziati principali sono in*fatti di pubblico dominio: Leonardo Bonucci è stato in*dividuato come spalla ideale di Giorgio Chiellini; Marco Motta, pressoché preso, sarà il nuovo terzino destro; Milos Krasic - è fatta! - e Jorge Martinez - sotto stretto con*trollo - dovrebbero arrivare in qualità di esterni destri di centrocampo; Angelo Palom*bo è l’obiettivo principale al fine di collocare un uomo che detti i tempi del gioco a cen*trocampo; Simone Pepe, già acquistato, è pronto a coprire la fascia sinistra; infine Edin Dzeko è il primo della lista degli attaccanti papabili. Ma c’è un tassello del puzzle che ha ancora contorni poco defi*niti: si tratta del terzino sini*stro.

DALLA BUNDESLIGA - In tal senso, c’è una indiscrezio*ne sgusciata di soppiatto dal*le stanze di Corso Galileo Ferraris che riconduce al no*me di Dennis Aogo, difenso*re tedesco di origine nigeria*na che milita nell’Amburgo. Classe 1987, è fisicamente possente, rapido, ha senso della posizione: non a caso, a dispetto della giovane età, vanta due presenze nella Na*zionale tedesca e prenderà parte ai Mondiali in Sud Africa. Chiaramente, però, non è l’unico aspirante a rice*vere il testimone da Fabio Grosso (a proposito, si vocife*ra di un interessamento del*la Roma, ma la pista chee porta all’Atletico Madrid sembra più praticabile) e, pe*raltro, le sue quotazioni in casa Juventus, negli ultimi giorni, sono stabili se non ad*dirittura in lieve ribasso. Ma*rotta e Paratici, insomma, continuano a monitorare ogni possibile opzione che of*fra il mercato. Mercato che non manca di offrire soluzio*ni interessanti, allettanti, in*triganti. I giocatori che ri*spondono all’identikit che fa al caso della Juventus (giova*ne ma in grado di portare in dote un po’ di esperienza ma*turata a livello internazione, fisicamente prestante oltre che qualitativamente dotato) non mancano di certo. In par*ticolare, spiccano due ele*menti senza dubbio tra i più forti - ergo ambiti - d’Europa: il gallese Gareth Bale e il francese Gael Clichy.
 
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Dall'Inghilterra: Juve-Milan, duello per Berbatov

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Secondo il Sun il centravanti bulgaro sarebbe nel mirino dei due club italiani
TORINO, 8 giugno - Pista bulgara per l'attacco bianconero? Dimitar Berbatov, attaccante del Manchester United, sarebbe nel mirino di Milan e Juventus. Secondo il Sun il centravanti dei Red Devils, dichiarato incedibile da Ferguson, potrebbe invece essere ceduto per una cifra vicina ai 20 milioni di euro.
 
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Pepe alla Juve, è ufficiale: «Sono felicissimo»

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La società bianconera ha ufficializzato l'ingaggio dell'esterno dall'Udinese. «Nel giro di un mese ho realizzato due sogni: giocare il Mondiale e arrivare in una grande squadra»
TORINO, 9 giugno - Simone Link veralten (gelöscht) è ufficialmente un giocatore della Juventus. La società bianconera ha comunicato di aver perfezionato l’accordo con l’Udinese per l’acquisto a titolo temporaneo, con effetto dal 1 luglio 2010, del diritto alle prestazioni sportive del giocatore. Il contratto prevede inoltre la facoltà per Juventus di esercitare, al termine della stagione sportiva 2010/2011, il diritto di opzione per l’acquisizione a titolo definitivo del calciatore.

LA SODDISFAZIONE - Pepe, che ieri ha sostenuto le visite mediche e oggi è in Sudafrica con la nazionale, ha dichiarato: «Sono davvero felicissimo ora che ho firmato e sono pronto ad affrontare l’avventura Mondiale con un’enorme carica in più. Nel giro di un mese ho realizzato due sogni: giocare il Mondiale e arrivare in una grande squadra. La Juve è la società più prestigiosa d’Italia, la sua storia parla chiaro. Ora dovremo scriverne nuove pagine…».
 
