AW: Mondiali 2010
Lippi carica la sua Italia
"Il Mondiale inizia ora"
Dopo il pareggio con la Nuova Zelanda, il c.t. ammette: "È giusto prenderci le nostre responsabilità, dopo due partite negative". Ma poi sprona la squadra: "Non voglio che i miei giocatori siano terrorizzati da questo torneo. Non c'è nessuna crisi"
IRENE (Sudafrica), 21 giugno 2010 - Lippi si arrocca insieme ai suoi giocatori: tutti insieme, appiccicati, come prima della seduta d’allenamento a Southdowns College, quando i giocatori si sono seduti in cerchio, confrontandosi per 18’ con il commissario tecnico. Fa gruppo, una volta di più. Gruppo, il concetto che ha guidato le sue scelte tecniche in fase di convocazioni. E quello a cui aggrapparsi ora che piovono le critiche, all’indomani del deludente 1-1 con la Nuova Zelanda, che complica parecchio le prospettive mondiali: in chiave qualificazione agli ottavi, e ancor di più in prospettiva primo posto nel girone.
IMG RemovedMarcello Lippi ha ancora fiducia in questa Italia. Lapresse uniti — "Conta solo quello che diciamo noi, in mezzo al campo, lontano da tutti. Ci siamo confrontati ieri sera e poi stamani, prima dell’allenamento. E dobbiamo stare attenti alle trappole dall’esterno. Possiamo ancora fare cose importanti in questo Mondiale, rientra nelle nostre possibilità. Possiamo fare molto meglio di quanto fatto sinora. Ma dobbiamo prenderci le nostre responsabilità dopo due partite che non sono andate come speravamo. La prima assume una diversa valutazione dopo il risultato della seconda. Non tutto è andato benissimo, ma non bisogna vedere il bicchiere tutto vuoto, perchè non lo è. Non c’è nessuna crisi".
VALUTAZIONE AMBIVALENTE — "Queste
prime due partite viste da un’angolazione sono negative, da un’altra meno. Infatti ci hanno tirato in porta due volte. Questi bestioni della Nuova Zelanda si sono trovati in vantaggio dopo 7’, e poi si sono messi tutti dietro, ma anche il Paraguay ha concluso un paio di volte, non di più".
CLICK — "Non vi dovete meravigliare, o dispiacere, se questa squadra comincia a fare risultati".
PANCHINA — "Cambi? Credo di essere uno degli allenatori che usa di più la panchina. Per coinvolgere quanti più giocatori possibile, e perché provo a risolvere i problemi. Tante volte va bene, altre no".
GOL CHE MANCANO — "Dei problemi della squadra ne abbiamo parlato ieri sera, e oggi prima dell’allenamento. Ne parlo con i giocatori, non con i giornalisti. Facciamo fatica sottoporta, quali altri problemi volete che ci siano?".
IMG RemovedLippi festeggia il gol di Iaquinta. Reuters PIRLO — "Oggi è il suo primo contatto con la palla dopo 15 giorni. Quasi recuperato? Mah, speriamo, ma è stato fermo a lungo, vanno fatte delle valutazioni". E il tono non suonava incoraggiante...
CONDIZIONE ATLETICA — "Ho visto la squadra correre con volontà, alcuni giocatori fisicamente stanno molto bene. Magari non siamo stati sempre lucidi, per eccesso di cuore e bramosia".
TERRORE DEL MONDIALE — "Ho letto che Capello si preoccupa per la paura dei suoi giocatori nei confronti della competizione. Non vorrei che capitasse anche a noi. Ma non è detto che, se si debbano affrontare squadre importanti, sia la cosa peggiore che ci possa capitare. Non sempre si può avere un cammino in discesa. Ha detto un giornale neozelandese che l’Italia è in grado di mangiare pesci grossi, non pesci piccoli".
SLOVACCHIA — "Ha un solo risultato da inseguire (la vittoria, ndr), non credo che si chiuderà come la Nuova Zelanda".
i giovani — Criscito ha fatto cose "abbastanza buone", Marchisio "discrete". "Ci sono giocatori ancora non al top in assoluto, altri che stanno bene".
giocatori — "I giocatori che le hanno, devono provare le giocate. Ma i cavalli si contano al palo". Quando arrivano, insomma. E lui lo striscione d’arrivo-capolinea del Mondiale azzurro, lo vede ancora lontano, di certo più lontano della gara di giovedì con la Slovacchia.