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L'agente di Krasic: «La firma con la Juve forse venerdì»

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Joksimovic: «La trattativa è entrata nella fase finale. Giovedì in programma l'incontro col Cska, e entro il fine settimana dovrebbe risolversi tutto»
TORINO, 9 giugno - Venerdì potrebbe essere il giorno giusto per ufficializzare Milos Link veralten (gelöscht)come nuovo giocatore della Juventus. La trattativa per portare l'esterno serbo del Cska Mosca a Torino ormai è in dirittura d'arrivo. C'è da limare la differenza tra domanda e offerta. Tra i 12 e i 13 milioni la proposta della Juve, almeno 15 la richiesta del Cska. Un ostacolo che non dovrebbe, però, rappresentare un problema. Almeno secondo Dejan Joksimovic, il procuratore di Krasic, convinto che prima del fine settimana ci sarà la firma del suo assistito per i bianconeri.

FIRMA VENERDI'? - «L'operazione ormai è entrata nella sua fase finale -ha dichiarato Joksimovic- I rappresentanti della Juve e quelli del Cska si incontreranno domani per sedersi intorno a un tavolo e concludere l'affare. Se trovano l'accordo, che con Krasic abbiamo già trovato, il contratto potrebbe essere firmato già venerdì». Con l'acquisto di Krasic, la Juve in una sola settimana avrebbe messo a segno due colpi importanti per le fasce. Ieri, infatti, è arrivata la firma di Simone Pepe. Ora si attende quella del 'nuovo Nedved'.
 
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Krasic vuole la Juve:
Sarò il nuovo Nedved


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Il giocatore nel mirino bianconero: «Sono orgoglioso dei paragoni con Pavel. Lo ammiro tanto, intendo ripercorrere le sue tappe»
JOHANNESBURG, 11 giugno - Sembra timido, ma assicurano che Mi*los Krasic, insieme all’insepa*rabile Jovanovic, è il il matto della squadra, quello che in*venta gli scherzi (o gli subisce) ed è sempre allegro. Un filo di emozione però la tradisce, quando deve parlare del suo futuro. «Non parlo bene ingle*se», si schermisce. Ma alla do*manda sull’Italia e sulla Ju*ventus, annuisce con forza: «Da, da!», che in russo signifi*ca: «Sì, sì». Sorride, cerca un amico per la traduzione e dice: «Sì, voglio venire a giocare in Italia. In che squadra ancora non lo so, ma voglio venire da voi». Il dubbio, in realtà, è rela*tivo, lui avrebbe già scelto la Juventus e ha anche già spie*gato le motivazioni parlando con gli amici della delegazio*ne serba: ha paura di scompa*rire nella mastodontica rosa dell’Inter, gli piace l’idea di es*sere uno dei fondatori di un nuovo ciclo bianconero, come gliel’ha presentato Marotta.

OH, PAVEL! - E poi, quando lo paragonano a Pavel Nedved, si illumina: «Beh, forse perché c’è una certa somiglianza fisi*ca... Ma io non sono ancora al*l’altezza di Nedved. Essere ac*costato a lui mi riempie d’orgo*glio, perché l’ho ammirato tan*tissimo, lui è stato un fenome*no, un campione di alto livello e una persona eccellente. Mi piacerebbe diventare come lui, percorrere le stesse tappe». Magari anche quella di Tori*no.

FIDUCIA - Di mercato, però, non ha tanta voglia di parlare: «Ho dato fiducia ai miei agen*ti, loro stanno decidendo il mio futuro. Sono sicuro che sceglie*ranno il meglio per me. Io mi concentro sulla Coppa del Mondo, poi vedrò. Mi piacereb*be giocare in una grande squa*dra, ma questo penso sia ab*bastanza scontato». I suoi agenti, per la cronaca, hanno già un accordo con la Juven*tus, altro indizio bianconero. Come il sorriso che gli strappa Stankovic, incrociandolo nel*la hall dell’albergo e gridando*gli: «Sento parlare di Juven*tus!».

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Krasic: «Juve prendimi
non ce la faccio più»


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Il serbo, nervoso, attende che il Cska accetti l’offerta bianconera: «Sono molto teso, la situazione che si è creata non mi piace: io ho scelto»
TORINO, 16 giugno - Tattiche diverse, obiet*tivo unico. La Juventus, do*po il blitz russo della scorsa settimana, attende segnali da Mosca. L’offerta bianco*nera è sul tavolo del Cska. Giuseppe Marotta è uomo esperto, sa che in questi ca*si non bisogna avere fretta e soprattutto non bisogna dare l’impressione di aver*ne. Milos Krasic, al contra*rio, di aspettare non ha più voglia. La pazienza è fini*ta. Neanche il Mondiale riesce a distrarlo. Anzi. Il tormentone sul futuro ne sta condizionando negati*vamente la vetrina sudafri*cana. Il Krasic dell’esordio contro il Ghana è sembrato un lontano parente della freccia bionda ammirata nel campionato russo e in Champions League.

SOLO LA JUVE Krasic sta vivendo male l’attesa. I compagni di nazionale lo descrivono sempre meno sereno, il tira e molla gli sta togliendo il sorriso. Non so*no solo sensazioni. Tra un allenamento e l’altro il cen*trocampista si è confidato con alcuni amici. « Spero che tutto si risolva veloce*mente. La situazione che si è creata non mi piace. Io la mia scelta l’ho fatta da tempo: voglio andare solo alla Juve » . Insomma, il gio*catore di migrare in Inghil*terra, sponda City, non ne vuole proprio sapere. Kra*sic sta reiterando il mes*saggio in tutte le maniere nella speranza che il club lo accontenti.

SNODO
Il Cska non si è ancora rassegnato all’idea di guadagnare più dei 13,5 milioni offerti dalla Juven*tus. I dirigenti russi, pur consapevoli dell’intransi*genza del giocatore, punta*no sulle sirene del City per alzare il prezzo. Gli inglesi si sono detti pronti a inve*stire 18 milioni di euro. Di offerte concrete, però, per il momento è arrivata solo quella della Juventus. Ecco perché Marotta, forte del*l’alleanza con Krasic, sta muovendo le pedine con estrema cautela.
 
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Bonucci-Motta, la Juve spinge sull'acceleratore

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Il Bari apre per il centrale: summit con il ds dei pugliesi Angelozzi: «Pronto a trattare». Paolucci e Almiron le contropartite tecniche. Il dg accelera anche per il friulano: oggi incontro con l'Udinese
TORINO, 16 giugno - Tanto per cambiare, quella di ieri è stata una giornata fitta fitta di impegni per il direttore generale bianconero Giuseppe Marotta. L’uno via l’altro, in corso Galileo Ferraris hanno sfilato tutta una serie di procuratori, operatori di mercato, dirigenti. E la serata s’è poi chiusa con un vertice cui hanno preso parte il presidente Andrea Agnelli, lo steso Marotta, l’allenatore Luigi Del Neri. Del resto, basta dare un’occhiata alla lista di calciatori bianconeri ( di proprietà, in compartecipazione oppure a rientro da prestito) pubblicata qui a lato per capire la mole di lavoro che dovranno svolgere i vertici juventini in questa lunga, calda e finora piovosa estate. Per non parlare, poi, d’una massiccia campagna acquisti che potrebbe contare fino a 20 operazioni tra top player e baby talenti da inserire nel settore giovanile. Per ciò che riguarda il capitolo entrate, su fronte italiano, risultano particolarmente calde le piste che possono portare all’approdo *imminente - di Leonardo Bonucci e Marco Motta.

TRA BARI E GENOVA
Prosegue il forte pres*sing della Juventus sul centrale della Nazionale in comproprietà tra Ge*noa e Bari. L’approccio bianconero è di stampo “ bipartisan”: all’incontro con i vertici rossoblù av*venuto lunedì ha fatto seguito, ieri, quello con i dirigenti del club puglie*se. Fabrizio Preziosi, di*rettore generale genoa*no, ha spiegato: « L’altro giorno ho incontrato Ma*rotta, il summit è stato utile: è più facile defini*re basi d’intesa faccia a faccia, piuttosto che al telefono. Ma ci sono an*cora dei dettagli da per*fezionare e, soprattutto, bisogna risolvere la que*stione con il Bari. Le bu*ste sono a ridosso e noi non abbiamo certo paura di affrontarle » . Essì, il Bari, a questo punto la palla passa ai pugliesi: visto che, grosso modo, sull’asse Torino- Genoa è tutto pronto pur uno scambio alla pari ( metà cartellino di Domenico Criscito per metà car*tellino di Bonucci, oltre al rinnovo della compro*prietà di Raffaele Palla*dino). Il direttore sporti*vo biancorosso, Guido Angelozzi, ieri è stato a Torino: con lui s’è parla*to di Bonucci, chiara*mente, e s’è parlato di Sergio Almiron, di Mi*chele Paolucci, di Luca Marrone, di Sebastian Giovinco ( tutte contro*partite tecniche gradite ai baresi). Angelozzi, in*somma, è disposto a trat*tare « anche con la Ju*ventus » . La preferenza sarà accordata ad una oppure all’altra società tenendo in considerazio*ne le esigenze tecniche del Bari ( al Genoa è sta*to chiesto Meggiorini). Ma oggi la Juve tratterà anche Motta con l'Udinese.
 
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